Il Giornale dantesco, Svesci 12-13L.S. Olschki, 1904 Includes sections "Bullettino bibliografico", "Recensioni", etc. |
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Stranica 129 - Sì che ogni parte ad ogni parte splende i), Distribuendo ugualmente la luce : Similemente agli splendor mondani Ordinò general ministra e duce, Che permutasse a tempo li ben vani Di gente in gente e d'uno in altro sangue, .Oltre la difension de
Stranica 254 - Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo, fertile costa d'alto monte pende, onde Perugia sente freddo e caldo da Porta Sole; e di rietro le piange per grave giogo Nocera con Gualdo.
Stranica 255 - ... a privilegi venduti e mendaci, ond'io sovente arrosso e disfavillo. In vesta di pastor lupi rapaci si veggion di qua su per tutti i paschi: o difesa di Dio, perché pur giaci? Del sangue nostro Caorsini e Guaschi s'apparecchian di bere: o buon principio, a che vil fine convien che tu caschi! Ma l'alta provedenza che con Scipio difese a Roma la gloria del mondo, soccorrà tosto, sì com'io concipio.
Stranica 33 - Però chi d'esso loco fa parole Non dica Ascesi, che direbbe corto, Ma Oriente, se proprio dir vuole.
Stranica 132 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Stranica 199 - Non sarà tutto tempo senza reda l'aguglia che lasciò le penne al carro, per che divenne mostro e poscia preda; ch'io veggio certamente, e però il narro, a darne tempo già stelle propinque, secure d'ogn'intoppo e d'ogni sbarro, nel quale un cinquecento diece e cinque, messo di Dio, anciderà la fuia con quel gigante che con lei delinque.
Stranica 254 - Però, se l'avversario d'ogni male cortese i fu, pensando l'alto effetto ch'uscir dovea di lui e '1 chi e '1 quale, non pare indegno ad omo d'intelletto; eh 'e' fu dell'alma Roma e di suo impero nell'empireo ciel per padre eletto: la quale e '1 quale, a voler dir lo vero, fu stabilita per lo loco santo u' siede il successor del maggior Piero.
Stranica 255 - Non fu la sposa di Cristo allevata Del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, Per essere ad acquisto d'oro usata; Ma per acquisto d' esto viver lieto E Sisto e Pio e Calisto ed Urbano Sparser lo sangue, dopo -molto fleto.
Stranica 233 - Donna mia, ch'io vidi far più bella. E come in fiamma favilla si vede, E come in voce voce si discerne, Quando una è ferma, e l'altra va e riede; Vid...
Stranica 263 - ngegno tuo da quel ch'ei suole? Ovver la mente tua altrove mira ? Non ti rimembra di quelle parole, , Con le quai la tua Etica pertratta Le tre disposizion...