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Codice Durazzo N. 11. Prima pagina dell'Inferno. La miniatura a sinistra rappresenta Dante nella selva; quella a destra il drago infernale che ingoia i peccatori.

(Fotografia del P. G. Salvi).

In nero: Explicit secunda cantica comedie dantis in qua tractatur de purgatorio. Deo gratias amen.

Qui comincia la Terça cantica della Comedia di dante nella qual tracta di beati et della celestial gloria et di meriti et premii di santi et diuidesi in nove parti. Canto primo nel qual lautore prohemia alla seguente cantica et sono nello elemento del fuoco et beatrice solue allautore una questione nel qual canto lautore promette di tractare delle cose diuine inuocando la scientia poetica cioe apollo.

Cantus secundus paradisi.

Cantus nonus paradisi ubi de animabus in spera ueneris agit et introducit quasdam personas.

In rosso: Explicit, ecc. (v. più indietro). Segue, in nero, il medesimo Explicit con le seguenti parole in meno: de domino filipo..,. dyocesis Vercellarum.... Deo gratias. Amen.

VARIANTI.

Do solo quelle dei 674 versi stabiliti dalla Società dantesca per il confronto:

Inf., I, 3, auea; 4, Hai; 28, Poi chebi riposato el corpo; II, 81, opo che aprirmi; IV, 23, si mosse; 99, el mio maestro, 141 alino; V, 73, E cominciai; 84, vengion, disio; 126, diro; VI, 97, riuederà; 18, ingoia; 32, tona; VII, 48, uso; X, 85, et io; 88, mosso; 110, dissio, or direte a quel; XI, 37, a ciascun; 56, lo nimico; XII, 32, Forse questa; 58, vedenci; 100, or ci; 125, copria; XIII, 63, il senno; XIV, 70, pur; 75, manteni; XV, 70, ben ti serba; XVI, 14, il suo uiso; 25, Et si; 26, che contraro; 134, lancora; XVII, 6, passati; 74, faccia; XIX, 75, de le pietre; 94, tolçiro; XX, 30, passion; 69, fosse; XXI, 63, e altra; XXII, 6, far di; 58, branche; 73, Draghingnocco; XXIII, 63, Colognia; 141, qua; XXV, 18, gridando; 139, si uolse; 141, faccio; 144, for; XXVI, 15, il mio maestro; 123, tenuti; XXVII. 70, il Preite; XXIX, 55, nello fondo; XXXI, 47, el uentre et del pecto; XXXII, 20, ua si; 128, così soura; 129, alla nuca; XXXIV, 43, parte era; 50, suso alçaua.

Purg., I, 15, dal meçço pur; 30, onde carro; 112, figliuol segui; 136, uelse; II, 44, paria; iscritto; 93, matte comera cotanta ; 110,

colla mia; 127, abbia; III, 56, examinaua; 104, Tu si; IV, 138 del sole che a la; V, 19, io or dir; VI, 49, E io dissi: signore a; 123, dal corregier; 135, dice; VII, 26, a ueder; 69, et la il nouo; 87, color; VIII, 121, Ondio allui; IX, 12, la oue; 28, che puoi rotata; 42, come luom; 74, cola.... prima rotto; XI, 36, possamo niar [?]; 103, uoce; XII, 5, collale; 13, Et el mi; 78, ir piu; 94, annuntio; XIII, 43, ficca il uiso; 121, la lieta; 145, e si a odire; XIV, 80, tanto; XVI, 68, cielo pu'; XVII, 55, diricto; XVIII, 10, sapiua; 57, l'effecto; 58, sonno; 63, et ella; 76, terça; 83, pietosa; 85, quella rasgion; 111, sotto; XIX, 35, come se dice; 85, locchi alliocchi; XX, 114, mundo; XXII, 58, elion; 105, calle nutrici nostre sempre seco; 148, primo quanto; XXIII, 5, ogimai.......... posto; 26, fusse così; 36, quello dunque; 49, comprender; XXIV, 4, così; 36, uoler; 58, nostre; 64, uerno uerso; XXV, 21, magnar; 31, uendicta; 56, fundo; XXVI, 64, accio carte; 81, agiunta allarsura; XXVII, 6, come, dietro; 32, entra; 41, sauio mio; 81, pogiato serue; 87, Fasciati tucti.... dalla; 88, Poco si parea; XXVIII, 12, sacro; 34, Coi piedi et con gli occhi stretti; 123, aspecta; XXIX, 45, da meço la terra ancor; 67, imprendea; XXX, 15, alleuiando; 35, colla sua; XXXI, 24, diccha.... ancha sospiri; 123, or con altri or con altri; XXXII, 13, rifermossi; 39, di foglia; XXXIII, 47, spinge.

