Slike stranica
PDF
ePub
[graphic][subsumed][merged small][graphic]

ISTORIA CIVILE

DEL

REGNO DI NAPOLI

DI

PIETRO GIANNONE

GIURECONSULTO ED AVVOCATO NAPOLETANO

CON ACCRESCIMENTO DI NOTE, RIFLESSIONI, MEDAGLIE, E CON
MOLTISSIME CORREZIONI, DATE E FATTE DALL' AUTORE, E CHE
NON SI TROVANO NÈ NELLA PRIMA, NÈ NELLA SECONDA EDIZIONE.

[blocks in formation]

AL POTENTISS. E FELICISS. PRINCIPE

CARLO

IL GRANDE

VI.

DA DIO CORONATO IMPERADORE DE' ROMANI, RE DI GERMANIA, DELLE SPAGNE, DI NAPOLI, D'UNGHERIA, DI BOEMIA,

DI SICILIA, EC.

Avvent

-vventurosa, e non men di queste Provincie fortunata deggio reputar io l' Istoria Civile del Regno di Napoli, che ora umilmente, e coll' animo, il più ch' io possa, riverente, e divoto alla CESAREA, E CATTOLICA MAESTA VOSTRA presento; non sol tanto per aver' ella la sorte d'uscire alla luce del mondo sotto un Principe non meno

eccelso, e poderoso, che magnanimo, e benigno; e di così rara, e maravigliosa bontà, ch' essendo le sue grandezze maggiori della fama, non isdegna di prender in grado le più basse, ed umili cose, allorchè da ossequiosa mano se gli pongono in dono; ma ancora per esser venuta a terminarsi ne' vostri innumerabili, e segnalati beneficj, de' quali avete colmo questo Regno, e nelle vostre sublimi, e gloriose azioni, di cui avete riempiuto il mondo tutto; onde la beneficenza, e la fama di tutti gli altri Principi, che lo dominarono, di gran lunga sopravanzando, lo splendore stesso de' vostri Augusti Antecessori

avete certamente oscurato.

Se mai, per effetto di vostra natural cortesia, tra la moltitudine delle occupazioni gravissime, che nel governamento di sì numerose Provincie, ed ampj Regni, onde il vostro grand' Imperio si compone, tengon debitamente la divina vostra mente occupata: dall'altezza del supremo grado delle mondane cose, dove non men per retaggio de' vostri maggiori, che per vostri meriti, e virtù siete stato elevato: degnerà la MAESTÀ VOSTRA abbassar l'occhio a riguardare ciò, che 'n questa Istoria si narra, per lo corso di presso a quindici Secoli; potrà quindi chiaramente comprendere, non pur questo suo fedelissimo Regno , per dignità, e per grandezza, non cedere a quanti ora ubbiscono al suo gran nome; ma, che sotto tanti, e sì varj Principi di nazioni diverse, onde e' fu dominato, dopo tanti, e sì varj cambiamenti del suo governo civile: veduto mai non fu nella più alta ventura, ed in tanta tranquillità, e splendore, come ora, che riposa sotto il di Lei giusto, e clementissimo dominio.

Nello scadimento del Romano Imperio, sotto quegli ultimi Cesari, fu da straniere nazioni miseramente combattuto, ed afflitto. I Longobardi pugnando co' Greci, e co' Normanni, e sovente tra lor medesimi, il renderon teatro miserabile di guerre, e di rapine. Gli Svevi l'avrebbon certamente rilevato, se non fosse lor convenuto, quasi sempre colle armi in mano, dalle altrui intraprese coprirlo, e difenderlo. Gli Angioini, che dal favore dei Romani Pontefici ne riconobbero l'acquisto, il posero

[ocr errors]
« PrethodnaNastavi »