Il Raccoglitore, ossia Archivj di viaggi, di filosofia [&c.] (compilato per D. Bertolotti)., Opseg 221824 |
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8.º Prezzo alcuni Alessandro Algeri allora Alpi Alpi Noriche anco anima antichi arti avea aver Barbareschi barbarie bentosto Beresina buon Califfo cavalieri cielo città colla conquista costumi credere Cristiani Dante dice diritto di visita donna Egitto Egizj erano esercito esso Eubea Europa Exmouth fece figliuoli Filippo filosofia forza francese furono giorno gloria governo gran Grecia guerra guisa Idame Iddii impero infelice Inferno di Dante intorno l'Egitto leggi lungo Mammalucchi Mandarino mano Maometto maraviglia mare medesimo mente Messer mezzo Mingti moglie mondo monte Mori morte mostra nazioni nemico nome novello nuovo occhi Osiride Padre parlare passi patria Plutarco poeta politica popolo porta poteva Prezzo lir principe pubblica punto ragione religione Ricogl rispose Russia Saladino schiavi secolo sente signor Smolensko soldati sovra Spagna spedizione storia superstizione superstizioso sventure terra Tommaso Gargallo tratto Tripoli trono trova Tunisi Turchi uomini veduto veggendo virtù vizj Winckelmann
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Stranica 66 - Poi si rivolse, e parve di coloro Che corrono a Verona il drappo verde Per la campagna; e parve di costoro Quegli che vince e non colui che perde. CANTO DECIMOSESTO varia era in loco ove s...
Stranica 65 - Tal, ch' ogni vista ne sarebbe schiva. Qual è quella ruina, che nel fianco Di qua da Trento l'Adice percosse, O per tremuoto o per sostegno manco; Che da cima del monte, onde si mosse, Al piano è sì la roccia discoscesa, Ch'alcuna via darebbe a chi su fosse, Cotal di quel burrato era la scesa.
Stranica 136 - Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Stranica 178 - Siam navi all'onde algenti Lasciate in abbandono: Impetuosi venti I nostri affetti sono: Ogni diletto è scoglio: Tutta la vita è mar.
Stranica 102 - Romani , fu perchè 1' esercizio di queste , al contrario dei Greci , rade volte a libere mani confidato si vide , ed anzi per alcuni ignobile fu riputato. Potea la fortuna d' Augusto invitare a Roma gli artisti nella Grecia raminghi ; ma questi , essendo la patria loro oppressa e divisa , trattar doveano con mani tremanti i marmi e le tele , e minori cose operando avverare quella divina sentenza di Omero , che la servitù toglie la metà del valore. E se anco stati vi fossero artisti , mancavano...
Stranica 70 - n su la scala porta il santo uccello ; oh' in te avrà sì benigno riguardo, che del fare e del chieder, tra voi due, fia primo quel che, tra gli altri, è più tardo. Con lui vedrai colui che 'mpresso fue, nascendo, sì da questa stella forte, che notabili fien l
Stranica 142 - Egli ti considerò qual microcosmo in se compiuto, e ti dipinse, starei per dire, cosmograficamente sotto tanti generali aspetti e titoli, quanti sono i centri del vivere e dell'agire, a' quali le esternazioni della tua spiritualità poteano ridursi.
Stranica 213 - Vite dei Padri , dei Martiri e degli altri principali Santi tratte dagli atti originali e da' più autentici monumenti , con note istoriche e critiche ; opera del P.
Stranica 215 - Archivi di viaggi, di filosofia, di istoria, di eloquenza, di poesia, di critica, di archeologia, di novelle, di belle arti, di teatri e feste, di bibliografia e di miscellanee...
Stranica 98 - ... istorica certezza. Nè dai pittori cbe dopo le arti rinate sorsero nell'Italia, fu posto in non cale l'imitare i padri della nostra poesia. Chi fra voi ignora che Dante a Michelangiolo dettò quella maestà di dolore senza lacrime, che impresse sul volto della Madre di Dio? Dante insegnò colle rime severe della sua Cantica quel terrore che accumulato dall'ardito pennello di Michelangelo signoreggia nelle pareti del Vaticano.