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al di sopra di Cristo risorgente, si rinvenne la mezza figura del Padre Eterno, in una corona formata da testa di angeli. Tutto il fondo della volta è d'azzurro, e in tale campo spiccano vari ordini di angeli e cherubini armati, o con strumenti di musica.

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Sala della Torre. Di questa sala, in cui secondo i documenti lavorò Leonardo, si è ritrovato il motivo della decorazione della volta, costituito da un intreccio di corde che, partendo dalle

imposte delle lunette si vanno annodando verso la parte più alta della volta; il fondo è dipinto con finitezza eccezionale, in modo da rappresentare, assieme agli intrecci, un pergolato di rose. Nei pennacchi della volta si poterono identificare delle grandi targhe a fondo bianco, con iscrizioni in oro.

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Saletta negra. Questa saletta, citata nei documenti come opera di Leonardo, potè essere identificata mediante le pazienti ricerche del signor D.' Müller-Walde

:

nel piccolo locale che

sta sotto il pianerottolo fra le due branche della scala della Cancelleria quel locale, adibito ad uso di ripostiglio, era stato radicalmente manomesso mediante lo spostamento di un muro e l'aggiunta di un arco per rinforzare la volta a crociera che regge parte della scala: fortunatamente queste operazioni non vennero a distruggere le decorazioni della volta, anzi la porzione di questa che venne rinforzata da quell' arco, presentò le traccie decorative meglio conservate, dopo che venne compiuto il lavoro di ripristinare il muro di fondo del locale nella posizione sua originaria, e di sopprimere l'arcata di rinforzo della volta scaricando il peso che la gravava mediante una trave in ferro nascosta fra l'estradosso e il pavimento del pianerottolo, operazione molto delicata, in vista della circostanza di evitare ulteriori danni alle decorazioni pittoriche, e che venne condotta a termine dal signor Angelo Pavia ingegnere municipale. Del merito di queste pitture scrisse il signor D.' Müller-Walde nel numero 57 della Allgemeine Zeitung, 9 marzo 1894: qui ci basti riferirci alla descrizione fattane nel Cap. X della Parte II Il Castello di Milano, ecc., e ricavare da tale volume la incisione dell' assieme della volta. (Vedi pagina di contro.)

Sala Verde. Le indagini in questa sala misero in evidenza una decorazione della metà del secolo XVI, non priva di merito per eleganza e finitezza di esecuzione.

Le indagini fatte nelle sale superiori della Corte ducale e nella Rocchetta non diedero sinora risultati di qualche im portanza.

Ed ora si accennerà, sommariamente ai principali lavori di restauro eseguiti nel decorso anno.

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e parte inferiore del battiponte fra la Corte Ducale e la Ghirlanda.

Fossato. Venne sterrato il fossato lungo il lato nord-ovest del quadrato Sforzesco, e lungo una parte del lato nord-est: ritornò così in luce il muro della controscarpa, al quale si dovettero fare alcuni rappezzi nel rivestimento, e si potè altresì sterrare tutta la strada coperta: ritornò in luce pure la seconda arcata

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Ponticella di Lodovico il Moro, e fossa sterrata nell' ottobre 1893.

della ponticella di Lodovico il Moro, e tutta la parte inferiore del battiponte della porta verso il lato nord-ovest, al quale battiponte si dovette compiere qualche lavoro di restauro.

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Accesso alla Corte ducale. Il voltone che susseguiva il primo recinto di difesa dell' accesso alla Corte ducale dalla piazza d'armi era stato, fin dai tempi di Bona di Savoia, chiuso con

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muro, allo scopo di aggiungere alla difesa di quell'accesso altre due porte: si provvide quindi a riaprire quella grande volta che, nella serraglia dell' arco frontale porta ancora l'impresa della biscia colle iniziali FR. SF.

Nel corso di tale operazione si rintracció su

di una parete dell'accesSO un dipinto votivo, rappresentante una Madonna, il cui manto è sorretto da due angeli, in atto di proteggere molti devoti ginocchioni a' suoi piedi.

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porta che era

munita di sa

racinesca, si

trovarono le

traccie di un

altro dipinto votivo, in tre comparti, di cui il mediano raffigura Cristo in croce, fiancheggiato da Santi che

Immagine votiva, all' ingresso della Corte Ducale rinvenuta nel febbraio 1894.

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