Fiore di Italia. Testo di lingua [by Guido da Pisa] ridotto a miglior lezione e corredato di note da L. Muzzi

Naslovnica
Bolgona Nel Secolo XIX, 1824 - Broj stranica: 392
 

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Stranica 146 - Quand' io che meco avea di quel d' Adamo, Vinto dal sonno, in su 1' erba inchinai Là 've già tutti e cinque sedevamo. Nel1' ora che comincia i tristi lai La rondinella presso alla mattina, Forse a memoria de...
Stranica 152 - Crucciato prese la folgore acuta, Onde l'ultimo dì percosso fui; E s'egli stanchi gli altri, a muta a muta, 55 In Mongibello alla fucina negra, Gridando: Buon Vulcano, aiuta aiuta, Si com' ei fece alla pugna di Flegra ; E me saetti di tutta sua forza, Non ne potrebbe aver vendetta allegra. co Allora il Duca mio parlò di forza Tanto, eh...
Stranica 257 - SOLEA creder lo mondo in suo periclo Che la bella Ciprigna il folle amore Raggiasse, volta nel terzo epiciclo ; Per che non pure a lei facean onore Di sacrificio e di votivo grido Le genti antiche nell' antico errore ; Ma Dione onoravano e Cupido, Quella per madre sua, questo per figlio, E dicean ch' ei sedette in grembo a Dido ; E da costei, ond...
Stranica 174 - Quando ci scorse Cerbero il gran vermo% Le bocche aperse e mostrocci le sanne : Non avea membro che tenesse fermo. E 'l duca mio distese le sue spanne, Prese la terra, e con piene le pugna La gittò dentro alle bramose canne. Qual è quel cane ch...
Stranica 166 - Desiderosi d' ascoltar, seguiti Dietro al mio legno che cantando varca, Tornate a riveder li vostri liti, Non vi mettete in pelago; che forse, Perdendo me, rimarreste smarriti. L'acqua ch'io prendo giammai non si corse: Minerva spira, e conducemi Apollo, E nove Muse mi dimostran l'Orse.
Stranica 267 - L' anima gloriosa, onde si parla, Tornata nella carne, in che fu poco, Credette in Lui che poteva aiutarla ; E credendo s' accese in tanto foco Di vero amor, ch' alla morte seconda Fu degna di venire a questo gioco. L' altra, per grazia, che da sì profonda Fontana stilla, che mai creatura Non pinse l...
Stranica 182 - Tu mi fai rimembrar dove e qual era Proserpina nel tempo che perdette la madre lei, ed ella primavera ». Come si volge con le piante strette a terra ed intra sé donna che balli, e piede innanzi piede a pena mette, volsesi in su i vermigli ed in su...
Stranica 185 - Alla vendetta corron, com' ali' ira : E dentro dalla lor fiamma si geme L' aguato del cavai, che fe' la porta, Ond' uscì de' Romani '1 gentil seme. Piangevisi entro l' arte, perché morta Deidamia ancor si duol d'Achille; E del Palladio pena vi si porta. S' ei posson dentro da quelle faville Parlar, diss...
Stranica 211 - Questi è Caco, che sotto il sasso di monte Aventino di sangue fece spesse volte laco. Non va co' suoi fratei per un cammino, per lo furto che frodolente fece del grande armento ch'elli ebbe a vicino; onde cessar le sue opere biece sotto la mazza d'Ercule, che forse li ne die cento, e non sentì le diece».
Stranica 11 - Ch' alla sua bocca, ch' or per voi risponde. E le Romane antiche per lor bere 145 Contente furon d' acqua; e Daniello Dispregiò cibo, ed acquistò savere. Lo secol primo quant' oro fu bello; Fe' savorose con fame le ghiande, E nettare con sete ogni ruscello.

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