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fidei integritate decernimus, vehementius commovendos: QUIA INFERIORUM ORDINUM CULPE AD NULLOS MAGIS REFERENDÆ SUNT " QUAM AD Desides neglIG ENTESQUE rectores.

Diffatti non vi sarà giammai un buon gregge, quando non si abbia un ottimo pastore; mentre dalla condotta del pastore in costume, in zelo, in religione risulta il costume, lo zelo, e la religione del gregge.

106. LORENZO detto Moro di Pola, secondo il Dandolo, fu patriarca di Aquileja nel 534, dicendo: Laurentius episcopus, qui alio nomine Maurus dictus est, confirmatus fuit anno Domini DXXXIV. Hic in Pola urbe Istria natus, hoc tempore hunc Præsulatum obtinuit Hic itaque epidum sedisset annis iv. mensibus v. de hoc sæculo migravit anno 539, a cui successe Macedonio. Il Rubeis non trovando alcuna memoria in Aquileja, e nelle cronache, e nei cataloghi di questo Lorenzo, dubita di esso. Id. p. 164.

scopus,

107. MARCIANO nato nel castello di Pirano, educato, e consacrato sacerdote dal patriarca Elia, approvò lo traslato della

534 di Pola.

607

di Pirano.

615 di Umago.

sede di Aquileja a Grado in unione di tut-
to il clero, ascese gradatamente agl' impie-
ghi sotto il patriarca Severo, a cui succes-
se nella sede della Nuova Aquileja, ossia
Grado, per unanime consenso di tutti gli
elettori nell'anno 607, e che plenus die-
rum, dopo anni 3, mesi 1, giorni 5, di
patriarcato finì di vivere in Grado, secondo
la Cronaca del Dondolo lib. 6 cap. 2 p.12.
L'Ughelli Tomo V. p. 32 lo pone fra i
patriarchi di Aquileja, e pag. 1084 fra quel-
li di Grado. Il Coleti p. 1084 nella nota lo
vuole di Aquileja, ed il Rubeis pure (loco
cit. pag.
300) lo ritiene in patriarca di Aqui-
leja, e scismatico.

108. EPIFANIO nacque nel castello di Umago, fu primicerio de' notaj in Grado sotto Severo, ed in quell' isola dai vescovi cattolici fu eletto patriarca. Visse nella sede un anno, mesi 3, e giorni 2. Lasciò erede de' suoi beni la chiesa di Grado, ed in quella fu sepolto. Dandolo cap. 5 lo chiama vir catholicus, et scripturis divinis satis eruditus. Paolo Diacono lib. IV. cap. 34, Rubeis pag. 295, Ughelli T. v. p. 1084.

da Pola.

109. CIPRIANO, nato nella città di Po- 6.6 la, successe nel patriarcato di Grado al suddetto Epifanio nel 616, quantunque il Dandolo vi dia l'anno 618. Li cronisti lo dicono eletto per consenso generale di quel clero, ed essere stato venerabile per purità di mente, candidezza di costumi, e santità di vita. Cessò di vivere ottimo pastore, amato generalmente, nell' anno decimoquinto della sua sede, e fu sepolto nella chiesa patriarcale di S. Eufemia in Grado. Dand. cap. 6 Ughelli T. v. p. 1084. Rubeis p.296.

110. STEFANO nato nella città di Parenzo fu eletto e consacrato patriarca di Grado nel 668 dai vescovi, dal clero, e dal popolo della Nuova Venezia, e dell' Istria, i quali erano esenti dal giogo de' longobardi. Dopo anni cinque, mesi 2 di patriarcato morì, e fu sepolto nella cappella di S. Giovanni della cattedrale di Grado nel 673. Dandolo cap. 9. Ughelli Id. p. 1086. Rubeis p. 305.

111. ANTONIO di Capodistria dal Tentori Istor. Veneta Tom. ir. p. 186 viene posto in patriarca di Grado tra Stefano, ed

663

da Paren

673

da Capo

distria.

675

Agatone, che sarebbe tra il 668, e 673, ma di questo patriarca non si trova menzione nei monumenti aquilejesi del Rubeis come pure nemmeno nell' Ughelli.

112. AGATONE nato nella città di Giuda Capodi- stinopoli, ossia Capodistria fu nell'anno 675 secondo l' Ughelli p. 1086, e secondo il Rubeis nel 673 nell' opera citata pag. 305, dai suffraganei vescovi della Nuova Venezia, e dell' Istria eletto e consacrato a patriarca di Grado, in successore a Stefano. suddetto, a norma degli autori qui accennati, o dietro i documenti del Tentori al preaccennato patriarca Antonio. Dice il Dandolo cap. x. a suffraganeis suis nova Vene

tiæ et Istria consecratur.

Il nostro Agatone nell'anno 679 intervenne al sinodo romano, instituito e convocato dal pontefice pur Agatone, contro gli eretici monoteliti, e v'intervennero con esso pure i vescovi di lui suffraganei, dei quali, come del patriarca si veggono le sottoscrizioni nel sinodo stesso e sono.

1 AGATHO episcopus sanctæ ecclesiæ Aquilejensis provinciæ Istriæ.

2 CYRIACUS episcopus sanctæ ecclesiæ Polensis provinciæ Istriæ.

3 AURELIANUS episcopus sanctæ ecclesiæ Parentinæ provinciæ Istriæ.

4 URSINUS episcopus sanctæ ecclesiæ Cenetensis (Cessensis) provinciæ Istriæ.

5 ANDREAS episcopus sanctæ ecclesiæ Vejentanæ (Celejana) provinciæ Istriæ.

6 GAUDENTIUS episcopus sanctæ ecclesiæ Tergestinæ provinciæ Istriæ.

7 BENENATUS episcopus sanctæ ecclesiæ Opitergiensis provinciæ Istriæ.

8 URSINIANUS episcopus sanctæ ecclesiæ Paduanæ (Petenensis) provinciæ Istriæ. 9 PAULUS episcopus sanctæ ecclesiæ Patavinæ (Altinensis) provinciæ Istriæ.

10. PAULUS episcopus sanctæ ecclesiæ Altinensis (Riminensis) provinciæ Pentapolis. A queste sottoscrizioni il Rubeis vi ritrova molti errori delle città alle quali vengono indicate le sedi dei vescovi, ciò che difetto giudicar si deve degli amanuensi, come può vedersi al n. 8, 9, dove Ursiniano e Paolo sono indicati vescovi, l'uno Paduano e l'altro Patavinæ ecclesiæ, ch'è l' una

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