Antologia per facilitare agli stranieri lo studio della lingua italianaScheitlin e Zollikofer, 1862 - Broj stranica: 286 |
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Adolf alcuni amici Antologia Antonio Canova assai avea avete bella Beppino biografia buon caro casa ch'io chè cielo città Clar Clarina colla Colombo consolazione Coriolano Cristoforo Colombo cuore d'ogni danari Dante dice dire dolore don Erminio ecco erano famiglia fanciullo fare fece figli figliuoli Firenze gente gioja giorno Giul Giulietta Giuseppe Baretti gloria gran Guglielmo Tell innanzi l'animo lago lagrime lascia Lettera lettere lingua lingua francese Lorenzo Ganganelli luogo mano maraviglia medesimo mente mezzo miseria moglie mondo monte mori morte mostra navi nemici nuovo occhi Orazio Coclite padre pare parlare passo patria Petrarca piacere piangere Pietro Giordani poco poeta porta porta Ceresa poteva prego pure quivi rispose sapere sarà Scena sentire siete signor Riccardo signora Luigia signora Marianna Spagna Spagnuoli stanza della serpe Teob Teoberto terra troppo trova uomini uomo vedere Vittorio Alfieri vivere voglio voleva Volsci
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Stranica 160 - Non mi so più dolere, miei cari amici; e la coscienza che ho della grandezza della mia infelicità, non comporta l'uso delle querele. Ho perduto tutto: sono un tronco che sente e pena.
Stranica 260 - Dono infelice di bellezza , ond' hai Funesta dote d'infiniti guai Che in fronte scritti per gran doglia porte ; Deh fossi tu men bella , o almen più forte, Onde assai più ti paventasse , o assai T...
Stranica 279 - ... suoi gioghi a te versa Apennino! Lieta dell'aer tuo veste la Luna di luce limpidissima i tuoi colli per vendemmia festanti, e le convalli popolate di case e d'oliveti mille di fiori al ciel mandano incensi : e tu prima, Firenze, udivi il carme che...
Stranica 275 - Come un poco di raggio si fu messo " Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi;
Stranica 276 - Tre volte dietro a lei le mani avvinsi, E tante mi tornai con esse al petto. Di maraviglia, credo, mi dipinsi; Perchè 1' ombra sorrise e si ritrasse, Ed io seguendo lei, oltre mi pinsi. Soavemente disse ch' io posasse: Allor conobbi chi era, e pregai Che per parlarmi un poco s
Stranica 250 - Chi tiene a vile, Ai piacer veri Nato non è. O sotto un faggio Io ti ritrovi Al caldo raggio Di bianco ciel, Mentre il pensoso Occhio non movi Dal frettoloso Noto ruscel; O che ti piaccia Di dolce luna L'argentea faccia Amoreggiar, Quando nel petto La notte bruna Stilla il diletto Del meditar; Non rimarrai No, tutta sola: Me ti vedrai Sempre vicin. Oh come è bello Quel di viola Tuo manto, e quello Sparso tuo crin ! Più dell' attorta Chioma e del manto, Che roseo porta La Dea d'Amor, E del vivace...
Stranica 272 - Per noi prega, o regina de' mesti, Che il possiamo in sua gloria veder ; Che i dolori, onde il secolo atroce Fa de' boni più tristo l'esiglio, Misti al santo patir del tuo Figlio, Ci sian pegno d'eterno goder.
Stranica 273 - Sia frugai del ricco il pasto; Ogni mensa abbia i suoi doni; E il tesor negato al fasto Di superbe imbandigioni Scorra amico all' umil tetto; Faccia il desco poveretto Più ridente oggi apparir. Lunge il grido e la tempesta De...
Stranica 268 - Dui chiari rivi mormorando intorno, Sempre l'erbe vi fan tenere e nove; E rendea ad ascoltar dolce concento, Rotto tra picciol sassi, il correr lento.
Stranica 213 - Sassetti : e dopo questi , tutti quelli che dal consiglio e fortuna sua dipendevano, arricchirono talmente, che benché negli cdificj dei templi e nelle elemosine egli spendesse continuamente, si doleva qualche volta con gli amici, che mai aveva potuto spendere tanto in onore di Dio , che lo trovasse nei suoi libri debitore. Fu di comunale grandezza, di colore ulivigno, e di presenza venerabile. Fu senza dottrina, ma eloquentissimo, e ripieno...