Ateneo Veneto: revista di scienze, lettere ed arti, Opseg 29Ateneo Veneto, 1906 |
Iz unutrašnjosti knjige
Rezultati 1 - 5 od 94.
Stranica 3
... gran parte della politica del tempo del suo paese , e che lasciò traccia della sua attività laboriosa , negli atti del governo , e nel ricordo dei posteri . Occupandoci di lui si veniva in sostanza , a render conto , delle condizioni ...
... gran parte della politica del tempo del suo paese , e che lasciò traccia della sua attività laboriosa , negli atti del governo , e nel ricordo dei posteri . Occupandoci di lui si veniva in sostanza , a render conto , delle condizioni ...
Stranica 5
... gran signore , nutriva un profondo amore per la giustizia , e la verità , e da sè , come si scrisse , allontanava con sdegno e con disprezzo i viziosi , atti sol- tanto a distruggere il legame sociale . Il Tivaroni descrive 5.
... gran signore , nutriva un profondo amore per la giustizia , e la verità , e da sè , come si scrisse , allontanava con sdegno e con disprezzo i viziosi , atti sol- tanto a distruggere il legame sociale . Il Tivaroni descrive 5.
Stranica 10
... gran massima , che non fossero esclusi gli Austriaci dal- l'Italia , anzi che vi avessero stabilimento considerevole . Massima , certamente non mantenuta un secolo dopo , ma allora infatti la Sardegna univasi agli Austriaci , e il ...
... gran massima , che non fossero esclusi gli Austriaci dal- l'Italia , anzi che vi avessero stabilimento considerevole . Massima , certamente non mantenuta un secolo dopo , ma allora infatti la Sardegna univasi agli Austriaci , e il ...
Stranica 15
... gran- de decadenza . Nella politica poi generale , dalla lettura della sua corrispondenza diplomatica , secondo il mio av- viso , il Tron comparisce più tenero verso l'Austria , che vero la Francia . In prova ne abbliamo la sua ...
... gran- de decadenza . Nella politica poi generale , dalla lettura della sua corrispondenza diplomatica , secondo il mio av- viso , il Tron comparisce più tenero verso l'Austria , che vero la Francia . In prova ne abbliamo la sua ...
Stranica 24
... gran poter ; Forse per manco in la latina età , Credo che ognun de nu possa saver , Quel che a Cesare un di la ga costà . Il poeta , invocava nient'altro che un feroce e più grazioso è il sonetto intitolato : Sopra i savii . Sette savi ...
... gran poter ; Forse per manco in la latina età , Credo che ognun de nu possa saver , Quel che a Cesare un di la ga costà . Il poeta , invocava nient'altro che un feroce e più grazioso è il sonetto intitolato : Sopra i savii . Sette savi ...
Ostala izdanja - Prikaži sve
Uobičajeni izrazi i fraze
alcuna Alessandro Padoa Altino Altino ecc altre Amalasunta anima anno antico Arch Ataulfo Ateneo austriaco barcaioli barche Benivieni Canal grande canali Capit casa cassa Cassandra Cassandra Fedele certo Cessalto chè Chioggia città Codroipo colla Collegio alle Acque Comun Consiglio dei Dieci Coro Corrieri Croissant Dalida dazio deliberazione deppiat dessos dice dicta doge donna Dott ducati Ennione Epistole erano Esecutori Executori facher Gastaldo giorno istituzioni laguna lettera lettere libertà maggio Maggior Consiglio Magistrato mare mente Meolo Mestre morte Musestre nuova Oderzo Officiali ouer Padova parla parole passo Pavanello Piave poeta Pordenone porta Portobuffolè Portogruaro posta poteva prof provvedimenti pubblico pure quod Radamisto Repubblica Rialto Sassarj satira Savii secolo Senato sentimento Signori soldi storia strada tale terra Tomasini tragedia traghetto Traghetto della Fossetta Treviso Tron trova vedere Veneto Venezia tip veneziana venne verso Vienna zione
Popularni odlomci
Stranica 128 - Diss' egli a noi, guardate ed attendete Alla miseria del maestro Adamo * : Io ebbi vivo assai di quel ch' i' volli , Ed ora, lasso! un gocciol d' acqua bramo. Li ruscelletti che de...
Stranica 135 - Addio, casa natìa, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de' passi comuni il rumore d'un passo aspettato con un misterioso timore. Addio casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove l'animo tornò tante volte sereno, cantando le lodi del Signore...
Stranica 136 - ... e di mistero. La grandezza ben formata della persona scompariva in un certo. abbandono del portamento, o compariva sfigurata in certe mosse repentine, irregolari e troppo risolute per una donna, non che. per una monaca.
Stranica 100 - Ed egli a me: Ritorna a tua scienza, Che vuoi, quanto la cosa è più perfetta, Più senta il bene, e così la doglienza, 109. Tuttoché questa gente maledetta In vera perfezion giammai non vada, Di là, più che di qua, essere aspetta. 112. Noi aggirammo a tondo quella strada, Parlando più assai eh...
Stranica 60 - PIO NONO Pio Nono non è un nome e non è quello che trincia l'aria assiso in faldistoro. Pio Nono è figlio del nostro cervello, un idolo del core, un sogno d'oro. Pio Nono è una bandiera, un ritornello, un nome buono da cantarsi a coro. Chi grida per la via: — Viva Pio Nono • vuoi dir viva la patria ed il perdono. La patria ed il perdon vogliono dire che per l'Italia si deve morire: e non si muore per un vano suono, non si muor per un papa e per un trono.
Stranica 134 - Si distinguevano i villaggi, le case, le capanne: il palazzotto di don Rodrigo, con la sua torre piatta, elevato sopra le casucce ammucchiate alla falda del promontorio, pareva un feroce che, ritto nelle tenebre, in mezzo a una compagnia d'addormentati, vegliasse, meditando un delitto.
Stranica 217 - Orsù via una barchetta fino alla Fossetta, e poi mettetevi, al nome del Signore, nelle mani d'un vetturale, il quale, quando sarete giunto alla Motta, vi consegnerà a un altro '5 suo collega, e di là a due ore poco più ritroverete questa villetta di ch'io vi parlo.
Stranica 61 - Spezzar m'intesi il core. Mi parve di morir. Ma per uscir di guai, Per non vedersi oppresso, Per racquistar se stesso Tutto si può soffrir.
Stranica 115 - Sieti raccomandato il mio Tesoro Nel quale io vivo ancora ; e più non cheggio.
Stranica 53 - Cingi l' elmo, la mitra deponi, 0 vetusta signora del mondo, Sorgi sorgi dal sonno profondo! Io son l'alba del nuovo tuo dì! L' iperborea nemica grifagna, Che due rostri ti figge nel seno, La cui fame non venne mai meno Ma col pasto si rese maggior, Ti divora, ti lania, ti sbrana.... Nè tu scuoti l'inerzia funesta? E non tronchi la gemina testa In un moto di giusto furor?