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GIORNALE DELLA LIBRERIA

DELLA TIPOGRAFIA E DELLE ARTI E INDUSTRIE AFFINI

Supplemento alla Bibliografia Italiana pubblicato dall'Associazione Tipografico-Libraria Italiana

Ufficio dell' Associazione Tipografico - Libraria Italiana, in Milano, via Monte di Pietà, 12.

Prezzo d'Associazione.

Giornale della Libreria esce ogni domenica. - Per l'Italia, compreso il Catalogo annuale delle nuove pubblicazioni della li. breria Italiana che esce in due puntate semestrali, L. 7,50 l'anno; Stati dell'Unione Fr. 12.

La Bibliografia Italiana esce ogni 15 giorni, e non si vende separatamente, ma insieme col Giornale della Libreria e col Catalogo annuale delle nuove pubblicazioni della Libreria Italiana, costa L. 21,50 l'anno in tutto il Regno; negli Stati dell'Unione Fr. 28.

Prezzo delle Inserzioni.

Telefono N. 1445

Ogni spazio di linea, in 3 colonne, Cent. 10; in 2 colonne, Cent. 15.
Pagina intera L. 18; mezza pagina L. 40.

I membri dell'Associazione Tipografico-Libraria godono la riduzione di un
terzo sul prezzo di queste inserzioni.

Per le Desiderata, ogni spazio di linea in 3 colonne, Cent. 45 netti.
Per le Pubblicazioni della Settimana, ogni editore ne mandi pronta-
mente la notizia che è registrata gratis.

Avvertiamo i nostri associati che le inserzioni devono pervenirci non più tardi del giovedì d'ogni settimana.

C. BATTIATO, Catania.

Pubblicazioni della Settimana.

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1712. Boghen Conigliani Emma. Idealità leopardiane: studio critico estetico. 16. p. 32.

1

ad uso degli enologi italiani, riveduta e ampliata da A. Strucchi, con un'appendice sul metodo della botte unitaria pei calcoli relativi alle botti circolari, di R. Bassi, 3.a ediz. interamente rif. 16.o fig. p. 307. 2 Manuali Hoepli.

speculativa (citazioni massoniche) | 1731. Ottavi 0. Enologia, precetti ossia le sue definizioni, simboli, origini e principii raccolti ed ordinati dalle opere più classiche ed officiali dei frammassoni. 3 voll. 8.o fig. 12 1722. Mazzi Pietro. La visione del rapito di Patmos : commento storico e versione dell'Apocalisse. 2. ediz. 8. p. 120. 1 30 1723. Meregalli Luigi. I redenti: racconto. 16.° fig. p. 176.

- 70 Nuova biblioteca romantica tascabile ill. n. 17.

1713. Cagni M. In ferrovia: aned-1721. Ricci Lorenzo. Vita nova: rac-
doti, barzellette, rime per passa-
tempo. 8. p. 165.

2

1714. Colonna G. La coxite tuberco-
lare. 8. p. 243.
3
1715. Lo Savio N. La economia so-
ciale con riguardo ai dati della so-
ciologia contemporanea. Vol. I. 8.o
p. 420.
7 -
1716. Pezzi Domenico. Saggi di in-
dici sistematici illustrati con note
per lo studio della espressione me-
taforica di concetti psicologici. Se-
rie I: Esempi tratti dalla lingua
greca antica. 3 saggi. 4.o p. 156. 8-
1717. Sacco Federico. I molluschi dei
terreni terziari del Piemonte e della
Liguria. Parte XX, con 5 tav. 4.°
p. 61.

