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Dante tanulmányozása és a magyar iro Vita (La) e le opere di Dante Alighieri. In dalom. A budapesti " Szépirodalmi Kert, 1887, évf. 21, 22, számok.

rese.

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(84)

Lo studio di Dante e la letteratura ungheNel periodico di Budapest "Szépirodalmi Kert,, ann. 1887, ni. 21-22. Várossy Gyula. Dante-apróságok. A budapesti "Magyar Szemle,, 1898, évf. (85) Miscellanea dantesca. Nella rivista settimanale di Budapest " Magyar Szemle,, ann. 1898.

Wenczell Gusztáv.- Dante, Petrarca, Boc caccio Magyarországon. A budapesti "Katholikus Szemle,, 1888, évfolyam.

(86)

Dante, Petrarca e Boccaccio in Ungheria. Nella grande rivista catt. di Budapest, "Katholikus Szemle,, 1888.

un giorn. settimanale di Budapest "Vasárnapi Uyság anno 1865, no. 17. Col ri

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NOTIZIE

simo

Nelle bene auspicate nozze del nostro amico carisillustre collaboratore Michele Scherillo con la sígnorina Teresa Negri, il benemerito editore Ulrico Hoepli di Milano ha presentato agli studiosi una pubblicazione, che sotto il titolo Da Dante al Leopardi raccoglie legato con amore in un volume un cospicuo manipolo di scritti d'arte, d'erudizione, di critica, cortesemente offerti da settanta autori, fra i piú dotti dell'Italia nostra o fra i piú benemeriti degli studî italiani fuori d'Italia, maestri o colleghi, amici o discepoli, del prof. Scherillo. Al bellissimo volume, ordinato dal prof. Giuseppe Lisio, e del quale, per gli scritti che risguardano Dante, il Giornale si occuperà nel prossimo fascicolo, hanno collaborato, tra gli altri, il Bacci, il Barbi, il Cesareo, il D'Ancona, il Dejob, il Del Lungo, i! D'Ovidio, il Mazzoni, il Mussafia, il Passerini, il Novati, il Tocco, il Toynbee, il Vitelli.

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Alla sempre utile e ricercata Enciclopedia dantesca del compianto dantista G. A. Scartazzini, si aggiunge ora, con buon consiglio, un terzo volume (Milano, Hoepli) contenente un diligente Vocabolario-concordanza delle opere latine e italiane di Dante Alighieri, preceduto dalla biografia dello Scartazzini, per cura del prof. Antonio Fiammazzo. A questo, seguirà poi quel" volume di Supplemento, al grande lavoro che oltre a cinque anni or sono, chiudendo il secondo volume dell'Enciclopedia, l'insigne Dantista si augurava di poter pubblicare “durante il secolo che muore

Fra il pensiero antico e moderno, è il titolo di un elegante volume, pure pubblicato in questi giorni da Ulrico Hoepli, nel quale Giuseppe Zuccante la raccolto una serie di suoi saggi storici e critici notevolissimi. Citiamo tra questi, ad esempio, quelli intorno La donna in Socrate, La donna in Platone, Da Democrito ad Epicuro, che recano nuovo lume, ricostruendole, a forme e manifestazioni del pensiero antico, o quelli, vòlti allo studio del pensiero moderno, sullo Stuart Mill e lo Spencer. Nel cuore del libro, come a indicare il passaggio dal pensiero antico al moderno, sono due sagg danteschi di singolare valore, La “donna gentile „ e la Filosofia nel "Convivio „ e Il simbolo filosofico della "Divina Commedia, e le sue fonti principali, dei quali ci riserbiamo di dare prossimamente una compiuta notizia.

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Sempre a cura dell' Hoepli, si è pure pubblicato in questi giorni Un decennio di bibliografia dantesca [18911900], per cura di G. L. Passerini e di Curzio Mazzi. Crediamo utile riportar qui la prefazione a questo manuale, nella quale, oltre a dar ragione del metodo adottato dai due compilatori è annunziato un loro piú grande e importante lavoro: la compiuta bibliografia dantesca, dal secolo XV a tutto il secolo XIX.

