Ateneo Veneto: revista di scienze, lettere ed arti, Opseg 29Ateneo Veneto, 1906 |
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Stranica 236
... Mestre . Nel 1370 ( 4 ) si ordinò ai Camerlenghi di comun di disporre « ducatos tria milia pro faciendo fieri maranum » . E nello stesso anno vennero incaricati i Consiglieri di staccare agli Officiali al lido mandato per 800 ducati ...
... Mestre . Nel 1370 ( 4 ) si ordinò ai Camerlenghi di comun di disporre « ducatos tria milia pro faciendo fieri maranum » . E nello stesso anno vennero incaricati i Consiglieri di staccare agli Officiali al lido mandato per 800 ducati ...
Stranica 239
... Mestre , Collogna e Bassan » , che i denari delle condanne siano tenuti a disposizione « de i nostri Savii << sora le acque » , e contemporaneamente venne stabilito che i non abbienti , condannati a pene pecuniarie , potes- sero , come ...
... Mestre , Collogna e Bassan » , che i denari delle condanne siano tenuti a disposizione « de i nostri Savii << sora le acque » , e contemporaneamente venne stabilito che i non abbienti , condannati a pene pecuniarie , potes- sero , come ...
Stranica 343
... Mestre a Rialto e in Cannareggio , per Chioggia , a S. Marco , e a Rialto , per Padova . Ivi pure stanziavano le barche d'Istria . Ai traghetti , come è noto , si stridavano i proclami » ( B. Cecchetti , La vita dei Veneziani nol 1300 ...
... Mestre a Rialto e in Cannareggio , per Chioggia , a S. Marco , e a Rialto , per Padova . Ivi pure stanziavano le barche d'Istria . Ai traghetti , come è noto , si stridavano i proclami » ( B. Cecchetti , La vita dei Veneziani nol 1300 ...
Stranica 353
... Mestre Gaio , Musestre , Biancade , ora feudi dei Collalto , of- frivano ai cittadini dell'isole ospitalità e , quant ' essi , i ca- stelli di Medolo , di Medade e il monastero di S. M. del Pero , benefici del patriarca aquileiese ...
... Mestre Gaio , Musestre , Biancade , ora feudi dei Collalto , of- frivano ai cittadini dell'isole ospitalità e , quant ' essi , i ca- stelli di Medolo , di Medade e il monastero di S. M. del Pero , benefici del patriarca aquileiese ...
Stranica 355
... Mestre » ; nella villa di Porto 23 masserie ; in Cunio o Cunizo 2 masserie ; in Curano 7 ; in San Bruson 17 ; in Seal- verde 3 ; in Tembelle e Sernacia 15 ; in Strada 1 ; in Viconovo 3 ; in Fossado 9 ; in Braziole 5 , le quali unite ad ...
... Mestre » ; nella villa di Porto 23 masserie ; in Cunio o Cunizo 2 masserie ; in Curano 7 ; in San Bruson 17 ; in Seal- verde 3 ; in Tembelle e Sernacia 15 ; in Strada 1 ; in Viconovo 3 ; in Fossado 9 ; in Braziole 5 , le quali unite ad ...
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alcuna Alessandro Padoa Altino Altino ecc altre Amalasunta anima anno antico Arch Ataulfo Ateneo austriaco barcaioli barche Benivieni Canal grande canali Capit casa cassa Cassandra Cassandra Fedele certo Cessalto chè Chioggia città Codroipo colla Collegio alle Acque Comun Consiglio dei Dieci Coro Corrieri Croissant Dalida dazio deliberazione deppiat dessos dice dicta doge donna Dott ducati Ennione Epistole erano Esecutori Executori facher Gastaldo giorno istituzioni laguna lettera lettere libertà maggio Maggior Consiglio Magistrato mare mente Meolo Mestre morte Musestre nuova Oderzo Officiali ouer Padova parla parole passo Pavanello Piave poeta Pordenone porta Portobuffolè Portogruaro posta poteva prof provvedimenti pubblico pure quod Radamisto Repubblica Rialto Sassarj satira Savii secolo Senato sentimento Signori soldi storia strada tale terra Tomasini tragedia traghetto Traghetto della Fossetta Treviso Tron trova vedere Veneto Venezia tip veneziana venne verso Vienna zione
Popularni odlomci
Stranica 128 - Diss' egli a noi, guardate ed attendete Alla miseria del maestro Adamo * : Io ebbi vivo assai di quel ch' i' volli , Ed ora, lasso! un gocciol d' acqua bramo. Li ruscelletti che de...
Stranica 135 - Addio, casa natìa, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de' passi comuni il rumore d'un passo aspettato con un misterioso timore. Addio casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove l'animo tornò tante volte sereno, cantando le lodi del Signore...
Stranica 136 - ... e di mistero. La grandezza ben formata della persona scompariva in un certo. abbandono del portamento, o compariva sfigurata in certe mosse repentine, irregolari e troppo risolute per una donna, non che. per una monaca.
Stranica 100 - Ed egli a me: Ritorna a tua scienza, Che vuoi, quanto la cosa è più perfetta, Più senta il bene, e così la doglienza, 109. Tuttoché questa gente maledetta In vera perfezion giammai non vada, Di là, più che di qua, essere aspetta. 112. Noi aggirammo a tondo quella strada, Parlando più assai eh...
Stranica 60 - PIO NONO Pio Nono non è un nome e non è quello che trincia l'aria assiso in faldistoro. Pio Nono è figlio del nostro cervello, un idolo del core, un sogno d'oro. Pio Nono è una bandiera, un ritornello, un nome buono da cantarsi a coro. Chi grida per la via: — Viva Pio Nono • vuoi dir viva la patria ed il perdono. La patria ed il perdon vogliono dire che per l'Italia si deve morire: e non si muore per un vano suono, non si muor per un papa e per un trono.
Stranica 134 - Si distinguevano i villaggi, le case, le capanne: il palazzotto di don Rodrigo, con la sua torre piatta, elevato sopra le casucce ammucchiate alla falda del promontorio, pareva un feroce che, ritto nelle tenebre, in mezzo a una compagnia d'addormentati, vegliasse, meditando un delitto.
Stranica 217 - Orsù via una barchetta fino alla Fossetta, e poi mettetevi, al nome del Signore, nelle mani d'un vetturale, il quale, quando sarete giunto alla Motta, vi consegnerà a un altro '5 suo collega, e di là a due ore poco più ritroverete questa villetta di ch'io vi parlo.
Stranica 61 - Spezzar m'intesi il core. Mi parve di morir. Ma per uscir di guai, Per non vedersi oppresso, Per racquistar se stesso Tutto si può soffrir.
Stranica 115 - Sieti raccomandato il mio Tesoro Nel quale io vivo ancora ; e più non cheggio.
Stranica 53 - Cingi l' elmo, la mitra deponi, 0 vetusta signora del mondo, Sorgi sorgi dal sonno profondo! Io son l'alba del nuovo tuo dì! L' iperborea nemica grifagna, Che due rostri ti figge nel seno, La cui fame non venne mai meno Ma col pasto si rese maggior, Ti divora, ti lania, ti sbrana.... Nè tu scuoti l'inerzia funesta? E non tronchi la gemina testa In un moto di giusto furor?