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1730. Guggenheim M. Le cornici ita-
liane dalla metà del secolo XV allo
scorcio del XVI, con breve testo
riassuntivo intorno alla storia ed
all'importanza delle cornici.100 tav.
50

in-4°

-

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E. LOESCHER, Torino. 1735. Indici del Giornale storico della letteratura italiana. Vol. I a XXIV (1883-1894). 8.° p. 193. 10

1736. Nârâyana. Lo Hitopadeça o
buono ammaestramento, tradotto
dal sanscrito da Oreste Nazari. 8,°
2.50
P. 120.

1737. Pascal C. Studi romani. III:
L'esilio di Scipione Africano Mag-
giore. IV: Il partito dei Gracchi e
Scipione Emiliano. 8.o p. 32. 2.
1738. Pedroli U. Il regno di Perga-
mo: studi e ricerche. 8.° p. 73. 3
1739. Uzielli G. Ricerche intorno a
Leonardo da Vinci. Serie I, vol. I,
con una fotolitografia e due acque-
forti. 2. ediz. corretta e molto am-
pliata. 8. p. 744.
25

G. B. PARAVIA & C., Torino. 1740. Avòli A. Sillabario per la 1.a classe element. 5.a ediz. 16.o fig. pagine 40. 20 1741. Bocci D. e A. Zaccaria. La scolaretta italiana: letture per le scuole elem. Libro IV ad uso della 4. classe. 3. ediz. 16.° fig. pagine 232. 1 20 1742. Brousse (De la) S. Sillabario francese ad uso delle scuole italiane con le regole per la pronuncia. 6. ediz. 16. p. 91. 1743. Fontana T. Letture educative ed istruttive per gli alunni della 2. classe elem. maschile. 3.a ediz. 16. fig. p. 175.

60

- 75

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2
1754. Ciralli Ern. Racconti muti per
esercizi di composizione nelle scuo
le elem. Serie I per la 1. classe.
Dieci racconti. 16 fototipie. 20
Serie II per la 2. classe elem.
Venti racconti, 40 fototipie.
1756. Serie III per la 3a classe.
Trenta racconti. 90 fototipie. 60
1757. Gabrielli Pecorella. Storie
piccine per la 2.a classe elem. ma-
schile riveduto da P. Mantegazza.

1741. Grammatica G. Diario compi-
lato secondo il metodo ciclico per
le scuole elementari, preceduto da
programmi particolareggiati e se-
guito da un saggio di carta bio-1755.
grafica. Tutti i giorni una lezione.
Vol. II per la 4. classe. 16.o pagi-
2 50
ne 330.
Collezione di libri d'istruzione e di educ. Vol. 341.
1745. Lamagna G. Brevi racconti di
storia educativa dei fatti e degli
uomini più notevoli del risorgi-
mento italiano dal 1848 al 1870 per
gli alunni della 3.a classe elem. 16.o
p. 20.
1746.

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30

4.a ediz.

G. C. SANSONI, Firenze.

40

60

1758. Antognoni Oreste. Luoghi scel-
ti da prosatori latini, con i volga-
rizzamenti più noti, per gli alunni
delle scuole classiche. 16.° 1 50

gnare la storia nelle scuole elem 16.° 11761. Marchesini Giovanni. Elmenti di logica ad uso dei lice secondo le opere di R. Ardigò, St. Mill, A. Bain, ecc. 16.°

1765. Martini Ferdinando. Prosa viva di ogni secolo della letteratura italiana: libro di lettura pro-] posto alle scuole complementari e normali, alle classi superiori dell ginnasi e inferiori degl'istituti tec

nici.

350 1766. Tincani Carlo. Prosa e poesia latina, ordinata e proposta per versioni ai ginnasi e ai licei. Parte I (dal sec. I avanti Cristo al sec. IV 2 dopo Cristo). 16.o

SOCIETÀ EDITRICE LIBRARIA, Mlano.