"L'abbondanza veramente maravigliosa degli scritti che tutto di vengono in luce sul Poeta divino, i molti

che nei tempi passati se ne pubblicarono, per meglio studiare gl' intendimenti, per scrutare la mente e l'animo e per conoscere la vita di lui, consigliano che le fronde per ogni dove sparse, siano finalmente raccolte in un sol corpo, dove gli studiosi trovino quindi innanzi, con la indicazione di ciò che finora è stato fatto, quasi una guida e una norma per proseguire nel glorioso cammino; dove sia innalzato, per opera degli italiani, anzi del mondo intero, quasi un monumento d'ammirazione e d'amore al gran Padre, Dante. E se nell'iniziare la non agevole impresa muoviamo dai tempi a noi più vicini, dall'ultimo decennio del secolo che or ora si è chiuso, questo si fu perché ci parve piú proficuo raccogliere súbito l'opera di questo periodo, il piú fecondo certamente com'è forse il piú battagliero.

"Ma già attendiamo alla grande e completa Bibliografia dantesca, d'ogni tempo e d'ogni luogo, la quale presto potrà cominciare a pubblicarsi, se non ci manchi il favore degli studiosi, come in noi non verrà meno il proposito e la costanza di condurla in porto.

"Il volume che sotto tali auspicî, e per opera d'un Editore altamente benemerito della pubblica cultura e degli studi danteschi in ispecial modo, viene oggi in luce, dividesi in due parti, di mole, tra loro, per necessità di cose, ben diversa: la prima, delle Opere di Dante; degli Scritti su di lui e sulle opere sue, la seconda; l'una e l'altra, contenute nel periodo dal 1891 al 1900. Della prima l'ordinamento è dai volumi piú comprensivi, di tutte le opere dell'Alighieri, ai particolari, di un solo scritto; seguendo al Poema le Opere minori, e del Poema e di queste registrandosi in ordine alfabetico le versioni, ponendo in ultimo luogo le opere attribuite ed apocrife: della parte seconda Scritti su Dante l'ordinamento è, né poteva essere altrimenti che questo: un'unica serie, disposta alfabeticamente, seguendo i cognomi degli autori. Vuolsi però dichiarare che il nostro lavoro è puramente oggettivo, descrittivo, senza dar, generalmente, giudizio alcuno di ciò che registriamo. Bene invece abbiamo raccolto, quasi come illustrazione dell'opera registrata, le principali delle recensioni che abbiamo conosciute. Un'appendice raccoglie infine ciò che si è pubblicato mentre il lavoro nostro era in tipografia, o che troppo tardi abbiamo conosciuto per collocarlo al luogo suo.

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"Al volume fa corredo un Indice tripartito: degli autori, dei soggetti, dei richiami. Con i nomi degli au tori delle recensioni e con quelli degli autori d'altri scritti come che sia ricordati, senza che poi, per ragioni di compilazione, appariscano tirati fuori nella serie alfabetica della seconda parte della Bibliografia, è formato l'Indice primo che di quella è necessario compimento; per modo che tra l'uno e l'altra abbiamo l'enumerazione compiuta, autore per autore, di quanto egli nel decennio ha dato alle stampe nel campo degli studî danteschi. L'Indice terzo richiama gli scritti che sono di commento e d'illustrazione a passi della Comedia e delle Opere minori; mentre gli argomenti dei quali la trattazione, pur rientrando nel campo dantesco ed essendo utile contributo per lo studio di questo, vi si rilega meno strettamente o in modo più ampio e generale divaga son riuniti nell' Indice secondo, dei soggetti.

