Le rime di Francesco Petrarca. Nuova ed. 2pt |
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Stranica 11
... sdegno ciò ch ' a voi dispiace , Esser non può giammái così , com ' era . Or s ' io lo scaccio , ed e ' non trova in voi Nell ' esilio infelice alcún soccorso , Ne sa star sol , nè gire ov ' altri ' l chiama : Poría smarrire il suo ...
... sdegno ciò ch ' a voi dispiace , Esser non può giammái così , com ' era . Or s ' io lo scaccio , ed e ' non trova in voi Nell ' esilio infelice alcún soccorso , Ne sa star sol , nè gire ov ' altri ' l chiama : Poría smarrire il suo ...
Stranica 13
... sdegno s'ebbe : Poi seguirò siecome a lui ne ' ncrebbe Troppo altamente ; e che di ciò m'avvenne ; Di ch ' io son fatto a molta gente esempio : Benchè ' l mio duro scempio Sia scritto altrove si , che mille penne Ne son già stanche , e ...
... sdegno s'ebbe : Poi seguirò siecome a lui ne ' ncrebbe Troppo altamente ; e che di ciò m'avvenne ; Di ch ' io son fatto a molta gente esempio : Benchè ' l mio duro scempio Sia scritto altrove si , che mille penne Ne son già stanche , e ...
Stranica 25
... sdegno Fa ' l vedér lei söave . Di quanto per amór giammái soffersi , Ed aggio a soffrír anco Fin che mi sani ' l cor coléi che ' l morse Rubella di mercè , che pur le ' nvoglia , Vendetta fia ; sol che contra umiltade Orgoglio ed ira ...
... sdegno Fa ' l vedér lei söave . Di quanto per amór giammái soffersi , Ed aggio a soffrír anco Fin che mi sani ' l cor coléi che ' l morse Rubella di mercè , che pur le ' nvoglia , Vendetta fia ; sol che contra umiltade Orgoglio ed ira ...
Stranica 52
... sdegno , Fiorir faceva il mio débile . ingegno Alla sua ombra , e créscer negli affanni . Poi che , securo me di tali inganni , Fece di dolce se spietato legno , I ' rivolsi i pensiér tutti ad un segno Che párlan sempre de ' lor tristi ...
... sdegno , Fiorir faceva il mio débile . ingegno Alla sua ombra , e créscer negli affanni . Poi che , securo me di tali inganni , Fece di dolce se spietato legno , I ' rivolsi i pensiér tutti ad un segno Che párlan sempre de ' lor tristi ...
Stranica 60
... sdegno Forse ch ' allór mia indegnitate offende . O , se questa temenza Non temprasse l ' arsura che m ' incende , Beato venir men ! che ' n lor presenza M'è più caro il morír che ' l víver senza . Dunque ch ' i ' non mi sfaccia , Si ...
... sdegno Forse ch ' allór mia indegnitate offende . O , se questa temenza Non temprasse l ' arsura che m ' incende , Beato venir men ! che ' n lor presenza M'è più caro il morír che ' l víver senza . Dunque ch ' i ' non mi sfaccia , Si ...
Uobičajeni izrazi i fraze
acerba affanno äita albergo alcún allór alma almén altra altrúi Amór Amore ancór andár angélica ánima arda ardo assái avéa avér begli occhi bel viso bella cangiando CANZONE Ch'i che'l chiome ciel coléi convién costéi d'amór desío desír diletto doglia dolce dolcezza dolór donna duol éran ésser fera fior foco FRANCESCO PETRARCA fronde fuggir gentil giammái giorno gran l'alma L'aura lágrime lasso lauro leggiadro lieto loco lume madonna meco mille mirár míseri mondo mortál morte nóbil notte nova omái onesta onór parlár päura pensiér PETRARCA piacér piagge piánger piango pianto pietà poría pregio quì ragión ragionár rime riva s'io säetta sdegno signór söave soléa SONETTO sospiri speme speranza spero spirto stanco stelle strugge talór terra Tessaglia trista valór vede vedér veggio verde Vérgine vidi virtute vista víver vivo volér volse volve vorréi
Popularni odlomci
Stranica 14 - La vita fugge e non s'arresta un'ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra e le future ancora; E 1 rimembrar e l' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n ventato, Se non eh' i' ho di me stesso pietate , l' sarei già di questi pensier fora. Tornami avanti s...
Stranica 137 - Lieti fiori e felici, e ben nate erbe che madonna pensando premer sòie; piaggia ch'ascolti sue dolci parole e del bel piede alcun vestigio serbe; schietti arboscelli e verdi frondi acerbe, amorosette e pallide viole ; ombrose selve, ove percote il sole, che vi fa co...
Stranica 33 - n belle donne oneste atti soavi Sono un deserto, e fere aspre, e selvagge. SONETTO. QUEL Rosignuul che sì soave piagne Forse suoi figli, o sua cara consorte, Di 'dolcezza empie il cielo e le campagne Con tante note sì pietose e scorte, E tutta notte par che m' accompagne, E mi rammento la mia dura sorte ; Ch' altri che me non ho di cui mi lagne ; Che 'n Dee non credev
Stranica 121 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Stranica 24 - Ed io pur vivo, onde mi doglio e sdegno, rimaso senza '1 lume ch'amai tanto in gran fortuna e 'n disarmato legno. Or sia qui fine al mio amoroso canto: secca è la vena de l'usato ingegno e la cetera mia rivolta in pianto. S'io avesse pensato che sì care fossin le voci de...
Stranica 120 - Quella bella compagna er' ivi accolta Pur a veder e contemplar il fine Che far conviensi, e non più d' una volta. Tutte sue amiche, e tutte eran vicine. Allor di quella bionda testa svelse Morte con la sua mano un aureo crine. Così del mondo il più bel fiore scelse ; Non già per odio, ma per dimostrarsi Più chiaramente nelle cose eccelse. Quanti lamenti lagrimosi sparsi Fur ivi, essendo quei begli occhi asciutti, Per ch...
Stranica 66 - Oh de l'anime rare ch' altamente vivesti qui fra noi e che subito al ciel volasti poi! Ma io che debbo, altro che pianger sempre, misero e sol, che senza te son nulla ? Ch...
Stranica 117 - 1 pianto e '1 lamento? S'a mal mio grado, il lamentar che vale? O viva morte, o dilettoso male, Come puoi tanto in me s
Stranica 110 - ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda; Ivi fa che '1 tuo vero ( Qual io mi sia ) per la mia lingua s
Stranica 197 - S' i' son pallido o magro ; E, s' io l' occido, più forte rinasce. Questo, d' allor ch' i' m' addormiva in fasce, Venuto è di dì in dì crescendo meco, E temo ch