1767. Laurent. Principii di diritto civile. Vol. 16.o

10

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Storia d'Italia; idea generale dei suoi grandi periodi e racconti educativi riguardanti alcuni dei fatti e degli uomini più notevoli della storia romana e nazionale, per la 4. cl. elem. 16.° p. 56. · 40 1747. Libro (Nuovo) di lettura francese ad uso delle scuole d'Italia. Parte I. 10. ediz. 16.o p. 120. - 80 1748. Locchi D. Piccolo atlante scolastico ad uso della 3.a classe elem. per le scuole della provincia di Torino. 8.° con 7 carte col. 1 F. VALLARDI, Milano. 1749. Lorusso B. La partita doppia 1773 Rebuschini E. Il cannottaggi applicata al commercio e alla baned il nuoto nei loro rapporti colca secondo il nuovo programma l'igiene e collo sviluppo fisico. 16.3 delle scuole italiane di commercio 1763. Idem. Vol. II, parte II. Storia fig. p. 114. all'estero. 8.o p. 264. contemporanea e norme per inse-11 medico di casa, n. 50.

U. HOEPLI, Milano.

1759. Comani Francesco. Breve sto-
ria del medio evo. Vol. I. 16.0 2 50
1760. - Idem. Vol. I. 16.o
1 50
1761. Comani-Mariani Giuditta.
Compendio di storia medioevale e
moderna, con speciale riguardo ai
costumi e alla coltura, ad uso delle
scuole normali inferiori. Vol. I per
la 1.a classe normale. Il medio evo.
16.0
2
Idem. Vol. II, per la 2.a classe
normale. Parte I. Storia moderna
(1492-1789). 16.°
1 50

1762.

Pubblicazioni del mese a fascicoli.

Alighieri Dante. La Divina Com-
media illustrata nei luoghi e nelle
persone a cura di Corrado Ricci.
Fasc. II, in-4, p. 25-48.
1
Annuario del R. Istituto Botanico di
Roma. Redatto da R. Pirotta.
Anno VI, fasc. II, in-4, p. 67-180, e
tavole V, VI, VII e IX-XXI. 20
Vinci (Leon. da). Il Codice Atlan-
tico nella Biblioteca Ambrosiana
di Milano, riprodotto e pubblicato
dalla R. Accademia dei Lincei sotto
gli auspici e col sussidio del Re e
del Governo. Fasc. X, in fol., p. 315-
388 di testo e 40 tavole (CCCLXI-CD)
su carta a mano.
37 50

1

1

Byrne-Spon. Dizionario d'ingegne- | Brehm. Vita degli animali. Disp. 57
ria. Fasc. 157-158.
Cad. 1 (7. Uccelli). 4.o fig. p. 48.

colo 259

1 50

Enciclopedia giuridica italiana. Fa-
scic. 206-207.
Cad. 2
Gluck F. Commentario alle Pandette.
Fasc. 217-219.
Cad. 1
Oncken G. Storia universale illustr.
Fasc. 461-464.
Cad. 1
Reclus E. Geografia universale. Fa-
scicoli 827-834.
Cad. 50

a

1.20

Enciclopedia dell'ingegnere. Fasci- Crivellari-Suman. Commento al
codice penale. Disp 98 (art. 381-392).
8.o p. 80.
1
Digesto italiano. Disp. 283 (Fondo-be-
neficenza-Foreste); disp 284 (Eman-
cipazione-Emigrazione); disp. 285
(Commissione [Contratto di]). 4.'
Cad. 2
Enciclopedia arti e industrie.Disp. 130
(Vettura-Vino). 4.° fig. p. 96.
Farmacopea italiana. Disp. 42 (Tee-
nica farmaceutica); disp.43(Gomma-
Cad.
Infusi). 4. fig. p. 40.
Giurisprudenza italiana. Dispensa 12
(1896). 4. p. 88.

