La divina commedia, Opseg 2N. Carli, 1813 |
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Stranica 11
... veder Virgi- gilio impiegato in quell ' amorevol ' ed umil ' atto , o per allegrezza di ritornare , mercè quella rugiada , al suo natio colore : o lagrimose ancora per la pietà verso di tanti spiriti tormentati , e riconosciu- ti in ...
... veder Virgi- gilio impiegato in quell ' amorevol ' ed umil ' atto , o per allegrezza di ritornare , mercè quella rugiada , al suo natio colore : o lagrimose ancora per la pietà verso di tanti spiriti tormentati , e riconosciu- ti in ...
Stranica 22
... veder Dio . ( 4 ) I piedi di Virgilio , che ancor esso cogli altri spiriti si era posto a correre quasi all ' impazzata . ( 5 ) La fretta , la quale toglie il decoro e ne strin- ge l'immagine , mettendo scompiglio nella persona : altri ...
... veder Dio . ( 4 ) I piedi di Virgilio , che ancor esso cogli altri spiriti si era posto a correre quasi all ' impazzata . ( 5 ) La fretta , la quale toglie il decoro e ne strin- ge l'immagine , mettendo scompiglio nella persona : altri ...
Stranica 24
... veder tutto , e P essenza ancora di Dio , l'uomo peccato , nè avrebbe avuto non avrebbe Che se potuto aveste veder tutto , Mestier non era 24 DEL PURGATORIO.
... veder tutto , e P essenza ancora di Dio , l'uomo peccato , nè avrebbe avuto non avrebbe Che se potuto aveste veder tutto , Mestier non era 24 DEL PURGATORIO.
Stranica 25
... veder Dio . Il P. d'Aquino riflette con gusto di aver egli fatto pregio dell ' opera , aggiungendo luce maggio- re a questo passo con quella sua quasi glossa , gna- rus torqueri compare fato se quoque : ma chi non intendeva che Virgilio ...
... veder Dio . Il P. d'Aquino riflette con gusto di aver egli fatto pregio dell ' opera , aggiungendo luce maggio- re a questo passo con quella sua quasi glossa , gna- rus torqueri compare fato se quoque : ma chi non intendeva che Virgilio ...
Stranica 46
... veder la sua ombra restaro , 2 Com ' ( 11 ) io avviso ; assai è lor risposto : Faccianli ( 12 ) onore ; ed esser può lor caro . ( 5 ) Non arriva , anzi si scosta dal segno princi- pale della sua meditazione , perocchè pluribus inten ...
... veder la sua ombra restaro , 2 Com ' ( 11 ) io avviso ; assai è lor risposto : Faccianli ( 12 ) onore ; ed esser può lor caro . ( 5 ) Non arriva , anzi si scosta dal segno princi- pale della sua meditazione , perocchè pluribus inten ...
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accidia Adrasto altra amore Angelo anime antipurgatorio Aquino Aragona ARGOMENTO Arno assai avarizia avea balzo Beati Beatrice bella buon Campagnatico canto carro ch'è ch'io chiama Chiesa ciascun Ciel colla colui convien corpo costui d'Aquino Daniello Dante dice dicea dietro dimanda dolce donna dritta duca empireo Eneide eran essendo Eunoè fece figliuolo Filippo il Bello fiume fummo gente Gerusalemme gira girone giustizia grido Grifon guarda Guido Inferno intende interpetrazione Ismene l'altro l'anima Land Landino Latona lume luogo maestro maraviglia Matelda mente mezzo mondo monte morte mostra notte occhi omai Ovid parea parlare parole passo peccato Perocchè piangere piè poco Poeta Poscia prego pria purga Purgatorio quà quei quì quivi raggi ragione rispose salire sanza senso senti sette sovra spiega spirito spirto Stazio stelle terra tosto veder Vedi veggio Vellut Vellutello venir verso vidi Virgilio virtù vizj volse volte vuol dire
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Stranica 289 - Ti scaldi, s' io vo' credere ai sembianti, Che soglion esser testimon del core, Vegnati in voglia di trarreti avanti, Diss' io a lei, verso questa riviera, Tanto ch' io possa intender che tu canti. Tu mi fai rimembrar, dove e qual era Proserpina nel tempo, che perdette La madre lei, ed ella primavera.
Stranica 58 - nsegnerà la via più tosta. 60 i che posta a94 DEL PURGATORIO Venimmo a lei : O anima Lombarda , Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel muover degli occhi onesta e tarda! Ella non ci diceva alcuna cosa; Ma lasciavane gir, solo guardando A guisa di leon, quando si posa. Pur Virgilio si trasse a lei pregando , Che ne mostrasse la miglior salita: E quella non rispose al suo dimando; Ma di nostro paese, e della vita...
Stranica 59 - Queir anima gentil fu così presta, Sol per lo dolce suon della sua terra, Di fare al cittadin suo quivi festa; Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode Di quei ch'un muro ed una fossa serra.
Stranica 6 - Vidi presso di me un veglio solo Degno di tanta reverenza in vista , Che più non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista Portava a' suoi capegli simigliante De' quai cadeva al petto doppia lista.
Stranica 16 - Tre volte dietro a lei le mani avvinsi, E tante mi tornai con esse al petto. Di maraviglia, credo, mi dipinsi; Per che l' ombra sorrise, e si ritrasse; Ed io, seguendo lei, oltre mi pinsi.
Stranica 65 - Hai tu mutato e rinnovato membre ì E se ben ti ricorda, e vedi lume, Vedrai te simigliante a quella inferma, Che non può trovar posa in su le piume, Ma con dar volta suo dolore scherma.
Stranica 71 - Non avea pur natura ivi dipinto ; Ma di soavità di mille odori Vi facea un incognito indistinto. Salve, Regina, in sul verde e 'n su...
Stranica 161 - A maggior forza ed a miglior natura Liberi soggiacete , e quella cria La mente in voi , che '1 ciel non ha in sua cura.
Stranica 160 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto.
Stranica 287 - Un' aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U...