Commento alla Divina commedia d'anonimo fiorentino del secolo XIV, Opseg 2

Naslovnica
Pietro Fanfani
G. Romagnoli, 1868
 

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Stranica 434 - Ch' io mi son Lia , e vo movendo intorno Le belle mani a farmi una ghirlanda. Per piacermi allo specchio qui m' adorno: Ma mia suora Rachel mai non si smaga Dal suo miraglio, e siede tutto giorno.
Stranica 487 - Sì tosto come in su la soglia fui . Di mia seconda etade e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m...
Stranica 6 - Vidi presso di me un veglio solo, Degno di tanta reverenza in vista, Che più non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista Portava a
Stranica 254 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Stranica 113 - Dall'erba e dalli fior dentro a quel seno Posti, ciascun saria di color vinto, Come dal suo maggiore è vinto il meno. Non avea pur natura ivi dipinto, Ma di soavità di mille odori Vi faceva un incognito indistinto. Salve Regina in sul verde e in su' fiori Quindi seder cantando anime vidi, Che per la valle non parean di fuori.
Stranica 45 - L'ossa del corpo mio sarieno ancora In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuor dal Regno, quasi lungo il Verde, Ove le trasmutò a lume spento. Per lor maladizion sì non si perde, Che non possa tornar l'eterno amore, Mentre che la speranza ha fior del verde.
Stranica 80 - Oh, rispos' egli, appiè del Casentino Traversa un acqua che ha nome l' Archiano, Che sopra l' Ermo nasce in Apennino. Dove il vocabol suo diventa vano Arriva' io forato nella gola, Fuggendo a piede e sanguinando il piano.
Stranica 5 - Per correr miglior acqua alza le vele Omai la navicella del mio ingegno, Che lascia dietro a sè mar sì crudele : E canterò di quel secondo regno. Ove l' umano spirito si purga, E di salire al ciel diventa degno.
Stranica 484 - Io vidi già nel cominciar del giorno La parte orientai tutta rosata, E l'altro ciel di bel sereno adorno, E la faccia del Sol nascere ombrata, Sì che per temperanza di vapori L'occhio la sostenea lunga fiata...
Stranica 499 - Sì di Parnaso, o bevve in sua cisterna, Che non paresse aver la mente ingombra, Tentando a render te qual tu paresti Là, dove armonizzando il ciel t...

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