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SOCIETÀ EDITRICE LIBRARIA, Mi- Biblioteca economisti. Serie IV, dilano. Barral-Sagnier. Dizionario d'agri coltura. Fasc. 128. Cad. I

spensa 57. 8.o p. 80. 150 Biblioteca scienze politiche. Serie II, disp. 64 (5. Colonie). 8.° p. 80. 1 50

3

2

Pateri. Atti procedura civile e nul-
1.
lità. Disp. 45. 8.o p. 48.
Patria (La). Geografia dell'Italia. Di-

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1

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spensa 209 (Napoli); disp. 210 (BerCad. gamo). 4. fig. p. 32. 60 Repertorio decennale Rivista penale. Disp. 5 (art. 244-331). 8.o p. 64. 1 Rivista delle privative. Disp. 8 e 9 (1896). 4.° p. 48. 2 Rivista penale. Settembre 1896. 8.o p. 120. 2 Saredo. Legge comunale e provinciale. Disp. 67. 8.o p. 61. Supplemento Annuario di chimica. 1 25 Disp. 138-139. 4.o fig. p. 40. Supplemento Enciclopedia italiana. Disp. 78 (Italia). 4.° fig. p. 80. 2. Trattato di medicina. Disp. 134 (Neurastenia-Isterismo). 4.° fig. p. 48. 1Trattato di patologia generale. Dispense 12-13 (Intossicazioni). 4.o fig. p. 48. Wilke-Pagliani. Trattato di elet

1

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bliche. Vol. IV, disp. 155 e 156. 8.o fig. p. 32. Cad. 1

Cuzzi A. Trattato di ostetricia e ginecologia. Vol. I: Introduzione storica. Fasc. 41-42. Cad. 1 Enciclopedia universale illustrata. (Lexicon Vallardi). Volume IX, diCad. spense 621-626. 8.o fig. 50 Lyon Gaston. Trattato elementare di clinica terapeutica. Fasc. 15-16. 8. p. 96. Cad. 1Marinelli G. La Terra. Trattato popolare di geografia universale Vol. 40 III, disp. 513-524. 8.o fig. Cad. Mazzola Francesco. Dizionario industriale d'arti e mestieri. Vol. I, fasc. 11 e 12. 8.o fig. p. 80. Cad: 1 Romiti Guglielmo. Trattato di anatomia dell'uomo. Vol. II, parte V: Splancnologia. Fasc. 39 e 40. 8. fig. p. 84 Cad. 1

-

ASSOCIAZIONE TIPOGRAFICO-LIBRARIA ITALIANA

Assemblea generale di Firenze 25-26 settembre 1896.

Seduta del 25 Settembre.

All'Assemblea Generale ordinaria tenutasi in Firenze nella Sala delle Conferenze del Circolo Filo

logico, graziosamente concessa, intervennero il presidente cav. Pietro Vallardi; i membri del Consiglio direttivo signori cav. E. Voghera, cav. Carlo Orsenigo e cav. Ignazio Lozza, e i soci sigg. cavalier Piero Barbèra, Luigi Barbèra, cav. Enrico Bemporad, Ambrogio Grimoldi, Odoardo Jalla, Roberto Paggi, Alessandro Rossini, cav. Paolo Carrara, Antonio Colombo, Giuseppe Massimino, rag. Febo Pollini, rag. Oreste Pupilli, Adriano Salani, cav. Scipione Lapi, cav. Salvatore Landi, Fabio Bicchierai, Federico Furchheim, dott. V. Pasquale, Emanuele Cristina, Pietro Cristiano, Elpidio Mantegazza, cav. Aristide Staderini, cav. Lorenzo Vigliardi Paravia, avv. Giuseppe Bocca, cav. ing. Giuseppe Pomba, cav. Carlo Vigliardi-Paravia, Bernardo Seeber, S. Belforte, Mario Giusti, G. B. Campitelli, cav. Innocenzo Artero, Dante Segati, Ilario Paleari, G. Gallizio, G. L. Buffarini, Giacomo Würmli, Giov. Pasquale Seotti.

Erano poi rappresentati mediante regolare procura altri 84 soci.

Dichiarata aperta la seduta alle ore 10, 15, il cav. Piero Barbèra comunicò agli intervenuti che il Circolo Filologico metteva a loro disposizione le sale di lettura.

