Slike stranica
PDF
ePub

ferno, al v. 121, pone la seguente nota: « Da questa. commentum vulgare sic dicit quod dice. che lo decto lucifer cade dal cielo, da quello emisperio sì che la terra fugì et ritirosi tanto al meczo quanto è quello che è disopra dal mare oceano »; e al v. 125, avverte: «PER FUGIR. super hoc loco quod ego non intelligo, sic dicit comentum vulgare cioè che quello loco della terra dallato sempre da acqua per fugir lui ancora parte ne fugi dalla terra per quello foro che li fe per andare al centro et di quella si fece una montagna et pero dice questa che par di qua ». Ebbene, nemmeno con queste chiose son riuscito a determinare quale commento egli abbia adoperato. Una stretta parentela può solo ammettersi con il commento di Jacopo della Lana, ove leggesi: «DA QUESTA PARTE CADDE GIÙ DAL CIELO. Cioè da quello emisperio cadde sì che la terra fuggì e scampò tanto il mezzo quanto è questa che è discorta dal mare oceano. Ancora parte

ne fuggì della terra per quel foro che fe' per andare al centro, e di quella fece una montagna, e però in su ricorse » (Comedia di Dante degli Allagherii col commento di JaCOPO DELLA Lana Bolognese.... per cura di LUCIANO SCARABELLI, in Collezione di opere inedite e rare dei primi tre secoli della lingua...., vol. I, Bologna, 1866, p. 516). E maggiore è il buio per l'altra fonte: il « libro domini de Ursinis ». Il padre Semino, nella dissertazione preposta al presente codice, suppone trattarsi di uno dei codici danteschi raccolti da Giordano Orsini, il famoso cardinale bibliofilo. Ma è una congettura; e nulla più.

CODICE II.

N.o di Casella 13 (D. n.o XXXVI, De BatINES n.o 112)

Legatura in pelle di color verde con fregi in oro. Sulla costola, entro a quadrati rossi: Dante Commedia. Ms. in membran. Saeculi XV. Precede il cod. una dissertazione di Gaspare Oderici, intitolata: Osservazioni dell'abate Gaspare Oderici sopra il presente codice, di pp. 8, n. n.

Membrana, mm. 260 X 170; parte scritta mm. 165 × 100. In tutto cc. 267 senza numerazione, perchè tagliata fuori dal rilegatore. Si può credere con l'Oderici che sia degli ultimi del sec. XV o dei primi del seguente. Già appartenuto al bibliofilo Jackson e

[graphic][subsumed][subsumed][subsumed][subsumed][ocr errors][subsumed][ocr errors][ocr errors][ocr errors][ocr errors][ocr errors][subsumed][ocr errors][subsumed]

Codice Durazzo N. 11. Prima pagina del Purgatorio. La miniatura a destra rappresenta le anime nel fuoco. (Fotografia del P. G. Salvi).

al Duca di La Valière (De Batines, op. e t. citt., p. 162). Al testo della Commedia segue l'epistola del Boccaccio al Petrarca: Versi di messer giovanni boccacci A Messer francesco petrarcha mandatigli auignone chollo pera didante nequali loda decta opera et persuadegli che la studi, Di fianco: Versus Johannes boccacij Ad franciscum petrarcham cum ej librum dantis ad auinionem transmitteret transcripti ex originalibus ipsius boccacii. A c. 267 v., si legge: « hic liber est Laurenti ?».

Inf. cc. 1r-89r; Purg. cc. 89 r. 177v.; Par. cc. 178r-266 v. Testo a semplice colonna, nel mezzo della pagina; nove terzine ogni pagina. — Iniziali miniate in oro e colori azzurro e rosso, al primo canto di ogni cantica; iniziali degli altri canti colorite in azzurro soltanto. Scrittura fiorentina, ben chiara.

Rubriche.

A capo delle varie cantiche, si trovan queste, in stampatello : Canto primo della Prima cantica della Comedia di Dante Aldighieri cittadino florentino.

Canto primo della seconda cantica decta purgatorio della Comedia del divino poeta Dante Alighieri cittadino fiorentino. Feliciter;

Canto primo della terza cantica decta paradiso della Comedia del divino poeta Dante Alighieri Poeta fiorentino.

Seguono poi, di canto in canto, altre con l'indicazione del canto e della cantica: Canto secondo della prima cantica detta inferno; Canto terzo della prima cantica decta inferno, ecc. Esplicit della terza cantica:

Deo gratias. Finita la terza et ultima cantica decta Paradiso della Comedia del divino poeta Dante Alighieri cittadino fiorentino.

