Translations Chiefly from the Italian of Petrarch and Metastasio

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J. Cooke, and sold, 1795 - Broj stranica: 127
 

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Stranica 42 - Poco mancò ch'io non rimasi in cielo. 87 xxvi rEFIRO torna, e '1 bel tempo rimena, ' E i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, E garrir Progne e pianger Filomena, E primavera candida e vermiglia. Ridono i prati, e '1...
Stranica 86 - Spezzar m'intesi il core, Mi parve di morir. Ma per uscir di guai, Per non vedersi oppresso, Per racquistar se stesso Tutto si può soffrir.
Stranica 4 - Del vario stile in ch' io piango e ragiono Fra le vane speranze e '1 van dolore, Ove sia chi per prova intenda amore, Spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggi...
Stranica 26 - Cosa bella mortai passa e non dura. Vedrà, s'arriva a tempo, ogni virtute, Ogni bellezza, ogni real costume Giunti in un corpo con mirabil tempre. Allor dirà che mie rime son mute, L'ingegno offeso dal soverchio lume: Ma se più tarda, avrà da pianger sempre. SONETTO CXCI. - 211. Pensando a quel dì in cui lasciolla « trista, teme della salute di lei. Qual paura ho quando mi torna a mente Quel giorno eh
Stranica 50 - 1 verno a lato, E '1 dì dopo le spalle, ei mesi gai ; Se come i tuoi gravosi affanni sai, Così sapessi il mio simile stato, Verresti in grembo a questo sconsolato A partir seco i dolorosi guai. I...
Stranica 18 - Ogni angelica vista , ogni atto umile Che giammai in donna, ov' amor fosse, apparve, Fora uno sdegno a lato a quel ch' i
Stranica 44 - Quel rosignuol che sì soave piagne Forse suoi figli o sua cara consorte, Di dolcezza empie il cielo e le campagne Con tante note sì pietose e scorte; E tutta notte par che m' accompagne E mi rammente la mia dura sorte: Ch' altri che me non ho di cui mi lagne; Chè 'n Dee non credev
Stranica 6 - Ond' è dal corso suo quasi smarrita Nostra natura, vinta dal costume : Ed è sì spento ogni benigno lume Del ciel, per cui s' informa umana vita ; Che per cosa mirabile s' addita Chi vuol far d
Stranica 10 - Perchè negli atti d' allegrezza spenti Di fuor si legge com' io dentro avvampi ; Sì ch' io mi credo omai che monti, e piagge, E fiumi, e selve sappian di che tempre Sia la mia vita, ch
Stranica 84 - VI. .Quel che or m' alletta ,. o fpiace , Se lieto o mefto or fono , Già non è più tuo dono , Già colpa tua non è. Che fenza te mi piace La felva , il colle , il prato; Ogni foggiorno ingrato . M

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