Opere del conte Giulio Perticari ...

Naslovnica
G. Silvestri, 1823
 

Odabrane stranice

Ostala izdanja - Prikaži sve

Uobičajeni izrazi i fraze

Popularni odlomci

Stranica 263 - Non so, rispos' io lui, quant' io mi viva ; Ma già non fia il tornar mio tanto tosto, Ch' io non sia col voler prima alla riva. Perocchè il loco, u' fui a viver posto, Di giorno in giorno più di ben si spolpa, Ed a trista ruina par disposto. Or va, diss' ei, chè quei che più n' ha colpa Vegg' io a coda d' una bestia tratto In ver la valle, ove mai non si scolpa.
Stranica 267 - ... degna : Sarai del mondo insegna. Ma se non muti alla tua nave guida. Maggior tempesta con fortunal morte Attendi per tua sorte, Che le passate tue piene di strida. Eleggi omai, se la fraterna pace Fa più per te, o 'l star lupa rapace. Tu te n' andrai, canzone, ardita e fera, Poichè ti guida Amore, Dentro la terra mia, cui doglio e piango ; E troverai de' buon, la cui lumiera Non dà nullo splendore, Ma stan sommersi, e lor virtù è nel fango.
Stranica 243 - Quell'anima gentil fu così presta, Sol per lo dolce suon della sua terra, Di fare al cittadin suo quivi festa ; Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e 1' un 1' altro si rode Di quei eh' un muro ed una fossa serra. Cerca, misera, intorno dalle prode Le tue marine, e poi ti guarda in seno, S' alcuna parte in te di pace gode.
Stranica 41 - O sacratissimo petto di Catone, chi presumerà di te parlare? Certo maggiormente parlare di te non si può, che tacere e seguitare Jeronimo, quando nel proemio della Bibbia, là dove di Paolo tocca, dice che meglio è tacere che poco dire.
Stranica 260 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Stranica 237 - La gente nuova ei subiti guadagni Orgoglio e dismisura han generata, Fiorenza, in te; sì che tu già ten piagni.
Stranica 79 - Onde molti per questa viltà dispregiano lo proprio Volgare, e l'altrui pregiano; e tutti questi cotali sono gli abbominevoli cattivi d'Italia , che hanno a vile questo prezioso Volgare, lo quale, se è vile in alcuna cosa, non è se non in quanto egli suona nella bocca meretrice di questi adulteri ; al cui condotto vanno li ciechi, delli quali nella prima cagione feci menzione.
Stranica 234 - Ravenna: trovò pace sotto l' ale dell' aquila da Polenta. Ma perciò non tacque dell'adultera Francesca (O uscita da quella casa: anzi ne cantò l'amore e la pena. E solo in prezzo dell'asilo pose tanta pietà nel narrare quel caso, che se la donna non fu assolta innocente, fu almeno compianta: e il sarà finché basti la memoria di nostra lingua. Ma al fiero Giovanni Malatesta, consorte ed uccisore di lei, non perdona: non bada all'autorità di sovrano, né al dritto di marito: e benché ancor...
Stranica 105 - ... 1 sole la vede. E queste due proprietadi ha la gramatica; che, per la sua infinitade, li raggi della ragione in essa non si terminano in parte, spezialmente de' vocaboli : e luce or di qua or di là, in tanto quanto certi vocaboli, certe declinazioni, certe costruzioni sono in uso che già non furono, e molte già furono che anco saranno; siccome dice Grazio nel principio della Poetria, quando dice : « Molti vocaboli rinasceranno, che già caddero.
Stranica 228 - Dine, della poesia ital., tom. i. pianeti, e da questi alle stelle , e poi al di là delle stelle. E perché un sì grande luogo abbia come un legame d' unità, immagina quel Lucifero smisurato, che, cadendo col capo in giù dalla parte della zona torrida che a que...

Bibliografski podaci