Il nostro Presidente prese la parola per commemorare il compianto cav. dott. Francesco Vallardi,

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Riluttante dapprincipio a accettare - prevedendo che la mia personalità non sarebbe stata all'altezza del nobile incarico cedetti alle vive insistenze dei col

leghi, e non mi pento d'aver loro dato ascolto. Ebbi agio in questi tre anni, oltre che ad aver soddisfazioni di amor proprio, di riconoscere che per i miei collaboratori non è vano il nome d'Associazione, perchè, e mi compiaccio di dichiararlo pubblicamente, ebbi da loro consigli ed aiuti, che resero assai facile il compito mio, e mi persuasero che avevo torto quando mettevo avanti tanti dubbi. Si abbiano tutti i più sinceri ringraziamenti.

E non faccio nomi, primo perchè voi tutti li conoscete, poi perchè urterei nel desiderato riserbo.dei

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più; mi corre però l'obbligo di non dimenticare altri che indefessamente hanno con me e per me lavorato e di cui uno ci lasciò già da qualche mese, l'altro sta per lasciarci ora. Voglio dire del nostro Oberosler e del Pupilli. Il primo colla sua sagacia e costanza contribui non poco al diffondere la nostra Associazione, il secondo modestamente e nella collaborazione del giornale fece si che esso riescisse veramente il vero monitore necessario per tutti coloro che esercitano la nostra industria e i nostri commerci. Credo di esprimere il sentimento di tutti mandando loro un ringraziamento ed un saluto.

Ho compiuto il triennio, ma che s'è fatto? Non spetta certo a me giudicarlo, però mi corre l'obbligo di darvi una succinta relazione di tutto ciò che si svolse in questo periodo di tempo.

Uno dei fatti più importanti che riguarda l'andamento della nostra Associazione, e che diede luogo a grandi discussioni nell'assemblea straordinaria tenutasi a Milano nello scorso dicembre, fu la modificazione portata al nostro Statuto. Le basi della nostra Associazione, se non totalmente in conformità alle mie idee, furono allargate. I vantaggi che mi ripromettevo cominciano a dare i loro frutti, ed è certo ch'essi cresceranno in avvenire.

Ciò si deve anche in gran parte al movimento iniziato col mostrare ai colleghi che l'Associazione non era solo Italiana di nome, ma di fatto, e prova ne sia il favore con cui fu accolto il principio di tener le assemblee non sempre dove abbiamo la nostra sede.

Non vi parlo della parte economica, essendo compito e del nostro Economo-Cassiere, e dei Revisori dei Conti, vi dirò solo però, e con franchezza, che avanzi .non ve ne ho fatti, non siamo andati più in là di quello che esisteva al giugno 1893, e per quanto mi sarebbe stato più caro l'aver potuto venir qui a darvi notizie migliori, non mi pento di quanto feci, giacchè giudico la potenza dell'Associazione non da qualche migliaio di lire più o meno in cassa, ma da tutta l'azione che ha potuto svolgere qui e all'estero affermandosi vieppiù all'altezza dello scopo per cui è costituita.

L'egregio mio predecessore cav. Sacchi nell'assemblea generale del 16 luglio 1893, accennando come la nostra Associazione stava per compire il suo primo quarto di secolo, manifestava il pensiero che il migliore fe

steggiamento era quello di radunarsi in un Congresso per discutere molte questioni che ci interessavano.

Il buon suggerimento ebbe felice risultato. Il Congresso di Milano, il IV che si teneva dopo una lunga sosta, ebbe un esito felicissimo. Il concorso fu grande. Le questioni trattate con serietà e competenza. I risultati se non tutti ottenuti, per lo meno in via di adempimento. L'Associazione ne usci rafforzata. Ha mostrato quale vitalità possedesse, ha persuaso anche gli increduli che la riunione dei colleghi può dar buoni frutti, ha fatto si che poco a poco i 185 soci che erano nel 1893 aumentassero a 300 nel 1896 e le 44 città in cui era rappresentata si portarono a 50. Non mi potrete, diciamolo francamente, negare che ciò è un risultato splendido, data l'abituale apatia italiana, che in tutto predomina.