Par., I, 25, vedraime a pie del tuo beato; 26, Venire et coronarmi delle foglie; 52, degli atti suoi; 54, o si fissi; II, 141, in lui; III, 15, forte alle; V, 34, primo puncto; 36, chio scouerto; 103, uidio piu; 128, beato spirito; VII, 15, richiamaua; 21, punita; 116, per far; VIII 21, mondo; IX, paua; 68, Per cara; X, 112, nellalta.... un si; XI, 26, nacque; 82, e ben; XIV, 97, distincti di minori et di; 102, fa; XVI, 44, fossero; 47, portar; 65, pieuier; 69, del uostro; 138, puose; XVII, 119, uiuer; XVIII, 75, altra schiera; 123 sangui; XX, 81, pathio; 92, cupiditate; XXII, 22, ritornai; 94, Veramente uolto retrorso; 95, qui dio; XXIII, 25, pieni ben lumi; 111, facea; 114, abito.... et di costumi; 125, cima ; XXIV, 12, uolte; 143, mo la mente; XXV, 132 nel son; XXVI, 87, per propria; XXVII, 146, u son; XXVIII, 121, gerarchie; XXIX, 4, e in libra; 47, fuoron creati; 125, ancor piu; 145, si come; XXX, 27, da mi medesmo; 39, di ciel; 52, queta questo cielo; 111, nel uerde; 148, dalagna entrar; XXXI, 20, multitudine; 37, et da lumano; 46, Super; 120, souerchia; 142, attenti; XXXII, 1, L'effecto; XXXIII, 30, ti prego et prego; 80, uinsi; 111, qual serra; 143, uoller el uelle.

COMMENTO.

Consta di brevi, ma frequenti glosse, scritte a destra del testo, per dichiarare, quasi sempre filologicamente, parole o frasi, che son ripetute ogni volta con una sottolineatura rossa. Talora, di fianco alle glosse, s'hanno postille più o meno lunghe d'esegesi storica o allegorica, sempre con iniziale maiuscola in nero e fregiata di rosso. Il padre G. B. Giuliani, in una nota pubblicata dal De Batines (op. cit., t. II, p. 162), mostra di tenerlo in qualche pregio; nè a torto, poichè si tratta, per buona parte, di lavoro originale e accurato. L'autore dice di sè e dell'opera sua, in fondo a una glossa che serve a chiarire il contenuto dei versi 1 e segg. del c. XXXIV dell'Inferno (c. 162 r.): «Hanc glossam et plures alias et infrascriptas et quasdam apostillas interlineares ego benedictus stans pisis traxi et in latinum reduxi de quodam comento vulgari super dante et quosdam apostillas etiam suscepi de libro domini de Ursinis et quasdam per me. Anno domini Millesimo quatrocentesimo octauo tempore quo collegium cardinalium stabat pisis pro refformanda Unione Ecclesiae », Ma, tranne la data di composizione, nulla v'è di preciso in queste notizie. Il commentatore non dà che il suo nome di battesimo. Si può tuttavia credere ch'egli fosse il segretario di qualche cardinale venuto a Pisa per il noto Conciliabolo del 1411-12: un bravo e colto uomo, che, non volendo stare in ozio durante il periodo preparatorio dei lavori, impiegasse il suo tempo a compilare, per suo conto o per guadagno, un nuovo commento della Commedia,

...

Quanto poi alle fonti, questo Benedetto si valse specialmente, come abbiam visto, di « quodam comento vulgari super dante »; commento probabilmente anonimo. Ora, a leggere la glossa, cui egli si riferiva nel passo citato (Hanc glossam et plures alias.... ego.. traxi et in latinum reduxi....), non ne ricaviamo alcun indizio utile per un'identificazione. Vi troviamo le notizie storiche su Bruto e Cassio, e l'interpretazione delle tre facce di Lucifero (ira, ignoranza e impotenza), che occorrono nella maggior parte dei chiosatori antichi; e del resto quel « traxi et in latinum reduxi» fa piuttosto pensare a un rimaneggiamento o a un compendio che a una vera e propria traduzione. Senonchè, in altri luoghi, il nostro commentatore ci dà, a quanto sembra, le parole testuali del commento volgare. Nello stesso canto XXXIV dell'InDante e la Liguria.

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