Poemetti contadineschi

Naslovnica
Massimo Bontempelli
R. Carabba, 1914 - Broj stranica: 134
 

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Stranica 15 - n su la persona Gli stanno ben le gambe, e pare un fiore Da fare altrui sollucherare il cuore. La Beca mia è solo un po' piccina, E zoppica, ch'appena te n'adresti.
Stranica 128 - Quand ei toglie la vanga nelle mane, S' egli T affonda ben, vel so dir io : • Or fa nesti che sono una bellezza, Or qualche ceppo con la scure spezza ; Tanto che a questi tempi magri e stretti Ne caviam pane e qualche coserella ; E quantunque noi siamo poveretti, Fumica ciascun giorno la scodella : E creditor non abbiam che ci affretti, O faccia pignorarci la gonnella ; E se qualcosa al bisogno non v'ene, Ci consoliamo col volerci bene. PIOVANO Orsù, io l'ho compiuto. Or di', che vuoi? GHITA Dico,...
Stranica 15 - Beca mia è solo un po' piccina, E zoppica, ch'appena te n'adresti. Ne l' occhio ell' ha una tal magliolina, Che stu non guati, tu non la vedresti ; Pelosa ha intorno quella sua bocchina, Che proprio al barbio l' assomiglieresti : E come un quattrin vecchio proprio è bianca ; Solo un marito come me le manca.
Stranica 6 - Siamo tutti allegri, e facciamo buona cera, e becchiamo per tutta la via di qualche rappresaglia e Canzone di Calen di Maggio, che mi sono parute più fantastiche qui in Acquapendente, alla Romanesca, vel nota ipsa vel argumento
Stranica 99 - Vo' che si mescia, o che si beva a doccia ; E quando averan pieno e pinzo il gozzo, Caverò fuor del diaccio anche una boccia. E chi terrà sul piatto il berlingozzo, Potrà mangiarlo, o metterlo in saccoccia ; Ch' io vo' che in un tal dì lecito sia Oltra '1 mangiare e '1 bere il portar via. Ma perch' io non intendo mondar 1! uovo Per quei chiappaminchion
Stranica 98 - E' dicon che il bambin non mi somiglia, Ma che gli ha tutta l'aria del Padrone. Io che so già di chi la Betta è figlia, E so quant' io le do soddisfazione, Credo che la vorria prima la morte, Che al suo marito far le fusa torte.
Stranica 111 - Picchia teglie e padelle a più non posso : Di raccattarle e non c' è verso stato ; Ma le mi s' enno difilate addosso, E' m' han con gli aghi lor tutto forato ; E, s' i' non mi piattavo in quel me' fosso Che sparte i campi, i...
Stranica 86 - Ma me ne vuoi un briciolo a fatica, Ed hai più innamorate in questi piani Che le dita dei piedi e delle mani. S...
Stranica 131 - E' m' è piaciuto sempre questa storia , Bench' io sia una villana scimunita , A vedersi cavar della memoria Tutte le cose menando le dita. Oh, s'io sapessi farlo, i'n'arei boria; Ma che si può e' far? che vuoi far, Ghita? Egghi è ben ver, chi nasce poverello, Ch' egghi ha poca virtù e men cervello.
Stranica 129 - Mi bisognerebb' esser Cicerone ; Quando è colui che scrisse del tuo amore, Tìgli ha più intelligenza d'un Dottore. Tu mi fai porre a partito il cervello, Qui vuolci una scrittura dilicata. Ghita. Io avrei anche voglia di vedello, Per poter dirgli : I' vi sono obbrigata. Oh se vo...

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