Nel triennio scorso abbiamo avuto anche l'Esposizione del 1894 a Milano. La nostra Associazione prese parte attiva ad essa e con buoni frutti. Non insisto su questo argomento perchè ebbi a riferirvene l'anno

scorso.

Il Comitato fu vigile sentinella per tutte le questioni | che si sono affacciate, sia protestando pei libri legati provenienti dall'estero sottofascia che si volevano sottoporre a dogana, sia intervenendo per le eccessive tas

sazioni per la Ricchezza mobile e in altre questioni di comune interesse, fra le altre quella relativa alle eedole per le commissioni librarie. E per esse posso dirvi avevo buone speranze, se una recente crisi parziale, tanto facili e frequenti nel nostro paese, non avesse troncate le promesse che dall'allora Ministro m'erano state fatte, e a quest' ora il nostro desiderio sarebbe stato un fatto compiuto. Al mio successore il ritornare all'attacco, e speriamo con miglior fortuna.

Non vi dirò delle questioni dei libri di testo, delle insistenze perchè i programmi scolastici sieno pubbli cati a tempo debito. Dovrei comunicarvi la voluminosa corrispondenza che ci fu all'uopo, la qual cosa richie derebbe un tempo eccessivo.

Anche sulle pubblicazioni oscene, e sull'entrata nello Stato di libri stampati all'estero in lingua italiana, ci fu dato constatare che le nostre domande non rimasero infruttuose. Non è molto una dogana del Regno richiedeva il nostro parere prima di mettere in libera pratica un invio proveniente dall'estero, avendo il dub bio si trattasse d'edizione contraffatta.

Ho voluto sommariamente accennarvi queste questioni per mostrarvi una volta di più come sia tenuta in considerazione anche dall'alto l'influenza nostra. F mi è lieto di ripeterlo, perchè prova sempre più come la riunione degli interessati, giovi all'interesse comune, tanto più come si è sempre fatto dalla nostra Associazione, quando non si domanda che ciò che è lecito e giusto.

Il Giornale della Libreria ebbe sempre le nostre pi assidue cure. Ci spiace però di dover constatare come gli avvisi, che formano la parte proficua d'esso e del nostro organismo, non abbiano avuto aumento. Se ciò si fosse verificato avrei potuto con sicurezza darvi buone nuove anche sull'aumento patrimoniale.

Col prossimo ottobre, esso sarà affidato per la direzione a buone mani. Taccio per ora il nome della persona che fu scelta. Credo sarete contenti quando lo saprete, giacchè sia la parte bibliografica come quella delle notizie saranno fatte da persona che meglio di ogni altra può curare l'una cosa e l'altra.

Avrete veduto aperta una nuova rubrica, quella delle Questioni professionali. Già tre o quattro quesiti importanti ci furono sottoposti, e sollecitamente risoluti, con soci, che per suo volere non nomino ma che a nome quella competenza che lo distingue, da uno dei nostri dei colleghi qui riuniti sentitamente ringrazio.

L'Elenco scolastico che comparve per la prima volta lo scorso anno, non privo di pecche che facilmente si sarebbero quest' anno emendate, rendeva grande servizio ai librai di provincia, giacchè con un manuale pratico potevano far le loro richieste direttamente agli editori. Ma ora non lo si potè pubblicare. Non bast la nostra parola che lo si sarebbe migliorato, che si sarebbe aggiunto l'indice alfabetico, mancato nel 1895 per la ristrettezza del tempo. Lo si volle morto, e morto sia.

Il Catalogo semestrale fu pure assai migliorato. Forse non si è pensato di mantenere l'identico formato della Bibliografia per poter formare le collezioni complete. ma la nuova disposizione, benchè ci abbia portato un maggior dispendio, risponde maggiormente alle esigenze bibliografiche. È forse desiderabile che anzich semestrale sia ridotto ad annuale.

