Le rime di Francesco Petrarca. Nuova ed. 2pt |
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Stranica 2
... soléa spuntarsi ogni säetta . Però turbata nel primiero assalto Non ebbe tanto nè vigór , nè spazio , Che potesse al bisogno prénder l'arme ; Ovvero al poggio faticoso ed alto Ritrarmi accortamente dallo strazio ; Del qual oggi vorrebbe ...
... soléa spuntarsi ogni säetta . Però turbata nel primiero assalto Non ebbe tanto nè vigór , nè spazio , Che potesse al bisogno prénder l'arme ; Ovvero al poggio faticoso ed alto Ritrarmi accortamente dallo strazio ; Del qual oggi vorrebbe ...
Stranica 18
... soléa , Mi mossi ; e quella fera bella e cruda In una fonte ignuda Si stava , quando ' l Sol più forte ardéa . Io , perchè d'altra vista non m ' appago , Stetti a mirarla : ond ' ella ebbe vergogna , per farne vendetta , o per celarse ...
... soléa , Mi mossi ; e quella fera bella e cruda In una fonte ignuda Si stava , quando ' l Sol più forte ardéa . Io , perchè d'altra vista non m ' appago , Stetti a mirarla : ond ' ella ebbe vergogna , per farne vendetta , o per celarse ...
Stranica 34
... soléa con una voglia accesa ; Tal ch ' io non penso udír cosa giammai Che mi conforti ad altro ch ' a trar guai . E per piánger ancór con più diletto ; Le man bianche sottili , E le braccia gentili , E gli atti suoi söavemente alteri ...
... soléa con una voglia accesa ; Tal ch ' io non penso udír cosa giammai Che mi conforti ad altro ch ' a trar guai . E per piánger ancór con più diletto ; Le man bianche sottili , E le braccia gentili , E gli atti suoi söavemente alteri ...
Stranica 102
... soléa possa sfogarme ? Ch ' avér dentr ' a lui parme Un che madonna sempre Dipinge , e di lei parla : A volér poi ritrarla Per me non basto , e par ch ' io me ne stempre . Lasso , così m ' è scorso Lo mio dolce soccorso . Come fanciul ...
... soléa possa sfogarme ? Ch ' avér dentr ' a lui parme Un che madonna sempre Dipinge , e di lei parla : A volér poi ritrarla Per me non basto , e par ch ' io me ne stempre . Lasso , così m ' è scorso Lo mio dolce soccorso . Come fanciul ...
Stranica 179
... Soléa frenare il mio caldo desire , Per non turbár il bel viso sereno : Non posso più di man m ' hai tolto il freno E l'alma disperando ha preso ardire . Però , s ' oltra suo stile ella s ' avventa Tu ' l fai , che sì l ' accendi , e sì ...
... Soléa frenare il mio caldo desire , Per non turbár il bel viso sereno : Non posso più di man m ' hai tolto il freno E l'alma disperando ha preso ardire . Però , s ' oltra suo stile ella s ' avventa Tu ' l fai , che sì l ' accendi , e sì ...
Uobičajeni izrazi i fraze
acerba affanno äita albergo alcún allór alma almén altra altrúi Amór Amore ancór andár angélica ánima arda ardo assái avéa avér begli occhi bel viso bella cangiando CANZONE Ch'i che'l chiome ciel coléi convién costéi d'amór desío desír diletto doglia dolce dolcezza dolór donna duol éran ésser fera fior foco FRANCESCO PETRARCA fronde fuggir gentil giammái giorno gran l'alma L'aura lágrime lasso lauro leggiadro lieto loco lume madonna meco mille mirár míseri mondo mortál morte nóbil notte nova omái onesta onór parlár päura pensiér PETRARCA piacér piagge piánger piango pianto pietà poría pregio quì ragión ragionár rime riva s'io säetta sdegno signór söave soléa SONETTO sospiri speme speranza spero spirto stanco stelle strugge talór terra Tessaglia trista valór vede vedér veggio verde Vérgine vidi virtute vista víver vivo volér volse volve vorréi
Popularni odlomci
Stranica 14 - La vita fugge e non s'arresta un'ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra e le future ancora; E 1 rimembrar e l' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n ventato, Se non eh' i' ho di me stesso pietate , l' sarei già di questi pensier fora. Tornami avanti s...
Stranica 137 - Lieti fiori e felici, e ben nate erbe che madonna pensando premer sòie; piaggia ch'ascolti sue dolci parole e del bel piede alcun vestigio serbe; schietti arboscelli e verdi frondi acerbe, amorosette e pallide viole ; ombrose selve, ove percote il sole, che vi fa co...
Stranica 33 - n belle donne oneste atti soavi Sono un deserto, e fere aspre, e selvagge. SONETTO. QUEL Rosignuul che sì soave piagne Forse suoi figli, o sua cara consorte, Di 'dolcezza empie il cielo e le campagne Con tante note sì pietose e scorte, E tutta notte par che m' accompagne, E mi rammento la mia dura sorte ; Ch' altri che me non ho di cui mi lagne ; Che 'n Dee non credev
Stranica 121 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Stranica 24 - Ed io pur vivo, onde mi doglio e sdegno, rimaso senza '1 lume ch'amai tanto in gran fortuna e 'n disarmato legno. Or sia qui fine al mio amoroso canto: secca è la vena de l'usato ingegno e la cetera mia rivolta in pianto. S'io avesse pensato che sì care fossin le voci de...
Stranica 120 - Quella bella compagna er' ivi accolta Pur a veder e contemplar il fine Che far conviensi, e non più d' una volta. Tutte sue amiche, e tutte eran vicine. Allor di quella bionda testa svelse Morte con la sua mano un aureo crine. Così del mondo il più bel fiore scelse ; Non già per odio, ma per dimostrarsi Più chiaramente nelle cose eccelse. Quanti lamenti lagrimosi sparsi Fur ivi, essendo quei begli occhi asciutti, Per ch...
Stranica 66 - Oh de l'anime rare ch' altamente vivesti qui fra noi e che subito al ciel volasti poi! Ma io che debbo, altro che pianger sempre, misero e sol, che senza te son nulla ? Ch...
Stranica 117 - 1 pianto e '1 lamento? S'a mal mio grado, il lamentar che vale? O viva morte, o dilettoso male, Come puoi tanto in me s
Stranica 110 - ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda; Ivi fa che '1 tuo vero ( Qual io mi sia ) per la mia lingua s
Stranica 197 - S' i' son pallido o magro ; E, s' io l' occido, più forte rinasce. Questo, d' allor ch' i' m' addormiva in fasce, Venuto è di dì in dì crescendo meco, E temo ch