Giornale storico della letteratura italiana: Supplemento, Svesci 23-25

Naslovnica
E. Loescher, 1924
 

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Stranica 56 - Quell'uno e due e tre che sempre vive, E regna sempre in tre e due e uno, Non circonscritto, e tutto circonscrive...
Stranica 51 - L'alta letizia che spira del ventre, Che fu albergo del nostro disiro; E girerommi , Donna del ciel, mentre Che seguirai tuo Figlio, e farai dia Più la spera suprema , perchè gli entre.
Stranica 64 - l mio duca di lui, Gridò, qual e io fui vivo, tal son morto. Se Giove stanchi il suo fabbro, da cui Crucciato prese la folgore acuta, Onde l...
Stranica 65 - De' nostri successor parte sedesse, Parte dall'altra del popol cristiano. Nè che le Chiavi, che mi fur concesse, Divenisser segnacolo in vessillo Che contra i battezzati combattesse. Nè ch' io fossi figura di sigillo A' privilegi venduti e mendaci, Ond' io sovente arrosso e disfavillo.
Stranica 88 - Ahi gente, che dovresti esser devota, E lasciar seder Cesare in la sella, Se bene intendi ciò che Dio ti nota! Guarda com' esta fiera è fatta fella, Per non esser corretta dagli sproni, Poi che ponesti mano alla predella.
Stranica 47 - Non so, risposi lui, quant'io mi viva; Ma già non fia il tornar mio tanto tosto, Ch'io non sia col voler prima alla riva. 79 Perocché il luogo, u' fui a viver posto, Di giorno in giorno più di ben si spolpa, E a trista ruina par disposto.
Stranica 46 - Amor che nella mente mi ragiona, Cominciò egli allor sì dolcemente, Che la dolcezza ancor dentro mi suona. Lo mio Maestro, ed io, e quella gente Ch' eran con lui, parevan sì contenti, Come a nessun toccasse altro la mente.
Stranica 88 - Ahi Pisa, vituperio delle genti Del bel paese là, dove il sì suona; Poi che i vicini a te punir son lenti, Muovasi la Capraia e la Gorgona, E faccian siepe ad Arno in su la foce, Sì ch' egli annieghi in te ogni persona. Chè se il Conte Ugolino aveva voce D' aver tradita te delle castella, Non dovei tu i fìgliuoi porre a tal croce.
Stranica 95 - Noi eravam lunghesso mare ancora, come gente che pensa a suo cammino, che va col cuore e col corpo dimora.
Stranica 158 - Qui si pubblicherà fra non molto una specie di continuazione di quel romanzo, la quale passa tutta per le mie mani. Sarà una cosa che varrà poco; e mi dispiace il dirlo, perché l'autore è mio amico, e ha voluto confidare a me solo questo secreto, e mi costringe a riveder la sua opera, pagina per pagina; ma io non so che ci fare.

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