"Di qualche omissione e di qualche menda ci userà benevola indulgenza, vogliamo sperare, il benigno consultatore; il quale può ben facilmente comprendere co

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L'infaticabile dantista prof. Giovanni Federzoni, che pubblicò una Vita di Beatrice Portinari in occasione delle nozze della figliuola primogenita di Cesare Zanichelli, ha voluto rimediare alla rarità di quella prima edizione nuziale, concessa a pochi e numerati amici, con una nuova stampa in minor formato e in piú umile veste. In questo lavoro, che non è una di quelle opere di critica storica irte di documenti in varie lingue, di parentesi tonde e quadre, che forman solo la delizia degli eruditi, né un piccolo nuovo romanzo sugli amori di Dante, il Federzoni "tende a far conoscere quale fu Beatrice gradatamente in diversi tempi nell'anima di Dante Alighieri, e come "per dimostrare qual'ella fosse nell'ultimo concetto, avess'egli bisogno in certo modo di preparare a poco a poco le menti de' suoi lettori e disporle ad accettare come verosimile, anzi come vero, quello che altrimenti sarebbe parso impossibile „.

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Della produzione drammatica italiana inspirata dalla Francesca da Rimini di Dante, ha parlato Ferdinando Martini col garbo e con l'eleganza che sono doti ben conosciute dell'illustre deputato di Pescia. Senza quel garbo e quell'eleganza, la lettura, fatta prima a Roma all'Associazione della Stampa, poi a Firenze alla "Leonardo da Vinci e, finalmente, a Pisa, non avrebbe certo ottenuto il largo plauso che ottenne dagli uditori affollati ed attenti, ai quali la facile arguzia dell'oratore non ha fatto avvertire qualche affermazione arrischiata e la fretta soverchia di certi giudizî. È ormai di moda, parlando della Francesca da Rimini presa a soggetto di dramma, ricordare una nota sentenza del Foscolo, e quasi gridare all'irriverenza contro coloro che si attentano di calcar le orme sacre di Dante: e non par possibile che un uomo di buon gusto e d'ingegno elegante come Ferdinando Martini, abbia proprio voluto avvicinare il severo ammonimento alle parche lodi da lui concesse alla Francesca da Rimini di Gabriele D'Annunzio, che, piaccia o non piaccia a' maestri della critica, è una delle più belle e notevoli opere d'arte e di poesia della letteratura nostra contemporanea.

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Una nuova edizione della Quaestio de aqua et terra è annunziata nel fasc. 7-8, an. VI, della Bibliofilia, con queste parole: "Da molto tempo si sentiva il bisogno d'una nuova edizione della Quaestio, che potesse considerarsi come definitiva. Si sarebbe voluto un'edizione che presentasse sott'occhio il facsimile della rarissima edizione principe di Venezia, alla quale, in mancanza di codici, era da aversi unicamente fede; un'edizione che raccogliesse i risultati ultimi della critica di recente esercitata intorno a questa importante opera dantesca e con opportune traduzioni la rendesse in pari tempo accessibile al gran pubblico, e anche a quegli scienziati che per avventura non fossero troppo esperti nel frasario latino degli scolastici. A questo triplice scopo si mira nell'apprestare una ristampa, la quale si apre appunto con un'ampia Introduzione da cui il p. Giuseppe Boffito e il dott. Prompt tracciano la storia esterna della Quaestio, riassumendo nello stesso tempo la storia della controversia sulla sua autenticità, e il chiarissimo sig. Ottavio Zanotti dell' Università di Torino ne stabi lisce il valore al lume della scienza moderna; fornisce poi pagina per pagina il facsimile dell'edizione principe di Venezia, e presenta da ultimo, a cura del medesimo p. Boffito, un testo critico che si può reputare come definitivo, e di fianco ad esso ben cinque versioni nelle

lingue principali d'Europa: italiana (p. G. Boffito); francese e spagnola (dott. Prompt); tedesca (A. Müller) e inglese (S. Thompson),. La bella edizione, alla quale tanti valentuomini han posto mano, sarà fra breve posta in commercio, in soli trecento esemplari numerati in carta a mano, dalla benemerita Casa editrice Leo S. Olschki di Firenze.

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Una graziosa minuscola edizione della Divina Commedia, nitidamente stampata dall'oramai glorioso stampator fiorentino Salvadore Landi, si è pubblicata in questi giorni per l'editore Hoepli di Milano.

