Manuale dantesco, Opseg 5

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Tip. Sante Pozzato, 1877
 

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Stranica 252 - O superbi cristian, miseri, lassi, Che della vista della mente infermi, Fidanza avete ne' ritrosi passi, Non v'accorgete voi che noi siam vermi Nati a formar l'angelica farfalla Che vola alla giustizia senza schermi ? Di che l'animo vostro in alto galla?
Stranica 320 - Come l' altre verrem per nostre spoglie , Ma non però ch' alcuna sen rivesta ; Che non è giusto aver ciò ch' uom si toglie. Qui le strascineremo, e per la mesta .Selva saranno i nostri corpi appesi Ciascuno al prun dell
Stranica 455 - Com' occhio per lo mare, entro s' interna : Chè, benchè dalla proda veggia il fondo, In pelago nol vede : e nondimeno Egli è, ma cela lui l' esser profondo. Lume non è, se non vien dal sereno, Che non si turba mai, anzi è tenèbra, Od ombra della carne, o suo veneno. Assai t' è mo aperta la latébra, Che t' ascondeva la giustizia viva, Di che facei quistion cotanto crebra, Chè tu dicevi : Un uom nasce alla riva Dell...
Stranica 839 - S'orna il tempio, e risona del canto; Già s'innalzan dai cori omicidi Grazie ed inni che abbomina il ciel. Giù dal cerchio dell'alpi frattanto Lo straniero gli sguardi rivolve; Vede i forti che mordon la polve, E li conta con gioia crudel.
Stranica 445 - Zefflro dolce le novelle fronde, Di che si vede Europa rivestire, Non molto lungi al percuoter dell'onde, * Dietro alle quali, per la lunga foga, Lo sol talvolta ad ogni uom si nasconde. Siede la fortunata Calaroga, Sotto la protezion del grande scudo, In che soggiace il leone, e soggioga. Dentro vi nacque l'amoroso drudo Della fede cristiana, il santo atleta, Benigno a...
Stranica 94 - Onde io, accorgendomi del mio travagliare, levai li occhi per vedere se altri mi vedesse. Allora vidi una gentile donna giovane e bella molto, la quale da una finestra mi riguardava sì pietosamente, quanto a la vista, che tutta la pietà parea in lei accolta. Onde, con ciò sia cosa che quando li miseri veggiono di loro compassione altrui, più tosto si muovono a lagrimare, quasi come di se stessi avendo pietade, io senti...
Stranica xxii - Dante: la quale opera, benché da me altra volta fusse stata diligentissimamente letta, pur al presente esaminata di nuovo, mi parve che il nostro Boccaccio, dolcissimo e suavissimo uomo, così scrivesse la vita ei costumi di tanto sublime Poeta, come se a scrivere avesse il Filocolo, o il Filostrato, o la Fiammetta. Perocché tutta d'amore e di sospiri e di cocenti lagrime è piena ; come se l...
Stranica 295 - E che gente è, che par nel duol sì vinta ? Ed egli a me : Questo misero modo Tengon 1' anime triste di coloro, Che visser senza infamia e senza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro Degli angeli che non furon ribelli, Né fur fedeli a Dio, ma per sé foro. Cacciarli i ciel per non esser men belli, Né lo profondo inferno gli riceve, Che alcuna gloria i rei avrebber d
Stranica 719 - ... 1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggio or sì come al popol tutto favola fui gran tempo, onde sovente di me medesmo meco mi vergogno...
Stranica 512 - Questo sarà luce nuova, sole nuovo, il quale surgerà ove l'usato tramonterà, e darà luce a coloro che sono in tenebre e in oscurità per lo usato sole che a loro non luce...

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