La divina commedia [with notes by V. Monti and G. Perticari].1825 |
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Stranica xiv
... erano sì corrotti da impedire la introduzione di civile reggimento ; ma non era allora in Firenze , e nel resto d'Italia bastevole intelligenza de ' go- verni della città ; ondechè , mancando al buon desi- derio i buoni ordini , il ...
... erano sì corrotti da impedire la introduzione di civile reggimento ; ma non era allora in Firenze , e nel resto d'Italia bastevole intelligenza de ' go- verni della città ; ondechè , mancando al buon desi- derio i buoni ordini , il ...
Stranica xx
... erano mostrati nemici del viver libero . Ma essen- do esso M. Corso sicuro del favore di Carlo di Valois , e di quello del popolo , rientrò in Firenze con molti di sua parte , abbassò i Bianchi , e , per vendicarsi dell'esilio sofferto ...
... erano mostrati nemici del viver libero . Ma essen- do esso M. Corso sicuro del favore di Carlo di Valois , e di quello del popolo , rientrò in Firenze con molti di sua parte , abbassò i Bianchi , e , per vendicarsi dell'esilio sofferto ...
Stranica xxii
... erano convenuti quelli di sua parte , che , collegatisi con alcune potenti famiglie di Pi- stoia e di Bologna , e creato loro Capo Alessandro di Romena , pensarono di fare impeto contra Fi- renze . Secondo questa deliberazione nell'anno ...
... erano convenuti quelli di sua parte , che , collegatisi con alcune potenti famiglie di Pi- stoia e di Bologna , e creato loro Capo Alessandro di Romena , pensarono di fare impeto contra Fi- renze . Secondo questa deliberazione nell'anno ...
Stranica xxv
... erano , DANTE stette pochi mesi , impercioc- chè i Guelfi , inaspriti dalle lettere per lui scritte ad Arrigo di Luzimburgo , ed a ' Principi italiani , onde spingere quel possente a passare in Italia , e gli altri a riceverlo come loro ...
... erano , DANTE stette pochi mesi , impercioc- chè i Guelfi , inaspriti dalle lettere per lui scritte ad Arrigo di Luzimburgo , ed a ' Principi italiani , onde spingere quel possente a passare in Italia , e gli altri a riceverlo come loro ...
Stranica xxviii
... Erano scorsi i secoli te- nebrosi , in che le genti patirono infinita miseria , e cominciavano in Italia a risorgere le scienze . Po- chi filosofi aveano parlato il linguaggio d'Aristo- tile e di Platone ; pochi poeti aveano umilmente ...
... Erano scorsi i secoli te- nebrosi , in che le genti patirono infinita miseria , e cominciavano in Italia a risorgere le scienze . Po- chi filosofi aveano parlato il linguaggio d'Aristo- tile e di Platone ; pochi poeti aveano umilmente ...
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alcun Alichino allora allui altra amore anime appella appresso ARGOMENTO Arno avea Beati Beatrice bolgia buon Cacciaguida cagione Calcabrina CANTO CANTO TRENTESIMO catacresi cerchio ch'a ch'è ch'io Chè che'l chettu ciascun cielo città colla colui corpo costui cotal credo Dante detto dice dietro dimanda dinanzi disio dissi divina dolce donna Duca ellissi empireo Eneide esso eterno Eunoè fece fiamma figlio figliuolo frate fuoco furono gente Gesù Cristo Ghibellini giro grido Guelfi Inferno intendi l'altro l'anima l'un lume luogo Maestro medesimo mente Michel Zanche mondo monte morte occhi omai padre parea parlare parole passo perocchè piange pianto piè Pistoia poco Poeta Poscia pria Purgatorio quivi raggio rispose S'io santa serpente sovra spiriti spirto Stazio stelle struzione Tebe terra tosto trista uomo vale vece veder vedi veggio venir verso vidi Virgilio virtù viso volse vuol dire
Popularni odlomci
Stranica 153 - Fiorenza dentro dalla cerchia antica, Ond' ella toglie ancora e Terza e Nona, Si stava in pace sobria e pudica. Non avea catenella, non corona, Non donne contigiate, non cintura, Che fosse a veder più, che la persona. Non faceva nascendo ancor paura La figlia al padre, che '1 tempo e la dote Non fuggiau quinci e quindi la misura. Non avea case di famiglia vote: Non v...
Stranica 59 - Italia tutte piene Son di tiranni, ed un Marcel diventa Ogni villan che parteggiando viene. Fiorenza mia, ben puoi esser contenta Di questa digression che non ti tocca, Mercé del popol tuo che sì argomenta. Molti han giustizia in cor, ma tardi scocca Per non venir senza consiglio ali' arco; Ma il popol tuo 1' ha in sommo della bocca. Molti rifiutan lo comune incarco; Ma il popol tuo sollecito risponde Senza chiamare, e grida: I
Stranica 19 - Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella...
Stranica 3 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Stranica 232 - Lo maggior corno della fiamma antica Cominciò a crollarsi mormorando, Pur come quella cui vento affatica. Indi la cima qua e là menando, Come fosse la lingua che parlasse, Gittò voce di fuori, e disse : Quando Mi diparti...
Stranica 175 - Questo si vuole, e questo già si cerca, E tosto verrà fatto a chi ciò pensa Là dove Cristo tutto dì si merca.
Stranica 156 - A così riposato, a così bello Viver di cittadini, a così fida Cittadinanza, a così dolce ostello, Maria mi die', chiamata in alte grida, E nell' antico vostro Batisteo Insieme fui cristiano e Cacciaguida.
Stranica 42 - Maestro, che l'andare allenti? Che ti fa ciò , che quivi si pispiglia ? Vien dietro a me, e lascia dir le genti: * Sta come torre ferma , che non crolla Giammai la cima per soffiar de...
Stranica 180 - Bolle l' inverno la tenace pece, A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d' ogni parte. 1' vedea lei , ma non vedeva in essa Ma che le bolle che 1 bollor levava , E gonfiar tutta e riseder...
Stranica 21 - Virtù diversa fa diversa lega col prezioso corpo ch'ella avviva, nel qual, sì come vita in voi, si lega. Per la natura lieta onde deriva, la virtù mista per lo corpo luce come letizia per pupilla viva.