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Le annotazioni, assai brevi, e forse troppo brevi, a pé di pagina, sono di Raffaello Fornaciari, che si è attenuto, con quella libertà e varietà che il suo criterio ed i suoi particolari studi gli consigliavano „, a tre delle più recenti e stimate edizioni della Divina Commedia„; quelle, cioè, dello Scartazzini, del Casini e del Passerini. Precede una breve ma succosa Introduzione contenente le principali notizie sia sulla vita del Poeta sia intorno al doppio senso generale della Divina Commedia.

Questa bella edizioncina hoepliana, che tutto il Poema, e i necessarî commenti, e tante notizie raccoglie in piccol volume, si raccomanda specialmente ai frequentatori delle pubbliche letture dantesche e agli scolari

AVVERTENZA
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Col prossimo anno il Giornale dantesco, per corrispondere sempre meglio alle esigenze degli studi e ai desiderî de' suoi fedeli e numerosi associati, raddoppierà il numero dei fogli di stampa e si pubblicherà in grandi fascicoli bimestrali elegantemente impressi sopra carta a mano.

Il prezzo dell'abbonamento, che decorrerà dal 1° gennaio 1905, sarà di 20 lire per l'Italia e di 22 lire per l'estero.

Tutti gli abbonati che avranno preso o riconfermato l'abbonamento, riceveranno, dal dí 15 di gennaio in poi, un Premio gratuito, consistente nella riproduzione di un bellissimo RITRATTO DI DANTE, e otterranno le maggiori agevolazioni nell'acquisto delle importanti pubblicazioni dantesche della Casa editrice Leo S. Olschki di Firenze.

Per abbonarsi, inviare vaglia all' editore cav. Leo S. Olschki, Firenze, Lungarno Acciaioli, 4.

Proprietà letteraria.

Città di Castello, Stabilimento tipo-litografico S. Lapi, novembre-dicembre 1904.

G. L. Passerini, direttore Leo S. Olschki, editore-proprietario-responsabile.

Indici del vol. XII del " Giornale dantesco,,

I.

SOMMARIO DEI DODICI QUADERNI

QUADERNO I.

G. B. GRASSI, Le tenebre nell' « Inferno» di Dante, p. 1. DOMENICO RONZONI, A proposito della struttura morale della « Divina Commedia, » p. 7. IODOCO DEL BADIA, Le case degli Alighieri, p. 1o - Recensioni: G. BROGNOLIGO, L. Ricci, «The new Life by Dante Alighieri », p. 12. - G. L. PASSERINI Bibliografia dantesca, p. 13. Notizie, Letture dantesche; Un museo dantesco a Ravenna; Dante e la Musica; I ricordi di M. Caetani; Il Dizionario dei dantisti; Il Codice diplomatico dantesco.

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QUADERNO II.

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G. BROGNOLIGO, La « Divina Commedia » nel « Morgante» di Luigi Pulci, p. 17. D. SANTORO, Due acrostici nella «< Divina Commedia », p, 21. A. DAL VESCO, Noterella dantesca. p. 24 Recensioni: GIOVANNI MELODIA. E. Anzalone, Dante e Pier Damiano; E. Azzolina, Il dolce stil novo, p. 24. - G. L. PASSERINI. Bibliografia dantesca, p. 28. Notizie: Troppo Dante!; La Società dantesca e il suo Comitato centrale pel quinquennio 1904-1908; Gli studi medievali di R. Renier e F. Novati, p. 30.

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QUADERNI III E IV.

A. DELLA TORRE, L'amicizia di Dante e Giovanni Villani, p. 33. M. SCHERILLO e P. PAPA, Questioni di iconografia dantesca, p. 44. Varietà: I. L. FRATI, Lo studio e l'imitazione di Dante e del Petrarca nei rimatori bolognesi del Quattrocento. II. P. PAPA: Ancóra del probabile ritratto di Dante in Santa Maria Novella, p. 52. Comunicazioni e appunti: I. - G. VOLPI: Ancóra le relazioni tra la « Divina Commedia >> e il « Morgante ». II. - R. SALOMONE: Le letture di D. Oliva, G. Mazzoni, G. Biagi, P. Rajna e G. Albini a Roma, p. 57. Recensioni: G. BROGNOLIGO: G. Maruffi, La « Divina Commedia » considerata quale fonte dell'« Orlando » e della «Gerusalemme », p. 59. G. L. PASSERINI: Bibliografia dantesca, p. 59. Notizie: I Bullettino della Società dantesca; La Società dantesca di Londra; Un decennio di Bibliografia dantesca, ecc., p. 64.