Una biblioteca professionale fu pure iniziata dal nostro Oberosler e a tutt'oggi comprende circa 300 opere riguardanti la tipografia, la bibliografia, il commercio librario. Furono doni di editori e di soci e non soci. Converrà far un catalogo perchè tutti sappiano il ma

teriale che è nel nostro ufficio a disposizione dei col- | plicare la legge, furono tenute in considerazione dalla leghi studiosi.

Buon numero di giornali professionali, e di cui parecchi esteri, che s'ottennero in cambio si ricevono regolarmente, per modo che noi possiamo essere al corrente di tutto l'andamento. librario anche fuori del nostro paese.

La Scuola dei Commessi di libreria ebbe pure un nuovo ordinamento. Fu scelta a sede la scuola della Società Impiegati, perchè oltre al completare gli studi colla contabilità, e la lingua francese, inglese, tedesca, non era difficile trovar elemento nuovo che intraprendesse questa carriera. Dapprincipio tutto si mise per bene, ie inscrizioni furono numerose, le frequenze anche, ma a poco a poco gli alunni diminuirono e soli cinque affrontarono le prove degli esami.

Il concorso del Municipio di Milano fu tale che ci permise, con minima spesa per quest'anno, di provvedere a tutto quanto occorreva per essa. I risultati di questo primo anno non furono certo quali li avremmo desiderati, però l'aggiunta che ora si farà del secondo corso dimostrerà la serietà e l'utilità dell'istituzione. Colla perseveranza si vincono spesso le prime difficoltà, ma è certo che i proprietari stessi che pur dovrebbero aver tutta la buona voglia di tenere alla loro dipendenza dei commessi che sappiano cos'è libro, non diedero alcun aiuto nè incoraggiamento; insisto perchè abbiano pur essi a comprendere come sia necessario il loro concorso.

Alla conferenza diplomatica di Parigi per la revisione della Convenzione di Berna venne delegato dal nostro governo uno dei nostri soci e membro del Comitato, il comm. Roux di Torino. Avemmo. con lui un lungo colloquio prima che si recasse in Francia, e dei risultati che furono già pubblicati sul nostro periodico, credo non dobbiamo essere malcontenti. Si è forse leso qualche interesse privato, ma per conto mio, dico che s'è fatto, al riguardo della traduzione, opera di equità e giustizia.

All'assemblea dell'anno scorso ci fu conferito il mandato per gli studi necessari alla pubblicazione del Catalogo bibliografico del trentennio; ma debbo dirvi che i risultati furono negativi per la somma che sarebbe necessaria e che metterebbe a repentaglio quel piccolo capitale che abbiamo raccolto. Non sarebbe possibile che con una sottoscrizione privata ed anticipata che garantisse la vendita d'un dato numero di copie. Epperò siccome anche questo numero, dato il costo, non può esser piccolo, così temo che anche un tale tentativo non riuscirebbe allo scopo.

Quando il nostro Comitato seppe che la legge sui Probiciri stava per avere la sua applicazione, e che per Milano era già sancita l'istituzione anche per le Arti Grafiche, promosse un'agitazione tendente a smuovere l'abituale inerzia nel ceto degli industriali, e far sì che al momento delle elezioni, non molto lontane, le forze compatte abbiano a portare i loro voti su persone degne dell'alto compito. Una riunione tenutasi nel salone della Borsa, assai numerosa, accettò la proposta fatta dalla vostra Presidenza e una Commissione di poche e volonterose persone all'uopo nominata fece un lavoro attivo e proficuo e di cui certo vedremo i buoni risultati.

All'agitazione di Milano si fece seguire quella per altre città centri attivi della nostra industria. A Roma, Love non si era per nulla pensato alla nuova istituZone, una riunione da me indetta darà a suo tempo buoni frutti; a Torino privati colloqui persuasero della convenienza di chieder anche ivi il Collegio, e qui per Firenze, alcune mie osservazioni circa il modo di ap

locale Camera di Commercio.

