I tre canti di Sordello (Purg. VI, VII, VIII)F. Le Monnier, 1923 - Broj stranica: 54 |
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Alberto tedesco Angeli custodi anime antepurgatorio Arrigo avversario balzo Beatrice Blacas Blacatz Brosse cala dal cielo CANTO SETTIMO Cesare chè Commento Compianto Corrado Creonte d'Aragona Dante dantesca dell'antepurgatorio dell'Impero dì fu chiaro dipartiro divina dolce amico donne benedette Enrico III d'Inghilterra Eteocle fiede figura Filippo il Bello fiori Foscolo gente ghibellini giorno Goito guelfi imperiale infino al foco l'altre gentil forme l'anima l'aquila di Troia L'Aurora l'Impero Laterina Lollis Malaspina mangi del cuore mantovano mente mondanità Monferrato monte morte Nino occhi suoi belli Parad paradiso parea poeta poetico pregio Purg purgatorio rapisca dalla valletta ridente e felice Ridolfo Riposo notturno riso rispuose rotata un poco sanza serpente sfera del fuoco Signori simbolo Società Dantesca italiana sogna che l'aquila Sordel rimase Sordello suso tentazione tristi trovatore uopo valletta valletta alla sfera vedi vedrai vetta Virgilio virtù voglio del cuore XXVII XXXI zione
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Stranica 16 - Costei eh' è fatta indomita e selvaggia, E dovresti inforcar li suoi arcioni ; Giusto giudicio dalle stelle caggia Sovra '1 tuo sangue, e sia nuovo ed aperto, Tal che il tuo successor temenza n...
Stranica 17 - Che il giardin dell' imperio sia diserto. Vieni a veder Montecchi e Cappelletti, Monaldi e Filippeschi, uom senza cura: Color già tristi, e questi con sospetti. Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura De' tuoi gentili, e cura lor magagne, E vedrai Santafior com
Stranica 40 - A' miei portai l' amor che qui raffina. O, dissi lui, per li vostri paesi Giammai non fui; ma dove si dimora Per tutta Europa, ch' ei non sien palesi? La fama che la vostra casa onora, Grida i signori, e grida la contrada, Sì che ne sa chi non vi fu ancora.
Stranica 15 - Di quei che un muro ed una fossa serra. Cerca, misera, intorno dalle prode Le tue marine, e poi ti guarda in seno, S'alcuna parte in te di pace gode.
Stranica 34 - Aguzza qui, lettor, ben gli occhi al vero, Che '1 velo è ora ben tanto sottile , Certo , che 1 trapassar dentro è leggiero ' . Io vidi quello esercito gentile Tacito poscia riguardare in sue, Quasi aspettando pallido ed umile2 ; E vidi uscir dell' alto e scender giue Du' angeli con due spade affocate Tronche e private delle punte sue.
Stranica 18 - Vieni a veder la gente quanto s'ama; E se nulla di noi pietà ti muove, A vergognar ti vien della tua fama. E se lecito m'è, o sommo Giove, Che fosti in terra per noi crocifisso, Son li giusti occhi tuoi rivolti altrove? O è preparazion che nell' abisso Del tuo consiglio fai, per alcun bene In tutto dall 'accorger nostro scisso?
Stranica 43 - Quand' io, che meco avea di quel d' Adamo, Vinto dal sonno, in su I' erba inchinai Là 've già tutti e cinque sedevamo. Nell' ora che comincia i tristi lai La rondinella , presso alla mattina , Forse a memoria de...
Stranica 37 - Quando sarai di là dalle larghe onde, Di' a Giovanna mia, che per me chiami Là dove agi
Stranica 43 - Ve già tutti e cinque sedavamo. Nell'ora che comincia i tristi lai la rondinella presso alla mattina, forse a memoria de' suo' primi guai, e che la mente nostra, peregrina più dalla carne e men da...
Stranica 14 - Ahi serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello! Quell...