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QUADERNO V.

Notizie e appunti:

DOMENICO SANTORO, Matelda, p. 65. G. L. PASSERINI, Bibliografia dantesca, p. 73.
La Lectura Dantis a Padova; Le Vite di Dante, di Petrarca e del Boccaccio, per cura di Angelo Solerti;
Notizie sulla ristampa del Muratori, ecc., p. 70.

G. B. PICOTTI, Gaia da Camino, p. 81.

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QUADERNO VI.

M. A. REGIS, Il sacchetto degli Usurai e gli Statuti di Padova, p. 90.
O. P., Pro Roccasecca patria di S. Tommaso d'Aquino, p. 93. FILIPPO LARGAIOLLI, Di un oscuro dan-
tofilo: nota p. 93.
S. SALOMONE, Le letture dantesche a Roma, p. 94. Notizie: La Lectura Dantis
a Genova; Dante negli Abruzzi; Dante e la Calabria, ecc., p. 96.

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QUADERNI VII E VIII.

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ALFRED BASSERMANN, Ancôra « sopra Campo Picen»: a proposito di una nota di Francesco Torraca, p. 97.
ENRICO PROTO, Per due acrostici nella «Commedia » e non per essi soltanto, p. 109.
FILIPPO ARCI, A
proposito della montagna del « Purgatorio ». Varietà: C. TOMMASO ARAGONA, Per la fortuna di Dante
in Sicilia: Due catanesi della prima metà del secolo XIX imitatori di Dante, p. 125. - G. L. PASSERINI,
Bibliografia dantesca, p. 126. Notizie: L'edizione Alinari della « Divina Commedia »; Pubblicazioni
varie, p. 128.

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QUADERNO IX.

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NATALE BUSETTO, Origine e natura della Fortuna dantesca, p. 129. DOMENICO GUERRI, Papé Satan, Papé
Satan Aleppe: chiosa, p. 138. STANISLAO DE CHIARA, A proposito di un poema lirico di Giuseppe Aurelio
Costanzo, p. 142.

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QUADERNO X.

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IRENE ZOCCO, Alcune osservazioni sulle posizioni astronomiche calcolate dal prof. Angelitti relative alla data
del viaggio dantesco, p. 145. Recensioni: G. BROGNOLIGO, The Dante Society Lectures. Dods Fore-
runners of Dante, e Wilbelforce, Dante's « Inferno », p. 153. G. L. PASSERINI, Bibliografia dantesca, pa-
gina 157. Notizie: La iconografia dantesca di Antonio Koch; Un illustratore di Dante; F. Torraca e
A. Bassermann, ecc., p. 159.

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QUADERNI XI E XII.

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ATTILIO SIMIONI, Malta (parte IV, 54), p. 161. ANTONINO DISPENZA, Guido Cavalcanti è vivo o morto?:
osservazioni, p. 166. - ANTONIO FIAMMAZZO, Chiose antiche al « Purgatorio»: note, p. 170. ALESSANDRO
GHIGNONI, Una finezza dantesca (Purg. VIII, 7-9): chiosa, p. 173. VINCENZO Russo, Per la montagna
del << Purgatorio»: lettera al Direttore, p. 174. GIOACCHINO BROGNOLIGO, O. Kuhns, Dante and the
English Poets from Chancer to Tennisson: recensione, p. 176. G. L. PASSERINI, Bibliografia dantesca,
p. 180.
PAOLO WILDE, Dante in Ungheria: note bibliografiche, p. 185. Notizie: Nuove pubblicazioni
della Casa editrice Ulrico Hoepli; La Vita di Beatrice del Federzoni; Scritti danteschi di A. Chiappelli ;
Una lettura di Ferdinando Martini su Francesca da Rimini; Una nuova edizione della Quaestio, p. 190.

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