Slike stranica
PDF
ePub

ue

piouier, sopra la riga m. 2 plebatus; XVII 9 bene, in marg. m. 2 als uene; etterna; XVIII 35 nomerò, sopra la riga m. 2 nominerò; 54 o per parole o per pacto; 123 de segni, in marg. m. 2 als sangue; XIX 33 digiuno cotato, co espunto da m. 2, come mi sembra; 71 rasgioni, cfr. Purg., XVIII 85; XXI 4 Et ella; 84 ondio; XXII 17 hal, nella ras. è visibile un c; 54 in tucti pensier nostri; 94 Veramente e iordan; 95 piu fu il mar; 130 cuor, c per ras. da q; 152 uolgendomio, o espunto, credo, da m. 2; XXIII 33 sosteneua; XXV 46 di come se ne infiora, in marg. m. 2 se ne sfiora; 85 respiri; 132 suo, ma l'n sopra la riga è d'altra m. e in marg. m. 2 als suon; 136 mi percosse, e da i m. 2; 138 fosse, e da i m. 2; XXVI 18 o liemente, ue sopra riga di m. 2; 24 gli occhi tuoi, in marg. m. 2 als l'arco tuo; 50 uerso, ma il segno di abbreviazione della sillaba er mi sembra di m. 2; 87 per la prima uirtù che si soblima; 113 e la propria casgion, cfr. XIX 71; XXVII 111 che uoge, I di m. 2.; che pioue, i di m. 2; XXVIII 50 uolte, in marg. m. 2 als le cosse; 121 gerarchia; l'alte; 136 seuero se proferse, se di m. 2; XXIX 4 çinit; 47 sì che, ma prima di s c'è la ras. d'una lettera ed s fu ottenuto da m. 2 prolungando in alto la prima asta di un m, di cui i è la seconda, e la terza fu erasa; 100 E mentre; 145 manendo se, l'a corr. da o m. 2 (?); XXX 31 seguire espunto, in marg. m. 2 als cantar als penser; 148 intrar, in marg. m. 2 als andar; XXXI 20 moltitudine; 28 che unica; 37 al diuino, nella ras. si vede un d; 38 dal tenpo, ma a per corr. da e m. 2; 50 lumi.

1

Leopoldo Valle.

NOTE.

1) L'Inferno propriamente terminava alla c.ta 69; la 70.a doveva essere bianca. Il Baratta non ne tenne conto e colmò la lacuna con sole 4 carte; ma che questa fosse di 5 si può affermare con certezza, perchè la prima carta membranacea dopo di essa reca il n.o LXXII.

2) La c.ta 140r doveva contenere solo gli ultimi due versi del Purgatorio, se l'amanuense s'era attenuto alla regola delle 35 righe per pagina.

3) È da notare infatti che le tre cantiche non cominciavano allo stesso punto della pagina: la prima carta dell'Inferno conteneva almeno 29 versi, quella del Purgatorio 23, quella del Paradiso 18. Ora lo spazio di sei righe a principio dell'Inferno mi pare un po' ristretto per una miniatura, tanto più se le cantiche erano precedute da rubriche. E se non ne era ornato l'Inferno, è poco probabile che ne fossero ornate le altre

due cantiche.

4) Indicherò con m. 2 senz'altro le diverse mani a cui si debbono le correzioni o le varianti. Una distinzione di esse richiederebbe uno studio più lungo di quello che ho potuto fare, per ora.

5) Questo s davanti a gio è una peculiarità del nostro amanuense.

IV.

I CODICI DURAZZO DELLA « DIVINA COMMEDIA ».

Nella biblioteca privata dei Marchesi Durazzo-Pallavicino di Genova si conservano tre codici della Divina Commedia, recanti, dopo la guardia interna, lo stemma della Nobile Famiglia che presentemente li possiede. Un cenno descrittivo ne diede già il De Batines di su notizie fornitegli dal Grassi, bibliotecario dell'Universitaria di Genova, e da G. B. Giuliani. Io ho potuto esaminarli grazie alla cortesia della Nobildonna Marchesa Matilde Giustiniani vedova Durazzo-Pallavicino; e li descrivo qui secondo il canone della Società dantesca italiana.

BIBLIOGRAFIA:

Catalogo della biblioteca di un amatore bibliofilo, s. a., p. 64 [la biblioteca è quella di Giacomo Filippo Durazzo; il compilatore G. B. Pittaluga; cfr. A. MANNO, Bibliografia di Genova, Genova, R. Istituto dei Sordomuti, 1898, p, 355]; C. De Batines, Bibliografia dantesca, Prato, Tip. Aldina, 1846. t. II, pp. 161-162; G. I. Ferrazzı, Manuale dantesco, Bassano, S. Pozzato, 1865. volume II, p. 724; Gaspare Oderico, Osservazioni sopra alcuni codici della libreria di G. Filippo Durazzo, in Giorn. ligustico di archeologia, storia e letteratura, VII-VIII, pp. 309-316, 331-335; A. PESCIO, Codici danteschi in Liguria: il codice Baratta, in Il Secolo XIX, Genova, XXXVII, n. 234, 30 settembre 1921.

