Favole e novelle. Nuova ed., correzioni1817 |
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Stranica 194 - Quando fui su, ch'io non potea più oltre, Anzi mi assisi nella prima giunta. Ornai convien che tu cosi ti spoltre, <* Disse il Maestro, che, seggendo in piuma, In fama non si vien, né sotto coltre: Senza la qual chi sua vita consuma, «• Cotal vestigio in terra di sé lascia, Qual fumo in aere od in acqua la schiuma...
Stranica 12 - ... quantum ad alias voluptates et ad ipsam requiem animi et corporis conceditur temporum, quantum alii tribuunt tempestivis conviviis, quantum denique alveolo, quantum pilae, tantum mihi egomet ad haec studia recolenda sumpsero...
Stranica 136 - Alcun non v' è che uguaglici Alcun non ci somiglia Fra tutta la più nobile De' fior vaga famiglia. Leggiadri ed odoriferi Noi siamo; è a noi permesso Di lusingare e molcere Due sensi a un tempo istesso. Punta da dolce invidia Ben mille volte e mille II mio color desidera Fin la vezzosa Fille, Quando davanti al lucido Fido cristal si pone, E alla sua guancia accostami Per fare il paragone: Noi l' auree chiome a cingere Siamo su gli altri eletti, O j palpitanti a premere Turgidi eburnei petti; Trattati...
Stranica 119 - I/uom che si vive colle mani al fianco, !Non stava punto in ozio il buon romito, E di lavorar mai non era stanco, Ed andava ogni giorno santamente Intorno intorno esercitando il dente. In pochi giorni egli distese il pelo, E grasso diventò quanto un guardiano. Ah ! son felici i giusti, e amico il cielo Dispensa i suoi favori a larga mano Sopra tutto quel popolo devoto, Che d'esser suo fedele ha fatto voto.
Stranica 139 - Ch' io porgo un util pascolo Al setoloso armento. E quando fiacca ed arida Sarò a morir vicina, Spero di sopravvivere Anche alla mia ruina: Del minaccioso oceano Andrò solcando l' onde, E tornerò poi carica Di merci a queste sponde. E voi, che siete o miseri Da tutti oggi odorati, Domani, guasti e putridi, Sarete calpestati." Del saggio arbor non erano Compiti i detti appieno, Che i fior già cominciavano Languidi a venir meno. Già inariditi perdono II lucido colore , E al suoi negletti cadono...
Stranica 61 - Dall' uno all' altro polo, Senza timor del vento, E torna a casa ricco in un momento. Chi un canai va scavando , Chi uno stagno asciugando, Chi stabilisce in queste parti e in quelle Colonie, arti novelle; Chi un istmo romper vuole , E con non altre spese Che di poche parole Arricchisce un paese: Per costoro sia detta Questa mia favoletta. Visse di Costantino Nella ricca cittade Un Turco di cervel non molto fino, Che per fin dalla culla Altro non fe' che il placido mestiere Di mangiare, e di bere...
Stranica 133 - Ora lento e placidissimo II bel canto in giù discende , Or con volo rapidissimo Gorgheggiando in alto ascende . Tra le frondi ei canta solo , Stanno gli altri a udirlo intenti , Ed avean sospeso il volo Fin l...
Stranica 120 - Alle mortali o buone o ree venture 10 più non penso, ed ho dal cor bandito Tutti gli affetti e le mondane cure; Nel mio ritiro sol vivo giocondo. Onde non mi parlate più del mondo. Povero e nudo, cosa mai può fare Un solitario chiuso in queste mura, Se non in favor vostro il ciel pregare, Ch'abbia pietà della comun sventura? Sperate in lui, ch'ei sol salvar vi può; Ciò detto l'uscio in faccia a lor serrù.
Stranica 122 - Phaed. .LJall' infiammate rote Febo scotea sul suol l'estivo ardore, E il robusto aratore Stava all'arso terreno Col vomere tagliente aprendo il seno; Acceso in volto, di sudor bagnato, Col crine scompigliato, Curvo le spalle, il cigolante aratro Con una man premea , Che col chino ginocchio accompagnava , E coll' altra stringea Pungolo acuto, e colla rozza voce, E coi colpi frequenti Affrettava de...
Stranica 63 - Egitto; e poi Ritornerò fra noi Con preziose merci; e già mi sembra Di mia nave al ritorno D' esser fatto il più ricco mercatante. Che si trovi in Levante. Acquistati i tesori, S...