Ho trovato per essa molti dubbiosi. Difficoltà enormi per indurre almeno a tentare la prova, al punto che ne ero stanco e sfiduciato. Non mi riprometto dall'applicazione di essa la guarigione di tutti i mali che esistono, e che esisteranno sempre fra capitale e lavoro. Nessuno troverà mai la panacea occorrente, ma quando si pensi che nei paesi dove le industrie sono florenti, questo giudizio popolare è in auge da anni ed anni, con buoni risultati, quando si pensi che è stolto l'opporsi alle idee moderne, che si crede abbiano a sconvolgere la faccia della terra, ma che effettivamente învece tendono ad un giusto ed equo riconoscimento dell'uomo, perchè uomo, sia desso lavoratore o capitalista; quando si pensi che lievi dissidii, i più causati da malintesi o sotterfugi, possono essere facilmente composti da persone eque, e che noi stessi ci siamo scelti, non m'è riuscito di capire il perchè dell'osteggiamento e la

noncuranza.

Ad ogni modo, qualunque sia il risultato che s'otterrà, io credo, e con me è d'accordo l'intero Comitato, d'aver fatto opera buona nell'assumermi tale compito. Una nuova iniziativa messa avanti dal Cercle de la librairie, ha dato campo di far conoscere anche all'estero l'importanza della nostra Associazione. Il Congresso internazionale degli editori, il primo che ebbe luogo, a Parigi, nello scorso giugno, mi offerse l'occasione di mostrare come non poche delle questioni che ivi venivano messe sul tappeto, noi le avevamo già discusse, e su di esse avevamo già prese delle deliberazioni.

Il resoconto dato nel Giornale della Libreria sugli appunti che man mano da colà io mandava vi ha informato di ciò che si è fatto e di ciò che nell' interessé della nostra Libreria ho creduto di fare.

La prima questione, eterna questione, sulle copie d'obbligo mi ha permesso di ritornare all'attacco presso il nostro Governo acchè si decida a riformare una legge non più consentanea ai nuovi tempi. Una memoria da me predisposta fu presentata sotto il patrocinio dell'Associazione ai Ministri dell'Agricoltura e della Giustizia, e speriamo che questa volta non rimanga let

tera morta.

Ma ivi si discusse anche di molti altri argomenti. Citerò quelli che più mi interessavano e di cui dovremo pur intrattenerci, e cioè dei diritti di riproduzione di brani, frammenti, ecc., e del repertorio bibliografico internazionale, e della catalogazione decimale secondo il sistema di Melvil Dewey.

La proverbiale ospitalità francese non si smenti in questa occasione, e tutti gli stranieri intervenuti furono colmati di tali e tante gentilezze e cortesie che ci sarà difficile, dato che un giorno spetti a noi il far gli onori di casa, il contraccambiare; ed il Governo stesso, prendendo viva parte al Congresso per mezzo dei suoi Ministri dell' Industria e Commercio, Istruzione Pubblica, Esteri, mostrò in quale conto tenga la nostra professione, e per dimostrarvelo riporterò le parole stesse con cui M. Boucher, Ministro dell'Industria e Commercio, chiudeva il suo brindisi ad un banchetto offerto ai congressisti:

<«< Quelle santé puis-je porter en ce moment? j'ai lu <<< dans un ex libris car j'ai cette passion cette << vieille formule: Liber libro (libre par le livre). Je dédie << cette pensée a votre grande profession, Messieurs les << éditeurs. Cette devise pourrait être reproduite sur une << des plinthes de cette belle salle d'où la peinture dé<< finitive est encore absente. « Libre par le livre », c'est «<l'humanité tout entière qui pourrait revendiquer cette « noble pensée; c'est la devise de votre profession, et

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