nel Giorn. st. d. lett. it., XIX, 159; N. Antol., CXIX, d. Soc. dant. it., ser. 1, n. 10-11, p. 25. Agnelli Giovanni e Mercurino Sappa. Orologio dan tesco per la cronografia della « Divina Commedia ». Mondoví, tip. G. Issoglio, 1898, 82, pp. 22 e sei tav. [263 È un apparecchio consistente in una serie di tavole fotografiche, col quale si riesce a determinare esattamente l'ora indicata da Dante, ponendo mente alle posizioni del sole e della luna per rispetto alla terra. Con questo Orologio le situazioni astronomiche accennate dal Poeta riescono chiaramente intelligibili. Agnoli Galileo. A proposito d'una similitudine dante sea. (Nuove veglie venez., I, 457). Inf., XXI, 7-18. [264 Agnoloni F. Noterella dantesca a proposito della terzina « Quel color che viltà di fuor mi pinse ». (Riv. Abruzzese, Sostiene che Guido disdegnasse Virgilio, come intesero i primi commentatori. La poesia del dolore negli scrittori del dolce stil nuovo. (Prometeo, I, 4-6). [267 Agresti Alberto [di Napoli]. – Il vero velato da Dante nel Canto VIII del « Purgatorio »: Nota. (L'Alighieri, I, 81). [268 Ancóra del vero velato da Dante nel Canto VIII del « Purgatorio »: Memoria letta all'Accademia Pontaniana nella tornata del 20 maggio 1894. Napoli, tip. della r. Univ., 1894, 4, pp. 14. [269 Dal vol. 24 degli Atti dell' Acc. Pontaniana. Riferisce e conforta con qualche nuovo argomento l'interpretazione già proposta ne L' Alighieri, I, 81. Cfr. Bull. d. Soc. dant. it., serie 1a, n. 1, 38; Giorn dant., VI, 37. Agresti Alberto (di Napoli). Sul collocamento degli eretici nell' << Inferno» di Dante. (L'Alighieri, I, 225). [270 [271 Dov'è punita nell'Inferno di Dante la matta bestialitade? (L'Alighieri, II, 1). Dante e i patarini: Studî pel Canto X dell'«< Inferno ». (L'Alighieri, II, 282, 305). [272 Eva in Dante e in Pier Lombardo. (L'Alighieri, III, 101; e Atti dell'Accademia Pontaniana, XXI, 170). [273 Dante gindica molto severamente Eva nella Commedia (Purg., XII, 71; XXIX, 23-30; XXXII, 32; Par., XIII, 38 e 39; XXXII, 4-6) e nel De vulgari Eloquentia (I, 4); e la fonte vera del giudizio dantesco è Pier Lombardo (lib. II, dist. 22). Dante e Vanni Fucci: Nota letta all'Accademia Pontaniana nella tornata del 24 aprile 1892. (L' Alighieri, III, 456). [274 Cfr. Bull. d. Soc. dant. it., n. 12, p. 20. Dante e Vanni Fuccì. (Atti della r. Accademia Pontaniana, XXII). [275 Per il Dilli che non mucci di Dante, Inf., XXIV, 127, l'autore spiega digli che non nasconda, che non taccia; intendendo che Vanni, tuttoché scaltro e svelto e raggiratore, non riuscí ad ingannare l'Alighieri che lo conobbe uom già di sangue e di corrucci, e lo tenne sempre colpevole del sacrilego furto commesso, o tentato, nella sagrestia de' belli arredi. Si può tuttavia dubitare sempre se il Pistoiese fu un malfattore volgare o un deliquente politico. Breve notizia di un manoscritto dantesco inedito di Ni cola Sole. (Atti dell' Acc. Pontaniana, XXV). [276 È una trad. in prosa delle prime due Cantiche fatta dal S. verso la metà del sec. XIX, « ad uso de' giovanetti e delle donne. » - Lezioni dantesche. (L'Univ. pop. di Napoli, 1, 2, ecc.). [277 Son le tre prime lezioni di un corso dantesco fatto dall'A. nell'Univ. pop. di Napoli. Note dantesche. I. Sul collocamento degli eretici nell'<< Inferno» di Dante. II. Dov'è punita nell' « Inferno » di Dante la matta bestialitade? III. Dante e i Patarini. Napoli, tip. dell'Università, 1896, 8o, pp. 8. Cfr. Giorn. dant., IV, 370. [278 Agresti A. [di Firenze]. Una lettera aperta sulle lettare dantesche. (Marzocco, IV, 18). 279 Sulla Lectura Dantis rinnovata in Firenze dalla Società dantesca italiana. Cfr. Giorn. dant., VIII, 500. Ajuti Attilio. Esegesi estetica del I Canto del « Paradiso » secondo s. Tommaso. (La Sc. cattol., an. 2°, vol. III, 257). [280 Alamanni Luigi. – Ecloga in morte di Cosimo Rucellai. (Del Balzo, Poesie di mille autori, ecc., Roma, 1897, IV, 447). [281 A Dante [sonetto]. (Del Balzo, Poesie di mille autori, Roma, 1897, V, 42). Albertario Davide. 