Studii danteschi

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Fratelli Messina, 1894 - Broj stranica: 268
 

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Stranica 199 - La tua città, che di colui è pianta, Che pria volse le spalle al suo Fattore, E di cui è la 'nvidia tanto pianta, Produce e spande il maladetto fiore , C' ha disviate le pecore e gli agni , Perocché fatto ha lupo del pastore. Per questo l' Evangelio ei Dottor magni Son derelitti, e solo ai Decretali Si studia sì , che pare a
Stranica 175 - Ahi quanto a dir qual era, è cosa dura , Questa selva selvaggia ed aspra e forte, Che nel pensier rinnova la paura ! Tanto è amara , che poco è più morte ; Ma per trattar del ben, ch' i' vi trovai, Dirò dell' altre cose ch' io v' ho scorte. l' non so ben ridir com' io v' entrai ; Tant' era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Stranica 9 - Ma io , perché venirvi? o chi '1 concede? Io non Enea, io non Paolo sono : Me degno a ciò , né io , né altri crede. Perché se del venire i' m'abbandono, Temo che la venuta non sia folle , Se' savio, e intendi me' ch' i
Stranica 54 - Quando di carne a spirto era salita, e bellezza e virtù cresciuta m'era, fu' io a lui men cara e men gradita; e volse i passi suoi per via non vera, imagini di ben seguendo false, che nulla promission rendono intera.
Stranica 104 - Ed egli a me : questa montagna è tale Che sempre al cominciar di sotto è grave, E quanto uom più va su, e men fa male. Però , quand' ella ti parrà soave Tanto che 'l su andar ti fia leggiero Come a seconda in giuso andar per nave , Allor sarai al fin d' esto sentiero : Quivi di riposar l' affanno aspetta : Più non rispondo ; e questo so per vero.
Stranica 206 - Pure a quel ben ferire , ond' ella è ghiotta , Di quel si pasce , e più oltre non chiede. Ben puoi veder che la mala condotta È la cagion che '1 mondo ha fatto reo , E non natura che in voi sia corrotta.
Stranica 166 - La concubina di Titone antico Già s'imbiancava al balco d'oriente, Fuor delle braccia del suo dolce amico : Di gemme la sua fronte era lucente, Poste in figura del freddo animale, Che con la coda percuote la gente...
Stranica 49 - mpedisce che l' uccide : Ed ha natura sì malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir di doglia.
Stranica 77 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Stranica 91 - E in dimostrare questo, sempre lo litterale dee andare innanzi, siccome quello nella cui sentenza gli altri sono inchiusi, e senza lo quale sarebbe impossibile e irrazionale intendere...

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