Lettere sopra Dante a Miledi W.-Y. di

Naslovnica
F. Rusconi, 1835 - Broj stranica: 160
 

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Stranica 66 - in questa maniera. Ecco la fiera con la coda aguzza, Che passa i monti, e rompe muri ed armi : Ecco colei che tutto il mondo appuzza.. . La faccia sua era faccia d'uom giusto; Tanto benigna avea di fuor la pelle, E d'un serpente tutto l'altro fusto. Due branche avea pilose insin l'ascelle: Lo dosso,
Stranica 126 - virtù che movea da lei mi sentii risvegliare l'antico amore, e mi accorsi chi ella fosse. Senza degli occhi aver più conoscenza, Per occulta virtù che da lei mosse, D'antico amor sentii la gran potenza. Tosto che nella vista mi percosse L'alta virtù che già m'avea trafitto Prima che io fuor di puerizia fosse,
Stranica 131 - O voi che siete in piccioletta barca Desiderosi di ascoltar, seguiti Dietro al mio legno che cantando varca. Tornate a riveder li vostri liti: Non vi mettete in pelago; che forse Perdendo me, rimarreste smarriti. L'acqua che io prendo giammai non si corse: Minerva spira, e conducemi Apollo, E
Stranica 30 - poi che vide ch'io non mi partiva , Disse : per altre vie, per altri porti Verrai a piaggia, non qui per passare : Più lieve legno convien che ti porti. E '1 Duca a lui : Caron non ti crucciare : Vuoisi così colà, dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare. Quinci fur quete le lanose gote
Stranica 53 - Non senza prima far grande aggirata Venimmo in parte, dove il nocchier forte: Uscite, ci gridò ; qui è l'entrata. Io vidi più di mille in sulle porte Dal ciel piovuti, che stizzosamente Dicean : Chi è costui, che senza morte Va per lo regno della morta gente ? Inf. ViII. 79. Mentre Virgilio si credeva entrare in
Stranica 126 - Col quale il fantolin corre alla mamma, Quando ha paura, o quando egli è afflitto, Per dicere a Virgilio: Men che dramma Di sangue mi è rimasa, che non tremi; Conosco i segni dell'antica fiamma. Ma Virgilio n'avea lasciati scemi Di sè, Virgilio dolcissimo padre, Virgilio a cui per mia salute
Stranica 45 - Grandine grossa , e acqua tinta, e neve Per l'aer tenebroso si riversa : Pute la terra che questo riceve. Cerbero , fiera crudele e diversa Con tre gole caninamente latra Sopra la gente che quivi è sommersa.. Gli occhi ha vermigli e la barba unta ed atra , E 'l ventre largo, ed unghiate le mani : Graffia gli spirti,
Stranica 134 - udii: Se io mi trascoloro, Non ti maravigliar; che, dicend'io, Vedrai trascolorar tutti costoro. Quegli che usurpa in terra il luogo mio , II luogo mio, il luogo mio che vaca Nella presenza del figliuol di Dio, Fatto ha del cimiterio mio cloaca Del sangue e della puzza
Stranica 73 - vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece; Chi ribatte da proda, e chi da poppa : Altri fa remi, ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco, ma per divina arte Bollia laggiuso una
Stranica 131 - La gloria di colui che tutto move Per l'universo penetra e risplende, In una parte più, e meno altrove. Nel ciel che più della sua luce prende Fu' io, e vidi cose che ridire Nè sa, nè può chi di lassù discende.

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