7-8 nov. 1898). [282 Il grande Scrittore. (Osserv. catt.. [283 Parlando delle qualità che si richiedono in uno scrittore veramente grande osserva: « Io vedo grande scrittore Dante Alighieri ; la lingua, l'uso che ne fa, lo stile che lo rende il poeta di tutti i secoli e di tutti i popoli, il fine educatore del suo Poema, me lo dicono grande; la grandezza di Dante si impone, è alcunché di superiore ad ogni discussione: è la evidenza. Ma Dante, per quale virtú è grande? Per la virtú del cristiano che crede, o per la virtú del positivista che non crede? » Alberti Luisa. - La vita di Dante Alighieri. Influenza degli studi danteschi sul carattere femminile: Lezioni due. Genova, Stab. tip. Montorfano, 1900, 8°, pp. 16, e 12. [284 Cfr. Bull. d. Soc. dant. it., VIII, 191. Albertoni Silvia. 1899). Bismantova. (Vittoria Colonna, 16 nov. L'amore di Dante. (Roma letteraria, IV, 13). [285 [286 Vi si ragiona con molto garbo dell'amore di Dante per la Beatrice narrato nella Vita Nuova. Albini Giuseppe. Al sepolcro di Dante. (Albini, Liriche, Torino, 1894, p. 109). [287 Cecco d'Ascoli: a proposito d'un libro recente. (Fanf. d. Dom., 9 ott. 1892). [288 Del libro del Castelli su La vita e le opere di C. d'A., Bol., 1892. Per i carmi latini di Dante Alighieri e di Giovanni del Virgilio. (Atene e Roma, IV, 34). [289 Alciati Terenzio. - In « Comoediam » Dantis Alegherii hendecasyllabi: [ed. Jos. L. Passerini]. Venetiis, ex typ. Visentini, 1892, 8°, pp. 4. Nozze Pelaez-Chiarini. Dal Cod. Casan., E. IV. 33 [2117]. [290 Alcock Walter, music. V. Alighieri D., The Lord's prayer, ecc. London, 1892. Aldrich Anne Reeve. Francesca and Paolo. (Aldrich, Songs about life, ecc., New-York, 1894, pp. 33). [291 Aldrich Thomas Bailey. - A portrait of Thomas William Parsons: a footnote. (The Century, XLVIII, 323). Contiene la poesia del P.: On a bust of Dante. [292 Alexandre Edouard. Les conferences du Luxembourg. (L'Univ. et le Monde, 8 e 22 maggio, 1898). [293 Delle conferenze di A. De Margerie su Dante e la Dir. Comm. e del p. Terrade su Dante e Goethe. Deplorando che della Commedia il solo Inferno sia conosciuto in Francia, A. De Margerie fece gustare a' suoi ascoltatori le divine bellezze che sono nelle altre due Cantiche, e la grande potenza con la quale Dante, nel Purgatorio, parla allo spirito, alla imaginazione e al cuore. Discorrendo delle pene espiatorie assegnate quivi alle anime, notò come Dante si riveli teologo profondo e grande psicologo. Le pene da lui descritte sono ognora in perfetta relazione con la natura e con l'entità del peccato, e ognora e in ogni parte, nel Purgatorio, il sentimento d'una perfetta e profonda sommissione alla volontà divina addolcisce alle anime l'asprezza del castigo. Il Terrade confrontò le creazioni del grande Tedesco con quelle del Poeta italiano, e parlando di Margherita e di Beatrice concluse affermando che giammai alcun poeta seppe idealizzare la donna al pari di Dante. Giovan Seneca Collenuccio: Boz Alfieri Alessandro. zetto storico. Roma, Libr. Desclée, Lefebvre e C., 1899, 8o, pp. (10). [294 Vi si parla del monastero di Fonte Avellana, Par., XXI, 110-111. Alfieri Vittorio. Al sepolcro di Dante. (Puccianti, Antol. d. poesia ital. mod., Firenze, 1894, p. 84). [295 Sopra i ritratti de' quattro grandi poeti italiani: sonetto. (Fornaciari, Esempi di bello scrivere, Firenze, 1893. II, 346). [296 Alger J. G. - Dante's Guizzante: the mediaval Port of Wissant. (The Academy, 1892-93, nn. 1075-1077; 1079-1082). [297 Cfr. Bull. d. Soc. dant. it., I, 40. Did Dante visit England? (Notes and Queries, ser. 82, vol. II, p. 101). [298 Alighieri [L'], rivista di cose dantesche diretta da Francesco Pasqualigo. Verona-Venezia, Leo S. Olschki [Lonigo, tip. Gaspari; Verona, Stab. Civelli; Venezia, Stab. tip. Visentini], 1890-1893, voll. quattro, 8°, pp. 400; 580; 522; 260. [299 Recens. di F. X. Kraus, in Literaturbl. f. germ. u. rom. Philol., mar. 1890; di H. Buchholtz in Arch. f. das studium der neuer. Sprach. u. Litterat., 1890-93, fasc. LXXXIV, 466; LXXXV, 464; LXXXVII, 350; LXXXVIII, 458; XCI, 342. Notizia nella Riv. crit. d. Lett. it., VI, 29, ecc. Alighieri Iacopo. - Il Dottrinale: Edizione critica con note e uno studio preliminare [di] Giovanni Crocioni. Città di Castello, S. Lapi, tip. edit., 1895, 16, p. 335. [300 È il vol. 26-28 della Collez. di opusc. dant., diretta da G. L. Passerini. Recens. di T. Casini, Bull. d. Soc. dant. it., III, 65; N. Antol., CXLVII, 381; di G. Volpi, Rass. bibl. d. Lett. it., IV, 121. Alimena Bernardino. Il delitto nell' arte. Torino, Frat. Bocca, edit., (tip. V. Bona), 1899, 8', p. 91. [301 Recens. di S. De Chiara, nel Giorn. dant., VIII, 439, per ciò che ivi si riferisce a Dante. |