Le opere di Torquato Tasso, Opseg 2C. Buonarrigo, 1735 |
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Accademici adunque affai alcuna anco appo appreffo Ariftotile Ariofto aveffe azione bafta biafimo bifogna cafa Camillo Pellegrino ch'è chiofe cofe coftume confeffa confidera configlio conofcere Crufca detto Dial dialogo dice difefa diffe dimoftrare diverfa effa effendo effer effo Eneide epifodi eroico eziandio falfo fapere farebbe favella favola fcritto fcrittori fcrivere fcufa fecondo fegue fempre fenfo fentenza fentimento fenza fervire fiano ficcome fieno fignificato filofofo fimile foffe foffero foggetto folo fono fopra forfe fotto ftato fteffo ftima ftoria fuo poema Furiofo Gerufalemme guifa iftoria Iliade Infar infieme intefo l'altro l'Ariofto lafcia lingua locuzione lode luogo medefimo moftra neceffario neceffità niuna noftro offervato Omero parole Pellegrino peravventura perciocchè perfone Petrarca picciolo poefia poeta poetica poffa pofto poteffe quafi quefto queſta ragione Rifp rifpofta rifpondere Segr ſenza Signor Taffo Tafs ufato univerfale verfo Vergilio verifimile vero voftra
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Stranica 263 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov...
Stranica 440 - ... tuoi, le carte. Sai che là corre il mondo ove più versi di sue dolcezze il lusinghier Parnaso, e che '1 vero, condito in molli versi, i più schivi allettando ha persuaso.
Stranica 6 - Verona , che poflì effere ftampato, oflervando gli ordini in materia di Stampe , e prefentando le folite Copie alle Pubbliche Librarie di Venezia, e di Padova. Dat.
Stranica 295 - Leggeva alcuni suoi canti al principe suo padrone; e quando egli cominciò a leggere, erano le camere piene di gentiluomini ascoltatori; ma nel fine, tutti erano spariti: da la qual cosa egli prese argumento che l'unità dell'azione fosse poco dilettevole per sua natura, non per difetto d'arte che egli avesse : perciò che egli l'aveva trattata in modo che l'arte non poteva riprendersi: e di questo non s'ingannava punto.
Stranica 253 - Deh mira - egli cantò - spuntar la rosa dal verde suo modesta e verginella, che mezzo aperta ancora e mezzo ascosa, quanto si mostra men, tanto è più bella. Ecco poi nudo il sen già baldanzosa dispiega; ecco poi langue e non par quella, quella non par che desiata inanti fu da mille donzelle e mille amanti.
Stranica 254 - Trema la mammoletta verginella con occhi bassi, onesta e vergognosa; ma vie più lieta, più ridente e bella, ardisce aprire il seno al sol la rosa...
Stranica 313 - L'Ariosto, dunque, ha murato su '1 vecchio, avendo murato sovra quella parte così grande già cominciata dal Boiardo ; ma io, c'ho preso parte della materia da l'istoria solamente,1 non ho murato su '1 vecchio, ma formato novo edificio ; e la materia che n'ho presa s'invecchia meno che non fanno i marmi, e l'oro, e gli argenti, e gli altri metalli: e più del cedro e dell'aloè si conserva da la putrefazione.
Stranica 450 - Bradamante, vien finto chefuor del suo costume perda l'usato ardire, e d'infido ch'egli era, (avendo detto di lui: e nel mancar di fede Tutta a lui la bugiarda Affrica cede ) fa che divenga osservantissimo della promessa fatta a Bradamante di liberare i prigioni mandati in...
Stranica 449 - Orlando, che gran tempo innamorato Fu della bella Angelica, e per lei In India, in Media, in Tartaria lasciato Avea infiniti ed immortai trofei...
Stranica 49 - Francia é non ne' confini , ma ne' luoghi intcriori dell' Europa, e per questo non ha alcun facile trapasso nelle altre due parti del mondo, l'Asia...