La Divina commedia

Naslovnica
Albrighi, Segati, 1908 - Broj stranica: 951
 

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Stranica 82 - Nota non pure in una sola parte, Come Natura lo suo corso prende Dal divino Intelletto e da sua arte : E se tu ben la tua Fisica note, Tu troverai non dopo molte carte, Che 1' arte vostra quella, quanto puote, Segue, come il maestro fa il discente, SI che vostr
Stranica 13 - Lucevan gli occhi suoi più che la Stella: E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella: O anima cortese Mantovana Di cui la fama ancor nel mondo dura, E durerà quanto il moto lontana: L' amico mio, e non della ventura, Nella diserta piaggia è impedito Sì nel cammin, che volto è per paura: E temo che non sia già sì smarrito, Ch' io mi sia tardi al soccorso levata, Per quel ch' io ho di lui nel Cielo udito.
Stranica 211 - Lo maggior corno della fiamma antica Cominciò a crollarsi mormorando, Pur come quella cui vento affatica. Indi la cima qua e là menando, Come fosse la lingua che parlasse, Gittò voce di fuori, e disse : Quando Mi diparti...
Stranica 177 - Avendo più di lui che di sé cura, Tanto che solo una camicia vesta. E giù dal collo della ripa dura Supin si diede alla pendente roccia, Che 1' un de' lati ali
Stranica 19 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Stranica 405 - Da ogni creatura, com' è degno Di render grazie al tuo dolce vapore. Vegna ver noi la pace del tuo regno, Chè noi ad essa non potem da noi S' ella non vien, con tutto nostro ingegno. Come del suo voler gli angeli tuoi Fan sacrificio a te, cantando Osanna, Così facciano gli uomini de
Stranica 53 - ... general ministra e duce, che permutasse a tempo li ben vani di gente in gente e d'uno in altro sangue...
Stranica 188 - E però leva su, vinci l'ambascia Con l'animo che vince ogni battaglia, Se col suo grave corpo non s'accascia. Più lunga scala convien che si saglia: Non basta da costoro esser partito: Se tu m'intendi, or fa si che ti vaglia. Leva'mi allor, mostrandomi fornito Meglio di lena eh' i' non mi sentia; E dissi: Va, ch'io son forte ed ardito.
Stranica 220 - S'io credessi che mia risposta fosse A persona che mai tornasse al mondo, Questa fiamma staria senza più scosse. Ma perciocchè giammai di questo fondo Non tornò vivo alcun, s'i' odo il vero, Senza tema d'infamia ti rispondo.
Stranica 506 - Senz' essa non fermai peso di dramma. E, per esser vivuto di là, quando Visse Virgilio, assentirei un sole Più che non deggio al mio uscir di bando.

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