Saggio di interpretazione delle Odi barbare di Giosuè Carducci

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P. Fezzi, 1912 - Broj stranica: 873
 

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Stranica 271 - Il suo fatale da gli occhi d'aquila, le figlie come l'aurora splendide, frementi speranza i nepoti, tutti giacquer, tutti a lei lontano. Sta ne la notte la còrsa Niobe, sta su la porta donde al battesimo le usciano i figli, e le braccia fiera tende su '1 selvaggio mare: e chiama, chiama, se da l'Americhe, se di Britannia, se da l'arsa Africa alcun di sua tragica prole spinto da morte le approdi in seno.
Stranica 397 - O viso dolce di pallor roseo, o stellanti occhi di pace, o candida tra' floridi ricci inchinata pura fronte con atto soave ! Fremea la vita nel...
Stranica 40 - Sibyllini monuere versus 5 virgines lectas puerosque castos dis, quibus septem placuere colles, dicere carmen. alme Sol, curru nitido diem qui promis et celas aliusque et idem 10 nasceris, possis nihil urbe Roma visere maius.
Stranica 195 - ... tre occhi piccolini vivi su 1 dosso cartilaginoso ! Esse cantano quanto dura la perfezione del loro essere, cioè fin che amano. Cantano i maschi, le femmine no: le donne sono sempre senza poesia. Cominciano agli ultimi di giugno, nelle splendide mattinate, quando la clemenza del sole nel suo primo salire sorride ancora agli odoranti vezzi della giovine estate, cominciano ad accordare in lirica monotonia le voci argute e squillanti. Prima una, due, tre, quattro, da altrettanti alberi; poi, dieci,...
Stranica 482 - Diffugere nives, redeunt iam gramina campis arboribusque comae ; mutat terra vices et decrescentia ripas flumina praetereunt; Gratia cum Nymphis geminisque sororibus audet...
Stranica 55 - Odorata ginestra, Contenta dei deserti. Anco ti vidi De' tuoi steli abbellir l'erme contrade Che cingon la cittade La qual fu donna de' mortali un tempo, E del perduto impero Par che col grave e taciturno aspetto Faccian fede e ricordo al passeggero. Or ti riveggo in questo suoi, di tristi Lochi e dal mondo abbandonati amante, E d'afflitte fortune ognor compagna.
Stranica 420 - Non era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco, Che da nessun sentiero era segnato. Non...
Stranica 8 - Vergine bella, che di sol vestita, coronata di stelle, al sommo Sole piacesti sì che 'n te sua luce ascose, amor mi spinge a dir di te parole; ma non so 'ncominciar senza tu' aita e di colui ch'amando in te si pose.
Stranica 335 - Con arco in mano, e con saette a' fianchi, Contra le qua' non vai elmo, né scudo: Sopra gli omeri avea sol due grand' ali Di color mille, e tutto l'altro ignudo: D'intorno innumerabili mortali, Parte presi in battaglia , e parte uccisi , Parte feriti di pungenti strali.
Stranica 490 - E una forza operosa le affatica Di moto in moto; e l'uomo e le sue tombe E l'estreme sembianze e le reliquie Della terra e del ciel traveste il tempo.

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