Il Canzoniere di Francesco PetrarcaF.A. Brockhaus, 1883 - Broj stranica: 474 |
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affanni alma altra altrui amanti amare Amore anima Apollo arda Autogr avea Avignone begli occhi bel viso bella bellezza Biag Bozz cangiato CANZONE Carr Cast Ch'i Chè cielo Codd cuore Dafne Dante desio dice diletto dolce dolcezza dolore donna Eclog fama fera fiori foco fuggir giammai Gian giorno gran Horat intende l'altro lagrime lasso leggiadra Leop lieto lume Massinissa Metam mirar mondo morire mortal morte di Laura Murat notte novo occhi di Laura omai onestà onore Ovid P. I. Canz Parad parlar pensier Petrarca piaggia piangendo pianto pietà Poeta pregio Purg quì ragione rime sdegno seco segg soave solea SONETTO sospiri speranza spero spirto stanco stelle Tass terra Teseo Trionf Valchiusa vede veder veggio Vell vidi Virg virtù vista viver vivo volg volve Wagn
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Stranica 295 - Soccorri ali' alma disviata e frale , E '1 suo difetto di tua grazia adempì : Si che, s'io vissi in guerra ed in tempesta, Mora in pace ed in porto; e se la stanza Fu vana, almen sia la partita onesta. A quel poco di viver che m'avanza, Ed al morir degni esser tua man presta: • Tu sai ben che 'n altrui non ho speranza.
Stranica 396 - Piangete donne, e con voi pianga Amore; Piangete amanti per ciascun paese; Poi che morto è colui che tutto intese In farvi, mentre visse al mondo, onore. Io per me prego il mio acerbo dolore Non sian da lui le lagrime contese, E mi sia di sospir tanto cortese Quanto bisogna a disfogare il core. Piangan le rime ancor, piangano i versi, Perché '1 nostro amoroso messer Cino Novellamente s...
Stranica 302 - 1 primo non d'insania vóto. Vergine umana, e nemica d'orgoglio, Del comune principio amor t'induca; Miserere d'un cor contrito, umile: Chè se poca mortal terra caduca Amar con sì mirabil fede soglio, Che devrò far di te, cosa gentile? Se dal mio stato assai misero e vile Per le tue man resurgo, Vergine, i...
Stranica 392 - Non veggio di vertù , eh' al mondo è spenta , Né trovo chi di mal far si vergogni . Che s'aspetti non so, né che s'agogni Italia, che suoi guai non par, che senta, Vecchia , oziosa , e lenta . Dormirà sempre, e non fia chi la svegli ? Le man 1...
Stranica 112 - ... n più deserto lido, tanto più bella il mio pensier l'adombra.
Stranica 299 - II secol pien d' errori oscuri e folti: Tre dolci e cari nomi ha' in te raccolti, Madre, figliuola e sposa; Vergine gloriosa, Donna del Re che nostri lacci ha sciolti, E fatto 'l mondo libero e felice; Nelle cui sante piaghe, Prego ch' appaghe il cor, vera beatrice.
Stranica 104 - Ovunque gli occhi volgo , Trovo un dolce sereno, Pensando : Qui percosse il vago lume , Qualunque erba o fior colgo , Credo che nel terreno Aggia radice...
Stranica 104 - Chiare, fresche e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna; Gentil ramo, ove piacque (Con sospir mi rimembra) A lei di fare al bel fianco colonna; Erba e fior, che la gonna Leggiadra ricoverse Con l' angelico seno ; Aer sacro sereno, Ov' Amor co' begli occhi il cor m' aperse : Date udienza insieme Alle dolenti mie parole estreme.
Stranica 404 - ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda ; Ivi fa che '1 tuo vero (Qual io mi sia) per la mia lingua s'oda.
Stranica 30 - Solo e pensoso i più deserti campi • Vo misurando a passi tardi e lenti ; E gli occhi porto per fuggir intenti Dove yestigio uman 1' arena stampi. Altro schermo non trovo che mi scampi Dal manifesto accorger delle genti: Perchè negli atti d' allegrezza spenti ( Di fuor si legge com...