Francesco Petrarca

Naslovnica
G.C. Sansoni, 1884 - Broj stranica: 317
 

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Stranica 29 - Laura a veder la crudele agitazione, io cui essa sola lo ha posto. face non trovo , e non ho da far guerra ; E temo, e spero, ed ardo, e son un ghiaccio; E volo sopra '1 cielo, e giaccio in terra; E nulla stringo, e tutto '1 mondo abbraccio...
Stranica 250 - In qual parte del ciel, in quale idea Era l'esempio onde Natura tolse Quel bel viso leggiadro, in ch'ella volse Mostrar quaggiù quanto lassù potea ? Qual ninfa in fonti, in selve mai qual Dea Chiome d'oro sì fino a l'aura sciolse?
Stranica 196 - ... a guisa d'un soave e chiaro lume cui nutrimento a poco a poco manca, tenendo al fine il suo caro costume.
Stranica 272 - Non era l'andar suo cosa mortale, ma d'angelica forma; e le parole sonavan altro, che pur voce umana. Uno spirto celeste, un vivo sole fu quel ch' i' vidi: e se non fosse or tale, piaga per allentar d'arco non sana.
Stranica 264 - Umiliate esaltar sempre gli piacque: Ed or di picciol borgo un Sol n'ha dato Tal, che natura, e '1 luogo si ringrazia, Onde sì bella donna al mondo nacque.
Stranica 280 - Ch' i' vidi lampeggiar quel dolce riso Gli' un Sol fu già di mie virtuti afflitte, Poi disse sospirando: mai diviso Da te non fu '1 mio cor, né giammai fla: Ma temprai la tua fiamma col mio viso. Perché a salvar te e me, nuli' altra via Era alla nostra giovenetta fama: Né per ferza è però madre men pia. Quante volte diss...
Stranica 273 - Non era l'andar suo cosa mortale ma d'angelica forma, e le parole sonavan altro che pur voce umana; 1 1 uno spirto celeste, un vivo sole fu quel eh' i* vidi, e se non fosse or tale, piaga per allentar d'arco non sana.
Stranica 256 - ... le mie fide scorte d'assalir con parole oneste accorte la mia nemica in atto umile e piano. Fanno poi gli occhi suoi mio penser vano, per ch'ogni mia fortuna, ogni mia sorte, mio ben, mio male, e mia vita e mia morte quei che solo il pò far l'ha posto in mano. Ond'io non potè' mai formar parola ch'altro che da me stesso fosse intesa: cosi m'ha fatto Amor tremante e fioco! E veggi...
Stranica 96 - Per 1' altru' impoverir se' ricca e grande; Poi che di mal oprar tanto ti giova: Nido di tradimenti, in cui si cova Quanto mal per lo mondo oggi si spande; Di vin serva, di letti e di vivande, In cui lussuria fa 1' ultima prova. Per le camere tue fanciulle e vecchi Vanno trescando, e Belzebub in mezzo Co' mantici e col foco e con gli specchi.
Stranica 62 - Aristotile, 3 e che maledica gli Arabi,4 e che chiami Averroe rabbioso cane, che, agitato da infernale furore, con empi latrati e con bestemmie da ogni parte raccolte, oltraggia e lacera il santo nome di Cristo e la cattolica fede.5 Tutto ciò è effetto del suo ascetismo, del suo sentirsi come un naufrago nella vita, anelante al porto celeste. Ed è ciò, che lo...

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