Le rime di Torquato Tasso, Opseg 4

Naslovnica
Romagnoli, 1902
 

Odabrane stranice

Ostala izdanja - Prikaži sve

Uobičajeni izrazi i fraze

Popularni odlomci

Stranica 187 - Vasco, le cui felici, ardite antenne Incontro al sol che ne riporta il giorno Spiegar le vele e fér colà ritorno Ov' egli par che di cadere accenne, Non più di te per aspro mar sostenne Quel che fece al Ciclope oltraggio e scorno, Né chi turbò l' Arpie nel suo soggiorno, Né die più bel subietto a colte penne. Ed or quella del colto e buon Luigi Tant...
Stranica 201 - Umida nube se dispiega e stende L'ARCO celeste a' novi raggi adorno, Già vinto il sol che riconduce il giorno, Nel cielo oscuro un bel trofeo sospende; Ma...
Stranica 12 - Veggio un'altra gattinà, e veder parmi l'Orsa maggior con la minore: o gatte, lucerne del mio studio, o gatte amate, se Dio vi guardi da le bastonate, se '1 ciel voi pasca di carne e di latte, fatemi luce a scriver questi carmi. Io vi mando, Giuliano, alquanti tordi 10 vi mando, Giuliano, alquanti tordi, non perché questo don sia buono o bello, ma perché un po' del pover Machiavello Vostra Magnificenzia si ricordi.
Stranica 301 - Per queto mare, e sta la notte e 'l giorno, Spiando i venti, al suo governo Amore. A ciascun remo un bel desio d' onore Non teme' di fortuna oltraggio e scorno, Empie la vela e rasserena intorno Aura di gioia e tempra il dolce ardore. Nebbia non lenta mai di feri sdegni Le sarte, che di fede e di speranza Ha di sua mano il tuo signore attorto : E scopri i duo lucenti amici segni, E vive la ragione e l' arte avanza Tal che già prendi il destato porto.
Stranica 12 - nfesta procella il rende torbido e sonante, a le stelle onde il polo è fiammeggiante stanco nocchier di notte alza la testa, così io mi volgo, o bella gatta, in questa fortuna avversa a le tue luci sante, e mi sembra due stelle aver davante che tramontana sian ne la tempesta. Veggio un'altra...
Stranica 205 - Dando a' fidi seguaci aspri tormenti, Ma con sembianze placide e ridenti Fanciullo il veggio senza sdegno ed ira. Né mai tra gli Amoretti e 'l Eiso e '1 Gioco Nel grembo di sua madre alcun il vide Si lieto e bello, come in questo loco. Amor dov...
Stranica 232 - 1 mento e '1 casto petto! Altrove non fu mai maggior diletto. 1205 Invidia ìa morte di una zanzara. 3 Tu moristi in quel seno, piccioletta zanzara, dov'è sì gran fortuna il venir meno. Quando fin più beato o ver tomba più cara fu mai concessa da benigno fato? Felice te, felice più che nel rogo orientai fenice!
Stranica 73 - Scettro, monil, corona ed aureo manto ed aurei fregi e care gemme ed ostri, vostre pompe non sono o pregi vostri, né pur terrena gloria o picciol vanto, né dolce sguardo o dolce riso o canto...
Stranica 187 - Tant' oltre stende il glorioso volo, Oh' i tuoi spalmati legni andar men lunge : Ond' a quelli a cui s' alza il nostro polo Ed a chi ferma in contra i suoi vestigi Per lui del corso tuo la fama aggiunge.
Stranica 220 - 1 sol mai non disperde o scioglie; E quanti odori l' oriente accoglie ; E, perché non v' asconda invidia o zelo, Ella, che fece il bel sembiante in prima, Poscia il nome formò, che i vostri onori Porti e rimbombi e sol bellezza esprima. Felici...

Bibliografski podaci