VARIANTI.

Inf., I, 4, Ha; 15, di dolore; 28, Poi che posato; II, 80, mentardi; IV, 37, e sei fur; 99, el mio maestro; 141, et alino; V, 28 (di fianco: alias parte), 63, laltra e; 84 uegnon; 126, diro; VI, 18, ingoia; 97, riuedera; VII, 48, uso, 108, apie; VIII, 11, scorger puoi; 111, che si et no; IX, 89 (di fianco: alias giunse); X, 88, mosso;

XI, 56, uincolo; 90, giustitia ; XII, 5, diqua (sul qua trovasi un la); 125, copria pur li; XIII, 4, fronda uerde; 41, et dallaltro (sull'et un che); XVI, 26, siche contrario; 30, tristo aspecto; 67, dissei; 104, sentimo; 125, quant'el puote; 134, taluolta; XVII, 125, gridare; XVIII, 66, qui non a; XIX, 94, tolsero; 117, che riceuette; XX, 30, passion; XXII, 73, anco gli uolse; XXIII, 63, cologna pe monaci; XXIV, 119, e seuera; XXVI, 15, el mio maestro; 123, tenuti; XXVII. 4, anoi; XXX, 44, falsificando; 114, quando atroya del uero; XXXII, 20, ua si; 26, in osterichi; XXXIII 26, sogno; 72, il quinto el sexto di; 155, diuoi untale; XXXIV, 50, et quelle in suso alzaua (di fianco: alias suolazaua).

Purg., II, 93, comera tanta terra tolta; III, 50, era; 56, examinaua; IV, 138, e che alla riua; V, 88, fui da; VI, 123, scerner; VII, 51, opur; VIII, 64, ame si uolse; IX, 28, roteato; 42, acaccia; XI, 51, passar (di fianco: alias salir); 103 seuecchio; 127, se lo spirto; XII, 78, dandar; 94, annuntio; XIII, 43, eluiso di fianco: alias gliocchi); 145, cosa sì; XIV, 60, spauenta; 67, defuturi; 80, tanto; XVI, 68, su dal cielo; 145, parlo; XVII, 56 uia dair su; 135, dogni bene fructo et radice; XVIII, 58, sono; 111, onde; XIX, 35, et dissi; 85, agli ochi al Signor; 126, et sospesi (di fianco: alias distesi); 140, mio purgar; XX, 67, per uicenda; 90, tra nuoui; XXI 31, lo tracto fuori; XXII, 58, creo li teco; 97, amico; 105, el quale ha; 125, a men; 148, primo quanto oro; XXIII, 2, io sicome; 5, oggimai.... n'è; 26, si facto; 82, diqua; 108, le labbra; XXIV, 4, morte; 36, uoler; 125, non ebbe; XXV, 5, suo uia; 21 del; 50, rauiua; XXVI, 7, dolente; 81, e aggiunta; 115, quel chio mo ti çerno; XXVII, 6, come; 45, fantin; 81, et loro poggiato serue; 87, dalla grotta; 88, poco pareua li; XXVIII, 68, tractando; XXIX, 14, mia (sopra: tutta); 44, nella uista, 67, pendeua; 135, honestato; XXX, 35, cholla (sopra l'o un a); 95, par che se; XXXI, 24, diqua (di fianco: alias dila); 123, hor con altri, hor con altri; XXXII, 39, di foglia et daltra.... chon suo ramo; 57, senzaltra; 147, mai non fue; XXXIII, 47, me ti; 132, tosto come e.

Par., I, 52, degli occhi suoi per gli acti; II, 47, come esser; 75, se digiuno; 125, oue desiri; 141, in lui si lega; III, 22, Et non gli; IV, 37, Li si; 121, si profonda; V, 36, chio o; 88, piacere; 95, nel segno; 103, Cosi uidio piu; 111, di piu udire; 125, ochi traggi; 128, beato spirto; 129, per altrui ; VI, 29, ma la; VII, 15, ritraheua; 21, punita fusse; 116 per far; 124, laere; 125, lacque et la terra; VIII, 21, etherne (di fianco: alias interne); 28, dietro; 64, fulgemmi; IX, 4, muouer; 129, tutta quanta; X, 112, nellal

« PrethodnaNastavi »