l'incremento e l'operosità del nostro sodalizio. Ho detto che ogni possibile economia fu fatta. Furono infatti aboliti gli ufficj di Bibliotecario e di Commesso, e al Bullettino fu tolta, quanto alla forma, ogni apparenza di lusso, per renderne meno costosa la stampa. Vero è che col mutarne il modo di pubblicazione, riducendola da periodi liberi a periodi determinati e di breve intervallo fra loro, era necessario affidarne la direzione e collaborazione a un Collega di esperimentata capacità e operosità, e quindi incontrare una spesa press' a poco eguale a quella che occorreva pel Bibliotecario, poichè giustizia voleva che cotesto carico fosse retribuito con un assegno mensuale non troppo inferiore al servizio che il Collega rende alla Società: come era pur doveroso ricompensare in modesta misura gli studj degli altri Collaboratori. La compilazione del Bullettino e la sua stampa sono certamente i maggiori titoli di uscita; ma sotto un altro rispetto sono anche un'occasione di entrata, perchè il Bullettino è per ora il solo segno estrinseco e continuato della vita intellettuale della Società, e la catena che tiene, per così dire, stretta la compagine di essa. Dalle cose brevemente accennate ognuno comprende che condizione necessaria al prosperare della Società è il buon numero dei soci, poichè le tasse sono il sangue del corpo nostro. Con poco sangue si vive male e si muore presto. Se vogliamo dunque essere sani e forti, e avere vita lunga e operosa, il Comitato studii i modi più acconci a procacciar soci durevoli nelle varie parti d'Italia. Milano ha testè dato un nobilissimo esempio: speriamo che altre città non meno illustri nè meno fiorenti lo imitino, e che tutte concorrano, con gara degna dei tempi nuovi e delle lettere italiche, a onorare il Divino Poeta con studj severi, propizio auspicio di morale e civile grandezza della patria. Firenze, 16 maggio 1896. Il Tesoriere G. TORTOLI. RESOCONTO dal 26 Marz ENTRATA Avanzo al 25 Marzo 1892, secondo il Resoconto antecedente, come TITOLO I. 1. Tasse avute da N.° 381 Socio, le quali, come ri sulta dall' Allegato A, vanno dal 1889 al 1898, e che quanto al modo di pagamento si suddividono come appresso: 500 00 200 00 700 00 700 1000 00 Da Tasse 601 pagate direttamente al Tesoriere (1) 6008 94 Da Tasse 547 esatte da Soci di Firenze per mezzo del Bidello pel quinquennio 1891-95 (2). 5520 Da Tasse 264 esatte dai Comitati Provinciali (3) 2635 (1) Sulle tasse pagate da un Socio straniero negli anni 1892-94, ci fu un disaggio di L. 1,06. Vedi nei Bullettarj - (3) Si avverte che un Socio, ascritto al Comitato Romano, non pagò, nel 1891, che la sola tassa di un semestre, TITOLO II. Spese per la Biblioteca e la Segreteria, come ap TITOLO V. Spese di Tipografia, e più specialmente per la stampa TITOLO VII. Spese di cancelleria, di stampati, di posta, di am le Ricevute di N. 350, 402 e 627. — (2) È da ricordare che il Socio M. Sen. Luigi Ridolfi paga una tassa di L. 20. cioè Lire 5,00. Quanto agli anni poi, tali tasse si ripartono nel modo se 2. Aggi avuti su Tasse mandate in oro e in argento da Soci stranieri.. TITOLO II. Vendita del Bullettino, come appresso: Da Soci, sia per numeri spezzati, sia per l'intera collezione. Dal libraio Seeber, per copie vendute a estranei, come da sua fattura. 662 |