L'ottavo canto del "Purgatorio".L.S. Olschki, 1901 - Broj stranica: 42 |
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abbiamo affetti ambizioso anime dantesche anime del Paradiso ànno arrivano sull'orlo Beatrice bestia biscia CANTO DEL PURGATORIO Casella cielo del Purgatorio cielo due angeli circonda il viso collocano a guardia compieta Conte Ugolino Corrado Malaspina costellazione cuore Dante e Virgilio davanti divino donne eterna femmina foco d'amor fieramente Finito l'inno Firenze foco d'amor dura Gallura giorno pianger Giudice Nin gentil guelfo l'anima l'erba e i fior L'OTTAVO CANTO l'ultimo confine lembi muoiono linea C-E Lucifero maraviglia mente Nino Visconti novo peregrin nubi immote paia il giorno Parad Paradiso terrestre parole del d'Azeglio patria perturbamenti tellurici piangano il dì Pisa poco Poema poesia poeti discendono politica primiera punto Purgatorio propria quegli amplessi regno delle tempeste ricorda Sardegna Satana sentimenti sette passi soave specialmente spesso non l'accende sponde STANFORD UNIVERSITY stelle sull'orlo della valletta tana teologali Tolstoi valletta è difesa vede Virgilio e Sordello virtù teologali vista vivo
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Stranica 38 - A domandar ragione a questo giusto, Che gli assegnò sette e cinque per diece. Indi partissi povero e vetusto ; E se il mondo sapesse il cor ch' egli ebbe Mendicando sua vita a frusto a frusto, Assai lo loda, e più lo loderebbe.
Stranica 38 - Liberamente nel Campo di Siena, Ogni vergogna deposta, s'affisse: E lì, per trar l'amico suo di pena, Che sostenea nella prigion di Carlo, Si condusse a tremar per ogni vena.
Stranica 33 - Non credo che la sua madre più m'ami, poscia che trasmutò le bianche bende, le quai convien che, misera, ancor brami. Per lei assai di lieve si comprende quanto in femmina foco d'amor dura, se l'occhio o '1 tatto spesso non l'accende. Non le farà sì bella sepoltura la vipera che '1 Melanese accampa, com'avrìa fatto il gallo di Gallura ». Così dicea, segnato de la stampa, nel suo aspetto, di quel dritto zelo che misuratamente in core avvampa.
Stranica 36 - La fama che la vostra casa onora, Grida i signori, e grida la contrada, Sì che ne sa chi non vi fu ancora. 127. Ed io vi giuro, s' io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia Del pregio della borsa e della spada.
Stranica 29 - Col viso ritornai per tutte quante le sette spere, e vidi questo globo tal, ch'io sorrisi del suo vii sembiante...
Stranica 37 - Tu lascerai ogne cosa diletta / più caramente; e questo è quello strale / che l'arco de lo essilio pria saetta. / Tu proverai sì come sa di sale / lo pane altrui, e come è duro calle / lo scendere e '1 salir per l'altrui scale.
Stranica 11 - Era già l'ora che volge il disio ai naviganti e intenerisce il core lo di c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more, quand'io incominciai a render vano l'udire ea mirare una dell'alme surta che l'ascoltar chiedea con mano.
Stranica 16 - Principi. lucis ante si devotamente le usci di bocca, e con si dolci note che fece me a me uscir di mente; e l'altre poi dolcemente e devote seguitar lei per tutto l'inno intero, avendo gli occhi alle superne rote.
Stranica 38 - La tua benignità non pur soccorre A chi dimanda , ma molte fiate Liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate , In te magnificenza, in te s' aduna Quantunque in creatura è di bontatc.
Stranica 11 - Lo bel pianeta che ad amar conforta faceva tutto rider l'oriente, velando i pesci ch'erano in sua scorta.