Prose e poesie scelte di Carlo Tenca, Opseg 2

Naslovnica
U. Hoepli, 1888
 

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Stranica 281 - Vorrei morir di morte piccinina, Morta la sera e viva la mattina. Vorrei morire, e non vorrei morire, Vorrei veder chi mi piange e chi ride; Vorrei morir, e star sulle finestre, Vorrei veder chi mi cuce la veste; Vorrei morir, e stare sulla scala, Vorrei veder chi mi porta la bara: Vorrei morir, e vorre' alzar la voce, Vorrei veder chi mi porta la croce.
Stranica 85 - Ond' ella toglie ancora e terza e nona, Si stava in pace, sobria e pudica: Non avea catenella, non corona, Non donne contigiate, non cintura Che fosse a veder più che la persona : Non faceva, nascendo, ancor paura La figlia al padre, chè il tempo e la dote Non fuggian quinci e quindi la misura: Non avea case di famiglia vote; Non v...
Stranica 254 - Nè mancano rispetti che appartengono manifestamente alla Lombardia, dove corrono più esatti nella bocca del popolo che non suole cantarli il toscano. Ne sia prova il seguente : O uccellin che vieni di Fiorenza, Insegnami 1' amor come comincia. L' amor comincia con suoni e con canti, E pol finisce con dolori e pianti.
Stranica 281 - Vorrei morire e non vorrei la morte; Vorrei veder chi mi piange più forte ; Vorrei morire e star sulle finestre; Vorrei veder chi mi cuce la veste : Vorrei morire e stare sulla scala ; Vorrei veder chi mi porta la bara; Vorrei morire e vorrei alzar la voce; Vorrei veder chi mi porta la croce.
Stranica 260 - Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Stranica 340 - Tommaseo le diede per la maggior parte tradotte nella sua raccolta di canti popolari. Tanta ricchezza di poesia, tanto tesoro di vergini ispirazioni invocano le nostre simpatie e le nostre ricerche. Una letteratura così antica, come la slava, e così inviscerata col sentimento nazionale dei popoli, che in meno di trent'anni risorge da una totale prostrazione e si rinvigorisce e si feconda in mezzo agli ostacoli ed alle avversità, una letteratura che, stretta per secoli d'ogni intorno dalla invadente...
Stranica 323 - V ambizione de' suoi destini, e che sorge con sì operosa insistenza a chiedere il suo posto al banchetto della civiltà europea. Anche la Germania, alla quale il libro di Safarik aveva già aperto il tesoro della lingua e della letteratura slava, ospitava nelle sue città le sparse reliquie della nazione polacca, e per opera di questi vedeva sorgere a Lipsia un giornale destinato a sostenere ea diffondere il pensiero slavo. Quel fervore di vita che da trent...
Stranica 323 - Danubio, si fe' strada allora fra le colte genti d' Europa, e gli occhi di tutti furono rivolti all' insolito spettacolo di una gran famiglia di popoli, che, collegata in antica fratellanza di stirpi, animata da un medesimo spirito, si interroga, si studia, si equilibra per così dire, ridestando per ogni dove le tradizioni della vita primitiva. A poco a poco quel confuso tumulto di voci, che udivasi risuonare dalle rive dell' Elba fin quasi alle frontiere della China e del Giappone, che dai ghiacci...
Stranica 244 - Italia appena se ne avverte l'esistenza né appare che si collegassero se non debolmente col moto della sua civiltà. Ed ecco perché la ricerca di questa poesia, che presso alcuni popoli è richiamo di forze vive ed efficaci, e quasi culto superstizioso dei proprì destini, in Italia è poco più di curiosità erudita e studio di semplicità e di naturalezza in un'arte rimasta spontanea e salva dall'affettazione e dal corrompimento » . (14) Si veda la Lettera semiseria di Grisostomo (1816), in...
Stranica 344 - Europa va cementando in mezzo alle indecisioni ed agli scoraggiamenti dell' intelligenza, questa indagine dell' espressione più intima del sentimento e del carattere di ciascun popolo, questa mutua partecipazione della propria esistenza, affidata alla cognizione e al ricambio delle varie letterature, è divenuta un bisogno profondo e irresistibile.

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