Vita di Lorenzo de' Medici: detto il magnifico del dottore Guglielmo Roscoe, Svesci 3-4

Naslovnica
Company' caratteri di Didot presso Niccolò Capurro, 1816
 

Odabrane stranice

Uobičajeni izrazi i fraze

Popularni odlomci

Stranica lvi - Certo e' mi parrebbe esser stato maligno se io non avessi sperato questo da loro, e temerario se io non avessi preso questo partito prima ch'alcun altro, lo confesso, che non mi venne mai in considerazione che Cosimo de' Medici dovesse succedere ad Alessandro; ma quando lo avessi pensato e creduto, io non mi sarei governato altrimenti dopo la morte del tiranno, che come io feci : perché io non mi sarei mai immaginato che gli uomini che noi reputiamo savii, dovessero preporre alla vera presente e...
Stranica lv - Fuorusciti erano mossi per venire a ricuperar la libertà ; e da me non restò che così non fusse. Certi altri dicono, che io dovevo chiamar la guardia del Tiranno, e mostrarglielo morto, e domandar loro, che mi...
Stranica liv - E se io avessi levatogli la testa (ché quella si poteva celar sotto un mantello), dove avevo io a indirizzarmi, essendo solo, e non conoscendo in Firenze alcuno, in chi io confidassi? Chi mi arebbe creduto?
Stranica 161 - E benché non si possono vedere gli accidenti che verranno, così in generai credo, che non ci abbiano a mancare modi di salvare, come si dice, la capra ei cavoli, tenendo fermo il vostro primo presupposto, che anteponiate la Chiesa ad ogni altra cosa. Voi siete il più giovane Cardinale non solo del Collegio, ma che fusse mai fatto...
Stranica xliii - Patria, & a me medesimo, se io non 1' avessi fatto. E per cominciarmi dalle cose più note, io dico, che non è alcuno, che dubiti che il Duca Alessandro, (che si chiamava de...
Stranica lxix - Giuchiamo comunemente o la scodella o il savore o la carne, cioè che chi perde non ne mangi: e spesso spesso, quando questi miei scolari perdono, fanno un cenno a ser Umido [= vien loro da piangere].
Stranica 3 - ... monti distanti fatto prode; già vincitor, al cheto lago incede, di rami e tronchi pien, montane prede. A pena è suta a tempo la villana pavida aprire alle bestie la stalla: porta il figlio, che piange, nella zana: segue la figlia grande, ed ha la spalla grave di panni vili, lini e lana: va l'altra vecchia masserizia a galla; nuotono i porci e spaventati i buoi; le pecorelle non si toson poi.
Stranica 21 - Non istar più, Guglielmo, ecco 'a te, bene; Guglielmo getta e grida, ahi villano! Segue la starna, e drieto ben le tiene Quello sparviere, e in tempo momentano Dettegli in aria forse cento braccia; Poi cadde in terra, e già la pela e straccia.
Stranica xlix - Ma di questo ci sono infiniti testimonii, infinite examine, la fama freschissima, d'onde si sa per certo, che questo mostro, questo portento, fece avvelenare la propria Madre, non per altra causa, se non perché vivendo ella, faceva testimonianza della sua...

Bibliografski podaci