Dante's Leben und Werke |
Ostala izdanja - Prikaži sve
Uobičajeni izrazi i fraze
Absicht Adel Aeneas Allegorie alſo Beatrice beiden bloß Bonifaz Bonifaz VIII Brunetto Brunetto Latini Convito daher Dante Dante's deſſelben deſſen Dichter dieſe dieß Dino Comp Dino Compagni eben Empyreum Entwickelung Erde Erklärung ersten finden Florentiner Florenz freilich ganze Gastmahl Gedichte Geist Geschichte Geschlecht gewiß Ghibellinen giebt Glauben Gott Göttlichen Komödie großen Grund Guido Guido Cavalcanti Hand Heinrichs VII Himmel Hölle Indeß irdischen iſt Italien Jahre jezt Kaiser Kaiserthum Karl von Valois Kirche König konnte Kraft Kreise laſſen läßt lezten lichen Liebe ließ Lukka Macht Malaspina Mann Menschen Menschheit Mittelalter Monarchie muß müſſen mußte Natur Neuen Leben Pabst Pabstthum Parad Partei Personen poetischen politischen Popolo Purgat Purgatorium Recht römischen Schwarzen ſei ſein ſeine ſelbſt Seligkeit seyn ſich ſie ſondern Sprache Stadt stand Sünden Theil Tode Toskana unsere Verbannung Verhältniß viel Villani VIII Virgil Volk weiß Weißen Welfen Welfenbundes welfischen Welt Werke wieder wirklich zuſammen zwei
Popularni odlomci
Stranica 429 - Ahi, Costantin, di quanto- mal fu matre , Non la tua conversion , ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre...
Stranica 443 - Or se' tu quel Virgilio, e quella fonte, Che spande di parlar si largo fiume? Risposi lui con vergognosa fronte. O degli altri poeti onore e lume, Vagliami il lungo studio e il grande amore, Che m' ha fatto cercar lo tuo volume. Tu se...
Stranica 408 - Ciel per padre eletto: La quale, e '1 quale, a voler dir lo vero, Fur stabiliti per lo loco santo, U' siede il Successor del maggior Piero.
Stranica 422 - I' mi sobbarco. Or ti fa lieta, chè tu hai ben onde : Tu ricca, tu con pace, tu con senno. S'io dico 'l ver, l'effetto nol nasconde. Atene e Lacedemona che fenno L'antiche leggi, e furon si civili, Fecero al viver bene un picciol cenno Verso di te, che fai tanto sottili Provvedimenti, che a mezzo novembre Non giunge quel che tu d'ottobre fili.
Stranica 133 - Se mai continga che il poema sacro, Al quale ha posto mano e cielo e terra, SI che m'ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà che fuor mi serra Del bello ovile ov'io dormii agnello Nimico ai lupi che gli danno guerra...
Stranica 392 - Però ti son mostrate in queste rote, nel monte e nella valle dolorosa pur l'anime che son di fama note; che l'animo di quel ch'ode non posa, né ferma fede per esemplo, ch'aia la sua radice incognita e nascosa, né per altro argomento che non paia.
Stranica 105 - ... io non potessi più degnamente trattare di lei. E di venire a ciò io studio quanto posso, si com' ella sa veracemente. Sicché, se piacere sarà di colui per cui tutte le cose vivono, che la mia vita per alquanti anni perseveri, spero di dire di lei quello che mai non fu detto...
Stranica 389 - Col viso ritornai per tutte quante le sette spere, e vidi questo globo tal, ch'io sorrisi del suo vii sembiante...
Stranica 431 - De' nostri successor parte sedesse, Parte dall'altra del popol cristiano. Nè che le Chiavi, che mi fur concesse, Divenisser segnacolo in vessillo Che contra i battezzati combattesse. Nè ch' io fossi figura di sigillo A' privilegi venduti e mendaci, Ond' io sovente arrosso e disfavillo.
Stranica 387 - Però in pro del mondo che mal vive , Al carro tieni or gli occhi, e quel che vedi, Ritornato di là, fa che tu scrive. Così Beatrice : ed io che tutto a' piedi De' suoi comandamenti era devoto , La mente e gli occhi ov