Cronache: parti scelte

Naslovnica
G. C. Sansoni, 1924 - Broj stranica: 253
 

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Stranica 96 - ... a tanta opera fare. Ma considerando che la nostra città di Firenze, figliuola e fattura di Roma, era nel suo montare ea seguire grandi cose, siccome Roma nel suo calare, mi parve convenevole di recare in questo volume e nuova cronica tutti i fatti e cominciamenti della città di Firenze, in quanto m'è stato possibile a ricogliere e ritrovare, e seguire per innanzi stesamente i fatti de...
Stranica 250 - La tua città, che di colui è pianta, Che pria volse le spalle al suo Fattore, E di cui è la 'nvidia tanto pianta, Produce e spande il maladetto fiore , C' ha disviate le pecore e gli agni , Perocché fatto ha lupo del pastore. Per questo l' Evangelio ei Dottor magni Son derelitti, e solo ai Decretali Si studia sì , che pare a
Stranica 95 - Quale è colui, che forse di Croazia Viene a veder la Veronica nostra, Che per l'antica fama non si sazia, Ma dice nel pensier, fin che si mostra : Signor mio Gesù Cristo, Dio verace, Or fu si fatta la sembianza vostra?
Stranica 66 - Benivento fu seppellito, e sopra la sua fossa per ciascuno dell' oste gittata una pietra, onde si fece grande mora1 di sassi. Ma per alcuni si disse, che poi, per mandato del papa, il vescovo di Cosenza il trasse di quella sepultura, e mandollo fuori del Regno, eh' era terra di Chiesa, e fu sepolto lungo il fiume del Verde a' confini del Regno e di Campagna ; questo però non affermiamo.
Stranica 147 - Grande era del corpo, ardito e sfacciato, e gran ciarlatore, e dicea palesemente chi erano i congiurati contro a Giano, e che con loro si raunava in una volta sotterra *. Poco era constante, e più crudele che giusto. Abbominò Pacino Peruzzi, uomo di buona fama. Sanza esserne richiesto, aringava spesso ne...
Stranica 70 - E la bella Trinacria, che caliga Tra Pachino e Peloro, sopra il golfo Che riceve da Euro maggior briga, Non per Tifeo, ma per nascente solfo, Attesi avrebbe li suoi regi ancora, Nati per me di Carlo e di Ridolfo, BARTOM. Letteratura italiana. r>2 Se mala signoria, che sempre accora Li popoli soggetti, non avesse Mosso Palermo a gridar: Mora, mora.
Stranica 64 - ... baroni che gli erano da lato in latino : " Hoc est signum Dei, perocché questa cimiera appiccai io colle mie mani in tal modo, che non dovea potere cadere *. Ma però non lasciò, ma come valente signore prese cuore, e incontanente si mise alla battaglia, non con sopransegne reali, per non essere conosciuto per lo re, ma come un altro barone, lui fedendo francamente nel mezzo della battaglia; ma però i suoi poco durare, che già erano in volta : incontanente furono sconfitti, e lo re Manfredi...
Stranica 175 - Cari e valenti cittadini, i quali comunemente tutti prendesti il sacro battesimo di questo fonte, la ragione vi sforza e strigne ad amarvi come cari frategli ; e ancora perché possedete la più nobile città del mondo. Tra voi è nato alcuno sdegno, per gara di ufici, i quali, come voi sapete, i miei compagni e io con saramento v'abiamo promesso d'accumunarli. Questo signore viene e conviens
Stranica 66 - 1 pastor di Cosenza, ch'alia caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L'ossa del corpo mio sarieno ancora In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora.
Stranica 129 - Italia. Questo Dante per lo suo savere fu alquanto presuntuoso e schifo e isdegnoso, e quasi a guisa di filosafo mal grazioso non bene sapea conversare co' laici; ma per l'altre sue virtudi e scienza e valore di tanto cittadino, ne pare che si convenga di dargli perpetua memoria in questa nostra cronica, con tutto che le sue nobili opere lasciateci in iscrittura facciano di Ini vero testimonio e onorabile fama alla nostra cittade.

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