La fortuna di Dante nel secolo XIX.

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A. Ciardi, 1891 - Broj stranica: 58
 

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Stranica 16 - Ma volete voi preservarvi da ogni veleno su questo punto? Fate tesoro nella vostra memoria di qualche pezzo dantesco. I suoi versi sono un antidoto, potentissimo contro le infezioni di gusto. Fatene tesoro, e cacciatene, se mai vi fossero, certi moderni non degni di contaminare le vostre vergini fantasie , e incompatibili col sano sapere che tutto giorno traete dalle rigorose discipline da voi coltivate.
Stranica 47 - Bello non si può scompagnare dal bene e dal vero, io avrò per compiuta la redenzione delle lettere italiche, quando vedrò diffuso in tutte le persone che attendono ad ingentilirsi, lo studio indefesso e amoroso, e direi quasi la religione di Dante. Finirò colle parole di Giovanni Marchetti, alludendo al divino poeta : Rendete il vital cibo agi...
Stranica 24 - ... amori; e cadute pur le lettere in simili tristezze e nullità, è notabile dico, che cessò insieme e del tutto il culto e lo studio di Dante. Tre sole edizioni certe sono della Commedia in questo secolo; due in formato...
Stranica 9 - Dante è stato grand' uomo a dispetto della rozzezza de' suoi tempi e della sua lingua. Lodato sia Dio, che chi vuoi dietro a lui volare, non vola dietro ad un'oca. (Ma gli si può anche aggiungere ch'egli fu jun poeta il quale seppe eleggere quanto Omero e Virgilio un argomento nazionale, che dovea adescare tutta la Toscana in primo luogo, e tutto il paese dove suona il Sì, e poscia tutti quegli animi in cui la cattolica religione si stende. Esser egli uno di quei poeti, che Piatone non avrebbe...
Stranica 8 - Io per me non so abbastanza stimare quest'uomo raro, che il primo ha osato pensare ad un poema e dipignere arditamente tutti gli oggetti della poesia in mezzo a tanta ignoranza e barbarie onde il mondo traeva il capo. Egli...
Stranica 8 - La quistione che qui si vede intorno alla Commedia di Dante, benché si dica che la sia nuova, si può dire che sia nuova come la luna. Oh quanti anni sono passati che parecchi ingegni destarono questo fuoco letterario, e scrissero...
Stranica 26 - ... più dannosi che non le ferite ; ei destini nostri allor passati, presenti o futuri sono da lui giudicati con quella cristiana rassegnazione alla provvidenza divina che, accettando con pentimento il passato, fa sorgere con nuova forza ed alacrità per l'avvenire.
Stranica 45 - Nè altrove dovrebbe questa Società italiana iniziarsi, che nella vostra Firenze, madre d'ogni coltura e gentilezza, e patria del poeta ; la quale tanto ora se ne gloria, quanto una volta gli fu ingiusta per ire di parte e per cittadine discordie.
Stranica 3 - Quando l'Alfieri nacque, le condizioni d'Italia eran forse, per questo secondo rispetto, peggiori eziandio che al presente ; e non è dir poco. Pareva che tutta la penisola fosse divenuta una Gallia cisalpina. Religione, o piuttosto irreligione, favella, versi, prosa, belle arti, filosofia, politica, modo di pensare e di sentire, di operare e di scrivere, era forestiero...
Stranica 41 - Dante tra le nostre passioni, né onorifico il contraffar noi le sue e del suo tempo; dovrebbero farne risolvere a gittar tra le ciarpe certi giudizi assoluti, certe parziali estimazioni, certi concetti angusti e illiberali, o meglio certe frasi (che della nostra critica di stato e di lettere gran parte si riduce a frasi), le quali, se a' loro be' giorni eran vistose, oggi sono sgualcite anzi che no.

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