Benvenuto Rambaldi da Imola, Opseg 2Dalla tipografia Galeati, 1856 |
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accidia alcun allora altra altrui amore angeli anime Arno avarizia avea Beatrice canto CANTO XXXII carro Catone cerchio ch'io chè chiama Chiesa ciascun cielo città colla colpa colui COMMENTO DI BENVENUTO corpo Cristo Dante dice dimanda divina dolce donna Duca ebbe Eneide erano eterna Eunoè fama fece figlio fiume fuggire fuoco gente Gesù Cristo giorno grido grifone guarda Guido Inferno insegna l'altro l'angelo l'anima lagrime lascia lombra lume luna luogo lussuria maggior Maometto maraviglia Matilde Meleagro mente mondo morte mostra nemici occhi omai Ovidio padre Paradiso parea parla parole passi peccato pianta Piramo Pisistrato Platone poco poeti poscia prego pria purga Purgatorio quivi raggi ragione RAMBALDI regno rispose Roboamo salire santo sente sette Sordello spiriti Stazio superbia Tebe terra TESTO MODERNO tosto trova umana veder vedi veggio venir vidi Virgilio virtù viso vista viva vizio volge volse volte
Popularni odlomci
Stranica 431 - Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro, e sé non giova, Ma dopo sé fa le persone dotte, Quando dicesti: « Secol si rinnuova; «Torna giustizia, e primo tempo umano, » E progenie discende dal ciel nuova.
Stranica 536 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno, Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suol che d
Stranica 520 - Quando mi vide star pur fermo e duro, turbato un poco, disse: « Or vedi, figlio: tra Beatrice e te è questo muro...
Stranica 60 - Cosenza, che alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuor del Regno, quasi lungo il Verde, Dov' ei le trasmutò a lume spento.
Stranica 98 - Vien dietro a me, e lascia dir le genti: Sta come torre ferma, che non crolla Giammai la cima per soffiar de...
Stranica 353 - 1 foco movesi in altura per la sua forma ch'è nata a salire là dove più in sua matera dura, così l'animo preso entra in disire, ch'è moto spiritale, e mai non posa fin che la cosa amata il fa gioire.
Stranica 605 - Però in pro del mondo che mal vive , Al carro tieni or gli occhi, e quel che vedi, Ritornato di là, fa che tu scrive. Così Beatrice : ed io che tutto a' piedi De' suoi comandamenti era devoto , La mente e gli occhi ov
Stranica 316 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Stranica 81 - Quando per dilettanze, ovver per doglie, Che alcuna virtù nostra comprenda, L'anima bene ad essa si raccoglie, Par che a nulla potenzia più intenda; E questo è contra quello error, che crede Che un'anima sovr' altra in noi s'accenda. E però, quando s...
Stranica 160 - A' miei portai l'amor che qui raffina. O, dissi lui, per li vostri paesi «*» Giammai non fui; ma dove si dimora Per tutta Europa, ch'ei non sien palesi ? La fama che la vostra casa onora, •*« Grida i signori, e grida la contrada, Sì che ne sa chi non vi fu ancora.