Commento alla Divina commedia d'Anonimo Fiorentino del secolo XIV ora per la prima volta stampato a cura di Pietro Fanfani, Opseg 2G. Romagnoli, 1868 |
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Stranica 66
... operazione che facesse l'uno , l'altro non lascerebbe la sua operazione ; ma però che in sé provò il contrario , ch ' era l'anima sua tanto fissa a pensare a una cosa , che di veruna altra s'avvidde in quello mezzo , è segno che solo un ...
... operazione che facesse l'uno , l'altro non lascerebbe la sua operazione ; ma però che in sé provò il contrario , ch ' era l'anima sua tanto fissa a pensare a una cosa , che di veruna altra s'avvidde in quello mezzo , è segno che solo un ...
Stranica 118
... operazione di chi non è in grazia di Dio non è esaudita nè accetta a lui ; et pertanto veruna buona operazione , nè veruna virtù , si può adoperare senza la grazia divina - Non però ch'altra cosa desse briga Che la notturna tenebre ...
... operazione di chi non è in grazia di Dio non è esaudita nè accetta a lui ; et pertanto veruna buona operazione , nè veruna virtù , si può adoperare senza la grazia divina - Non però ch'altra cosa desse briga Che la notturna tenebre ...
Stranica 141
... operazione . Il sole va per dodici segnali , come più volte è detto , ogni mese sotto alcuno di questi segni , si che in capo dell'anno gli ha cerchi tutti , et ritorna al primo , ciò è all'Ariete , nel quale era il sole quando l ...
... operazione . Il sole va per dodici segnali , come più volte è detto , ogni mese sotto alcuno di questi segni , si che in capo dell'anno gli ha cerchi tutti , et ritorna al primo , ciò è all'Ariete , nel quale era il sole quando l ...
Stranica 177
... operazione che ha fatta nel согро Entomata . Ciò è mostro che manca in lui la formazione , et rimane cosa imperfetta . È proprio detto Entomata gli vermi che fanno la seta , imperò che prima sono d'una spezie et figura , et poi si ...
... operazione che ha fatta nel согро Entomata . Ciò è mostro che manca in lui la formazione , et rimane cosa imperfetta . È proprio detto Entomata gli vermi che fanno la seta , imperò che prima sono d'una spezie et figura , et poi si ...
Stranica 185
... operazione , et chi più s ' affatica nel mondo più torna ar- rietro Et come noi . Dimandano a Dio proporzione : Venga a loro quale hanno avuto nell ' offese a loro fatte . Vuole dire : Noi siamo in Purgatorio , per che ci pentemmo et ...
... operazione , et chi più s ' affatica nel mondo più torna ar- rietro Et come noi . Dimandano a Dio proporzione : Venga a loro quale hanno avuto nell ' offese a loro fatte . Vuole dire : Noi siamo in Purgatorio , per che ci pentemmo et ...
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Acam acciò alcuna altra amore anima appresso Arno Auttore avarizia avea avea nome Beatrice buono CANTO capitolo d'Inferno Carlo carro ch'è ch'egli ch'era ch'io chè Chiaro appare Chiesa Cicilia cielo circulo colla com'è detto comincia compie suo capitolo corpo Cristo Davit dell'Auttore dice l'Auttore dicea diletto dimanda dirietro discrive donna ebbe ebbono elli emisperio Eneida erono Esti Eunoè facea fece figliuolo fiume furono gente Giocasta grazia grifone guarda Iddio imperadore Inferno innanzi intelletto intende invidia Jerusalem l'altro l'anima l'Aut l'uno l'uomo luogo maraviglia Meleagro messer moglie mondo monte morte mostra notte occhi Ovidio Papa parea parlare parole passi peccato piè Piramo poeti predetto prieghi purga Purgatorio quivi ragione rimase rispose santo sapere scienzia segno d'Ariete signore simile Sordello spezie Stazio superbia Tebe terra terza tocca tosto trattato umana uomini uomo vedere veggendo venire verso veruno vidde Virgilio virtù vizio vizj volontà vuol dire
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Stranica 483 - l menava in dritta parte vólto. Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Stranica 6 - Vidi presso di me un veglio solo, Degno di tanta reverenza in vista, Che più non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista Portava a
Stranica 28 - Tre volte dietro a lei le mani avvinsi, E tante mi tornai con esse al petto. Di maraviglia, credo, mi dipinsi; Perchè 1' ombra sorrise e si ritrasse, Ed io seguendo lei, oltre mi pinsi. Soavemente disse ch' io posasse: Allor conobbi chi era, e pregai Che per parlarmi un poco s
Stranica 164 - Di che l' animo vostro in alto galla, Poi siete quasi entomata in difetto, Sì come vermo, in cui formazion falla ? Come per sostentar solaio o tetto, Per mensola talvolta una figura Si vede giunger le ginocchia al petto, La qual fa del non ver vera rancura Nascere a chi la vede; così fatti "Vid' io color, quando posi ben cura.
Stranica 252 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia; Non dico tutti; ma, posto ch'io'l dica, Lume v' è dato a bene ed a malizia, E libero voler che, se fatica Nelle prime battaglie col ciel dura, Poi vince tutto, se ben si notrica.
Stranica 111 - Fresco smeraldo in i' ora che si fiacca, 75 Dall' erba e dalli fior dentro a quel seno Posti, ciascun saria di color vinto, Come dal suo maggiore è vinto il meno. Non avea pur natura ivi dipinto, Ma di soavità di mille odori 80 Vi faceva un incognito indistinto. Salve, Regina, in sul verde e in su' fiori Quindi seder, cantando, anime vidi, Che per la valle non parean di fuori.
Stranica 45 - In co' del ponte presso a Benevcnto, Sotti) la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuor dal Regno, quasi lungo il Verde, Ove le trasmutò a lume spento. Per lor maladizion sì non si perde, Che non possa tornar l' eterno amore, Mentre che la speranza ha fior del verde.
Stranica 253 - L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore : Quivi s'inganna e dietro ad esso corre, Se guida o fren non torce lo suo amore. Onde convenne legge per fren porre, Convenne rege aver che discernesse Della vera cittade almen la torre.
Stranica 442 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno, Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento, Su per lo suoi che d
Stranica 252 - A maggior forza ed a miglior natura Liberi soggiacete, e quella cria La mente in voi, che il ciel non ha in sua cura.