Comedia di Dante degli Allagherii, Opseg 3Tipografia Regia, 1867 |
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acciò Adam adunque alcuna alli alme altra amore angeli anime Apocalissi appare nel testo avea beate beatitudine Beatrice bolognese Cacciaguida Canto Cassin Cassinese Cavr Cavriani Cesare chè chiaro appare Chiesa chiosa cielo Codice cognoscere colla corpo Corton Creatore Cristo Dante dire ditto divina domanda Donna elli ello essenzia esso eterna eziandio figliuolo Filippino Filosofo Genesis gente gloria grazia imperadore imperquello Inferno innanzi intelletto intende l'altro LANA Landiano laneo Laur libero arbitrio lume luogo mondo mostra natura occhi ordine palesa Paradiso parlare parmig pastori peccato pianeto Piccarda predetto presente capitolo Proem Purg Purgatorio quod quore ragione Riccardiano Rifeo s'ello sapere che l'autore scienzia segue sì com'è detto sì come appare simile sovra spezia stella tale terra terza tocca Tommaso tratta umana uomo vedere veggio verso vide Vind Vindelina virtude visione volontade vuole Witte
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Stranica 393 - Come la fronda, che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva Per la propria virtù che la sublima, Fec' io (in tanto in quanto ella diceva) Stupendo; e poi mi rifece sicuro Un disio di parlare, ond...
Stranica 42 - Virtù diversa fa diversa lega col prezioso corpo ch'ella avviva, nel qual, sì come vita in voi, si lega. Per la natura lieta onde deriva, la virtù mista per lo corpo luce come letizia per pupilla viva.
Stranica 510 - O abbondante grazia, ond' io presunsi Ficcar lo viso per la luce eterna Tanto che la veduta vi consunsi ! Nel suo profondo vidi che s...
Stranica 135 - E come in fiamma favilla si vede, E come in voce voce si discerne, Quando una è ferma e l'altra va e riede; Vid...
Stranica 476 - Diffuso era per gli occhi e per le gene Di benigna letizia in atto pio , Quale a tenero padre si conviene. Ed , ella ov
Stranica 71 - Ma quei che vede e puote, a ciò risponda. lo veggo ben che giammai non si sazia Nostro intelletto, se il ver non lo illustra, Di fuor dal qual nessun vero si spazia. Posasi in esso, come fèra in lustra, Tosto che giunto l'ha: e giugner puollo; Se non, ciascun disio sarebbe frustra.
Stranica 277 - Guasco l' alto Arrigo inganni, Parran faville della sua virtute, In non curar d' argento, nè d' affanni. Le sue magnificenze conosciute Saranno ancora, sì che i suoi nemici Non ne potran tener le lingue mute. A lui t...
Stranica 339 - S' appresenti alla turba trionfante, Che lieta vien per questo etera tondo. Col viso ritornai per tutte quante Le sette spere, e vidi questo globo Tal, ch...
Stranica 464 - Lume è lassù, che visibile face Lo Creatore a quella creatura, Che solo in lui vedere ha la sua pace; E si distende in circular figura in tanto, che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Stranica 245 - Fiorenza dentro dalla cerchia antica, Ond'ella toglie ancora e Terza, e Nona, Si stava in pace sobria e pudica.