Pagine d'arte e di vita

Naslovnica
S.T.E.N., Società tipografico-editrice nazionale, 1915 - Broj stranica: 533

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Stranica 181 - MIEI carmi son prole delle foreste, altri dell'onde, altri delle arene, altri del Sole, altri del vento Argeste. Le mie parole sono profonde come le radici terrene, altre serene come i firmamenti, fervide come le vene degli adolescenti, ispide come i dumi, confuse come i fumi confusi, nette come i cristalli...
Stranica 157 - Io sono stato, vivendo, il tuo maggior predicatore ec. l'apostolo della tua religione. Ricompensami. Non ti chiedo nessuno di quelli che il mondo chiama beni: ti chiedo quello che è creduto il massimo de
Stranica 197 - Manzoni io che prima d'ogni altra poesia seppi a mente il coro del Carmagnola, e ho ancora a mente tutti gli inni sacri e le altre liriche, che a quindici anni avevo letto già, cinque volte, i Promessi Sposi? Nel triste decennio avanti il sessanta, quando certi malvagi uccelli garrivano con sparnazzamenti...
Stranica 197 - Che mai canta, susurrano, costui torbido e sol? Ei canta e culla i queruli mostri de la sua mente, E quel che vive e s'agita nel mondo egli non sente. O popolo d'Italia, vita del mio pensier, O popolo d'Italia, vecchio titano ignavo, Vile io ti dissi in faccia, tu mi gridasti : Bravo; E de' miei versi funebri t'incoroni il bicchier.
Stranica 159 - Ma soprattutto la prego a volermi bene, com'è obbligata in coscienza, tanto più ch'alia fine io sono un buon ragazzo, e le voglio quel bene ch'Ella sa o dovrebbe sapere. Le bacio la mano, il che non potrei fare in Recanati.
Stranica 159 - Volesse Iddio che i miei mali fossero di sola fantasia perché la mia ciera è buona. Pare impossibile che si accusi d'immaginaria una cosi terribile incapacità d'ogni minima applicazione d'occhi e di mente, una così completa infelicità di vita, come la mia. Spero che la morte, che sempre invoco, fra gli altri infiniti beni che ne aspetto, mi farà ancor questo, di convincer gli altri della verità delle mie pene...
Stranica 145 - ... Ricevitore di una piccola dogana di frontiera, si considerava una punta d'unghia in capo a un dito dello Stato ; come agente di polizia poi, si considerava un occhiolino microscopico sotto l'unghia. La vita sua era quella della monarchia. Se i Russi le facevano il solletico sulla pelle della Galizia, egli ne sentiva il prurito a Oria. La grandezza, la potenza, la gloria dell'Austria gl'ispiravano un orgoglio smisurato. Non ammetteva che il Brasile fosse più esteso dell'Impero Austriaco, né...
Stranica 159 - Cara Mamma, Io mi ricordo ch'Ella quasi mi proibì di scriverle, ma intanto non vorrei che pian piano, Ella si scordasse di me.
Stranica 49 - I non toscani, per via dell'educazione scolastica, ripudiano, sempre e in tutto, il loro vernacolo, credendo ch'esso sia al bando della letteratura. Io voglio mostrar loro che possono, molto spesso, usare bellamente e rettamente in italiano vocaboli del loro, a torto ora prediletto ora spregiato, linguaggio materno...
Stranica 157 - Re delle cose, autor del mondo, arcana malvagità, sommo potere e somma intelligenza, eterno dator de' mali e reggitor del moto, io non so se questo ti faccia felice, ma mira e godi ec.

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