Le Purgatoire, Opseg 2

Naslovnica
Michel Lévy frères, 1856
 

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Stranica 130 - Datl' anima il possibile intelletto, Perchè da lui non vide organo assunto. Apri alla verità che viene il petto, E sappi che, sì tosto come al feto L'articolar del cerebro è perfetto, Lo Motor primo a lui si volge lieto, Sovra tanta arte di natura, e spira Spirito nuovo di virtù repleto, Che ciò che...
Stranica 176 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno, Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suol che d
Stranica 216 - Prima ch' io fuor di puerizia fosse , Volsimi alla sinistra , col rispitto Col quale il fantolin corre alla mamma Quando ha paura o quando egli è afflitto, Per dicere a Virgilio : men che dramma Di sangue m' è rimasa che non tremi : Conosco i segni dell
Stranica 214 - E 1' altro ciel di bel sereno adorno } ^ E la faccia del sol nascere ombrata, Sì che per temperanza di vapori, L' occhio lo sostenea lunga fiata; Così dentro una nuvola di fiori, Che dalle mani angeliche saliva, E ricadeva giù dentro e di fuori, Sovra candido vel cinta d' oliva Donna m' apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva.
Stranica 224 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. 45 Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m
Stranica 40 - Dall' altra parte in fuor troppo s' approccia. Maledetta sie tu, antica lupa, Che più che tutte l' altre bestie hai preda, Per la tua fame senza fine cupa! O ciel, nel cui girar par che si creda Le condizion di quaggiù trasmutarsi, Quando verrà per cui questa disceda? Noi andavam con passi lenti e scarsi, Ed io attento all' ombre ch' io sentia Pietosamente piangere e lagnarsi : E per ventura udi...
Stranica 270 - Non sarà tutto tempo senza reda l'aguglia che lasciò le penne al carro, per che divenne mostro e poscia preda; ch'io veggio certamente, e però il narro, a darne tempo già stelle propinque, secure d'ogn'intoppo e d'ogni sbarro, nel quale un cinquecento diece e cinque, messo di Dio, anciderà la fuia con quel gigante che con lei delinque.
Stranica 112 - Di qua dal dolce stil nuovo ch' i' odo. Io veggio ben come le vostre penne Diretro al dittator sen vanno strette, Che delle nostre certo non avvenne. E qual più a gradire oltre si mette, Non vede più dall' uno all' altro stilo; E quasi contentato si tacette.
Stranica 10 - La luna, quasi a mezza notte tarda, Facea le stelle a noi parer più rade, Fatta com
Stranica 270 - Perch' a lor modo lo intelletto attuia ; Ma tosto fien li fatti le Naiade, Che solveranno questo enigma forte, Senza danno di pecore o di biade. Tu nota; e, sì come da me son porte, Così queste parole segna ai vivi Del viver ch...

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