Antologia per facilitare agli stranieri lo studio della lingua italiana

Naslovnica
Scheitlin e Zollikofer, 1862 - Broj stranica: 286
 

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Stranica 162 - Non mi so più dolere, miei cari amici; e la coscienza che ho della grandezza della mia infelicità, non comporta l'uso delle querele. Ho perduto tutto: sono un tronco che sente e pena.
Stranica 262 - Dono infelice di bellezza , ond' hai Funesta dote d'infiniti guai Che in fronte scritti per gran doglia porte ; Deh fossi tu men bella , o almen più forte, Onde assai più ti paventasse , o assai T...
Stranica 281 - ... suoi gioghi a te versa Apennino! Lieta dell'aer tuo veste la Luna di luce limpidissima i tuoi colli per vendemmia festanti, e le convalli popolate di case e d'oliveti mille di fiori al ciel mandano incensi : e tu prima, Firenze, udivi il carme che...
Stranica 277 - Come un poco di raggio si fu messo " Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi;
Stranica 278 - Tre volte dietro a lei le mani avvinsi, E tante mi tornai con esse al petto. Di maraviglia, credo, mi dipinsi; Perchè 1' ombra sorrise e si ritrasse, Ed io seguendo lei, oltre mi pinsi. Soavemente disse ch' io posasse: Allor conobbi chi era, e pregai Che per parlarmi un poco s
Stranica 252 - Chi tiene a vile, Ai piacer veri Nato non è. O sotto un faggio Io ti ritrovi Al caldo raggio Di bianco ciel, Mentre il pensoso Occhio non movi Dal frettoloso Noto ruscel; O che ti piaccia Di dolce luna L'argentea faccia Amoreggiar, Quando nel petto La notte bruna Stilla il diletto Del meditar; Non rimarrai No, tutta sola: Me ti vedrai Sempre vicin. Oh come è bello Quel di viola Tuo manto, e quello Sparso tuo crin ! Più dell' attorta Chioma e del manto, Che roseo porta La Dea d'Amor, E del vivace...
Stranica 274 - Per noi prega, o regina de' mesti, Che il possiamo in sua gloria veder ; Che i dolori, onde il secolo atroce Fa de' boni più tristo l'esiglio, Misti al santo patir del tuo Figlio, Ci sian pegno d'eterno goder.
Stranica 275 - Sia frugai del ricco il pasto; Ogni mensa abbia i suoi doni; E il tesor negato al fasto Di superbe imbandigioni Scorra amico all' umil tetto; Faccia il desco poveretto Più ridente oggi apparir. Lunge il grido e la tempesta De...
Stranica 270 - Dui chiari rivi mormorando intorno, Sempre l'erbe vi fan tenere e nove; E rendea ad ascoltar dolce concento, Rotto tra picciol sassi, il correr lento.
Stranica 215 - Sassetti : e dopo questi , tutti quelli che dal consiglio e fortuna sua dipendevano, arricchirono talmente, che benché negli cdificj dei templi e nelle elemosine egli spendesse continuamente, si doleva qualche volta con gli amici, che mai aveva potuto spendere tanto in onore di Dio , che lo trovasse nei suoi libri debitore. Fu di comunale grandezza, di colore ulivigno, e di presenza venerabile. Fu senza dottrina, ma eloquentissimo, e ripieno...

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