Manuale dantesco, Opseg 5

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Tip. Sante Pozzato, 1877
 

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Stranica 179 - Se fosse tutto pieno il mio dimando » ri'puosi lui, « voi non sareste ancora dell'umana natura posto in bando; che 'n la mente m'è fitta, e or m'accora, la cara e buona imagine paterna , di voi quando nel mondo ad ora ad ora m'insegnavate come l'uom s'eterna: e quant'io l'abbia in grado, mentre io vivo convien che nella mia lingua si scerna.
Stranica 324 - Come l' altre verrem per nostre spoglie , Ma non però ch' alcuna sen rivesta ; Che non è giusto aver ciò ch' uom si toglie. Qui le strascineremo, e per la mesta .Selva saranno i nostri corpi appesi Ciascuno al prun dell
Stranica 256 - O superbi cristian, miseri, lassi, Che della vista della mente infermi, Fidanza avete ne' ritrosi passi, Non v'accorgete voi che noi siam vermi Nati a formar l'angelica farfalla Che vola alla giustizia senza schermi ? Di che l'animo vostro in alto galla?
Stranica 459 - Com' occhio per lo mare, entro s' interna; Go Che, benché dalla proda veggia il fondo, In pelago noi vede, e nondimeno Egli è, ma cela lui 1
Stranica 2 - Perocché tutta d'amore e di sospiri e di cocenti lagrime è piena; come se l'uomo nascesse in questo mondo solamente per ritrovarsi in quelle dieci Giornate amorose, nelle quali da donne innamorate e da giovani leggiadri raccontate furono...
Stranica 98 - Onde io, accorgendomi del mio travagliare, levai li occhi per vedere se altri mi vedesse. Allora vidi una gentile donna giovane e bella molto, la quale da una finestra mi riguardava sì pietosamente, quanto a la vista, che tutta la pietà parea in lei accolta. Onde, con ciò sia cosa che quando li miseri veggiono di loro compassione altrui, più tosto si muovono a lagrimare, quasi come di se stessi avendo pietade, io senti...
Stranica 843 - S'orna il tempio, e risona del canto; Già s'innalzan dai cori omicidi Grazie ed inni che abbomina il ciel. Giù dal cerchio dell'alpi frattanto Lo straniero gli sguardi rivolve; Vede i forti che mordon la polve, E li conta con gioia crudel.
Stranica 23 - ... mia di, non so quale io mi potessi averlo magiore, che vedere ripatriare quell'ossa, che per la Magnificenza di detto ambasciadore dopo la tornata sua vi furono promesse : massime perché io mi rendo certissimo, che con quella gratitudine e magnificenza per Voi si preparerà, che, per quanto si può fare, merita uno uomo tanto eccellente, circa ricevere quelle degnissime ossa, la corona, la sepoltura e luogo. Al magnanimo s'appartengono le gran cose: ma qual può essere magiore che questa? Raccomandomi...
Stranica 516 - Questo sarà luce nuova, sole nuovo, il quale surgerà ove l'usato tramonterà, e darà luce a coloro che sono in tenebre e in oscurità per lo usato sole che a loro non luce.
Stranica 506 - Carlo Witte ha intralasciato il pensiero di ripubblicare le Rime di Dante. quando la faremo noi in Italia questa edizione critica, critica veramente, ed in tutto, nel testo, nella elezione, nella distribuzione, nelle dichiarazioni e nei confronti? E sarebbe pur necessaria, certo più che una ristampa della Divina Commedia, a intendere adeguatamente lo svolgimento e le fasi dell' ingegno e della poesia di Dante.

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