Rivista Contemporanea: filosofia, storia, scienze, letteratura ..., Opseg 15Economeca direttada Barera., 1858 |
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Stranica 309 - A canto agli scudi, rasente agli elmetti, Udiron le frecce fischiando volar. E il premio sperato, promesso a quei forti, Sarebbe, o delusi, rivolger le sorti, D'un volgo straniero por fine al dolor?
Stranica 305 - L'estrema via: giunsi sull'orlo: il guardo lanciai giù nella valle, e vidi... oh! vidi Le tende d'Israello, i sospirati Padiglion di Giacobbe: al suol prostrato, Dio ringraziai, li benedissi, e scesi.
Stranica 309 - Il forte si mesce col vinto nemico, Col novo signore rimane l'antico; L'un popolo e l'altro sul collo vi sta. Dividono i servi, dividon gli armenti; Si posano insieme sui campi cruenti 65 D'un volgo disperso che nome non ha.
Stranica 291 - 1 bel tempo rimena ei fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, e garrir Progne e pianger Filomena, e primavera candida e vermiglia...
Stranica 296 - Fortuna; ch'all'erbe, all'ombre, all'antro, al rio, alle piante dica: benigno abbiate e sole e luna, e de le ninfe il coro, che proveggia che non conduca a voi pastor mai greggia...
Stranica 304 - ... sul mattin, rombando passar sovra il mio capo, o, sul meriggio, tocchi dal sole, crepitar del pino silvestre i coni. Andai così tre giorni; e sotto l'alte piante, o ne
Stranica 407 - Leopardi produce l'effetto contrario a quello che si propone. Non crede al progresso, e te lo fa desiderare; non crede alla libertà, e te la fa amare. Chiama illusioni l'amore, la gloria, la virtù, e te ne accende in petto un desiderio inesausto.
Stranica 304 - ... al suolo confitti; altre, ferrigne, erette a guisa di mura insuperabili. — Cadeva 11 terzo sol quando un gran monte io scersi, che sovra gli altri ergea la fronte, ed era tutto una verde china, e la sua vetta coronata di piante. A quella parte tosto il passo io rivolsi.
Stranica 303 - Qui scorsi gregge erranti e tuguri : era codesta l'ultima stanza de' mortali. Entrai presso un pastor, chiesi l'ospizio, e sovra lanose pelli riposai la notte. Sorto all'aurora, al buon pastor la via addimandai di Francia. — Oltre quei monti sono altri monti, ei disse, ed altri ancora; e lontano lontan Francia; ma via non havvi; e mille son que' monti, e tutti erti, nudi, tremendi, inabitati, se non da spirti, ed uom mortal giammai non li varcò.
Stranica 304 - Cadeva 11 terzo sol quando un gran monte io scersi, che sovra gli altri ergea la fronte, ed era tutto una verde china, e la sua vetta coronata di piante. A quella parte tosto il passo io rivolsi. — Era la costa orientai di questo monte istesso a cui, di contro al sol cadente, il tuo campo s'appoggia, o sire.