CODICE I.

No. di Casella 11 (D. n.o VIII, De Batines, n.o 111.)

Legatura moderna in pelle di color verde, adorna di un fregio d'oro; pp. raffilate e tinte in rosso ai margini. Sulla costola, in lettere dorate: Dante Comedia | Mss. in Memb. Saecul. XV. Precedono il codice le Osservazioni | del M. R. Padre Prospero | Semino | Professore nella Università | di Genova, manoscritte,

pp. 10, n. n.

to

Membr., mm. 240 X 170; cc. 162, con numerazione araba in inchiostro nero, accompagnata da un C in rosso (=carta) e talvolta tagliata fuori dal rilegatore. Parte scritta: mm. 166 X 100. Testo a una sola colonna, a sinistra; ogni colonna contenente quindici 'terzine, più uno o due versi. A destra del testo, chiose latine della stessa mano, ma in lettera più piccola. Scrittura fiorentina, uguale, elegante e chiara, del quattrocento; con incoerenze grafiche di vario genere. Provenienza ignota.

L'età della copia, e il nome e la patria del copista sono indicati nell'Explicit, a c. 162: Explicit tertia comedia dantis scripta gebennis per boniffatium Bartholomei de domino filipo de advocatis gualdengi dyocesis Vercellarum et completa die nona aprilis Millesimo ccccluj.

Inf., cc. 1r.-52 v.; Purg., 53 r. - 108 v.; Par., 109 r. - 162 r. Le iniziali di ogni canto sono variamente miniate e rabescate con ornati per lo più in color rosa e celeste, sopra uno sfondo d'oro. Dimensioni: mm. 20 X 20 0 40X40. Da coteste iniziali si svolgono, a contornare ogni pagina, rami con foglie, fiori e pallini, d'oro o dei medesimi colori azzurri e rosa. L'iniziale del primo canto dell'Inferno reca, nell'interno, la figura di Dante in una radura verde, chiusa all'intorno da folte conifere (la selva del primo canto). Il codice contiene poi tre altre miniature; la prima delle quali, a capo dell' Inferno, rappresenta una testa di serpente, verdastra, che spira fiamme lunghissime dalla immane bocca spalancata, e inghiotte anime sospinte da demonj; la seconda, a capo del Purgatorio, fiamme in cui bruciano, ritte o capovolte, alcune anime, vigilate da un angelo che si libra a volo su di loro; la terza, a capo del Paradiso, una città d'oro, sulla cui porta San Pietro accoglie tre anime. Dimensioni: le due prime mm. 40 X 50, la terza, 40 X 54.

RUBRICHE.

Qui comincia il primo canto della prima cantica della comedia di dante alighieri de firençe nella quale lautore fa proemio ad tuta la comedia generalmente et in questo primo canto pone si comegli volea pervenire alla perfectione della virtù. Et fu impedito maximamente da tre virtù, cio e luxuria superbia et auaritia li quali ci fo figurati per lionsa leone et lupa. Secundamente pone che Virgilio grandissimo poeta venne in suo aiuto. Il quale te figura della ragione humana, la quale promette di monstrarli linferno et purgatorio. Ma impero che la ragione humana non po adiungere ad contemplare la divinità celeste per cio promette non per se ma per celestial dono monstrarli il paradiso.

Canto secondo della prima parte nel quale fa proemio alla prima cantica, cioe alla prima parte di questo libro e tracta qui como trova Virgilio.

Canto 9 doue tracta della cita di dite che e nel sexto cerchio et uedesi in essa la qualita delle pene delle heretie.

Inferni canto 20 doue si tracta del indiuini et sortileghi et incantatori di lor origine et di mantho incantatrice et di lor pena. Canto 27 doue tracta di quelli medesimi aguatatori et falsi consiglieri et di inganni in persona di conte guido.

Explicit primà comedia dantis alagieri. Deo gratias Amen.

Qui comincia la secunda cantica della comedia di dante nella quale si purgano i peccati dei quali lomo e confesso et pentuto con animo di satisfa tione

Canto secondo nel quale tracta della delectation di uanitate nel qual peccato involuppati sono puniti fuor di purgatorio in un piano et nomina el casella.

Canto 19 oue della essentia del quinto gyrone et qui si purga la colpa della auaritia et nomina il papa et più altri.

Canto 25 oue della essentia del 7 girone, doue si punisce il peccato contra natura et ermafrondita sottel uitio della luxuria primo alquanto del decto purgatorio di giotti et statio fa una distinctione sopra la natura humana.

« PrethodnaNastavi »