Le rime di Torquato Tasso, Opseg 4Romagnoli, 1902 |
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adorno albergo Alfonso alma alme altrui Amor Angelo Grillo antica Austria bella bellezza beltà bianca Bianca Cappello canto canzone casto celeste ch'è ch'in Ché chiaro ciel correz degno dolce donna Duchessa di Ferrara E-F₂ E₁ E₁-F₂ E₂ ESPOSIZ Este eterno F₂ fama famosi felice Ferrante Gonzaga fiamme fiori fortuna gemme gentil gloria glorïosi Gonzaga gran illustri invitto l'alma l'arme l'aura l'onore l'opre l'uno e l'altro leggiadre Lettere lieta Loda il signor Loda la signora luce lucenti Lucrezia d'Este lumi madrigali manca l'arg mar Tirreno maraviglia medesimo argomento merto mille morte mostri nobil nome nova nubi occhi ombrose onor palme peregrini pianto poeta pregio raggi regni Rime risplende sacro sdegno sembianti serenissima signora sereno signor don signor Duca signora Duchessa sonetto sottol sovra spirto spoglie stelle stirpe Tasso mandò terra Teseo TORQUATO TASSO vaghi vago valor velo virtú vittoria
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Stranica 187 - Vasco, le cui felici, ardite antenne Incontro al sol che ne riporta il giorno Spiegar le vele e fér colà ritorno Ov' egli par che di cadere accenne, Non più di te per aspro mar sostenne Quel che fece al Ciclope oltraggio e scorno, Né chi turbò l' Arpie nel suo soggiorno, Né die più bel subietto a colte penne. Ed or quella del colto e buon Luigi Tant...
Stranica 201 - Umida nube se dispiega e stende L'ARCO celeste a' novi raggi adorno, Già vinto il sol che riconduce il giorno, Nel cielo oscuro un bel trofeo sospende; Ma...
Stranica 12 - Veggio un'altra gattinà, e veder parmi l'Orsa maggior con la minore: o gatte, lucerne del mio studio, o gatte amate, se Dio vi guardi da le bastonate, se '1 ciel voi pasca di carne e di latte, fatemi luce a scriver questi carmi. Io vi mando, Giuliano, alquanti tordi 10 vi mando, Giuliano, alquanti tordi, non perché questo don sia buono o bello, ma perché un po' del pover Machiavello Vostra Magnificenzia si ricordi.
Stranica 301 - Per queto mare, e sta la notte e 'l giorno, Spiando i venti, al suo governo Amore. A ciascun remo un bel desio d' onore Non teme' di fortuna oltraggio e scorno, Empie la vela e rasserena intorno Aura di gioia e tempra il dolce ardore. Nebbia non lenta mai di feri sdegni Le sarte, che di fede e di speranza Ha di sua mano il tuo signore attorto : E scopri i duo lucenti amici segni, E vive la ragione e l' arte avanza Tal che già prendi il destato porto.
Stranica 12 - nfesta procella il rende torbido e sonante, a le stelle onde il polo è fiammeggiante stanco nocchier di notte alza la testa, così io mi volgo, o bella gatta, in questa fortuna avversa a le tue luci sante, e mi sembra due stelle aver davante che tramontana sian ne la tempesta. Veggio un'altra...
Stranica 205 - Dando a' fidi seguaci aspri tormenti, Ma con sembianze placide e ridenti Fanciullo il veggio senza sdegno ed ira. Né mai tra gli Amoretti e 'l Eiso e '1 Gioco Nel grembo di sua madre alcun il vide Si lieto e bello, come in questo loco. Amor dov...
Stranica 232 - 1 mento e '1 casto petto! Altrove non fu mai maggior diletto. 1205 Invidia ìa morte di una zanzara. 3 Tu moristi in quel seno, piccioletta zanzara, dov'è sì gran fortuna il venir meno. Quando fin più beato o ver tomba più cara fu mai concessa da benigno fato? Felice te, felice più che nel rogo orientai fenice!
Stranica 73 - Scettro, monil, corona ed aureo manto ed aurei fregi e care gemme ed ostri, vostre pompe non sono o pregi vostri, né pur terrena gloria o picciol vanto, né dolce sguardo o dolce riso o canto...
Stranica 187 - Tant' oltre stende il glorioso volo, Oh' i tuoi spalmati legni andar men lunge : Ond' a quelli a cui s' alza il nostro polo Ed a chi ferma in contra i suoi vestigi Per lui del corso tuo la fama aggiunge.
Stranica 220 - 1 sol mai non disperde o scioglie; E quanti odori l' oriente accoglie ; E, perché non v' asconda invidia o zelo, Ella, che fece il bel sembiante in prima, Poscia il nome formò, che i vostri onori Porti e rimbombi e sol bellezza esprima. Felici...